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L'abolizione dell'IMU, vittoria anche dell'Ance

«L’abolizione dell’Imu sulla prima casa e sugli immobili invenduti - sottolinea Giovan Battista Perciaccante, Presidente Reggente dei costruttori che aderiscono a Confindustria Cosenza - rappresenta il coronamento di una battaglia, condotta, per oltre un anno e mezzo, con determinazione ed in maniera pubblica e trasparente da tutto il sistema associativo ANCE. E’ un segnale importantissimo, perché finalmente ci si libera di una zavorra che aveva depresso l’intero mercato immobiliare e l’economia. Una misura questa, che, unita alle altre prese nell’ambito del Piano Casa, quali l’immissione nel sistema bancario di 2 miliardi di euro per far ripartire i mutui, lo stanziamento di fondi destinati all’housing sociale e alle famiglie in difficoltà, la concessione di agevolazioni per le giovani coppie, contribuirà a far ripartire il settore e a ridare alle famiglie la possibilità concreta di acquistare un’abitazione».

Altri traguardi importanti per un settore che sconta anni di blocco totale dell'attività e norme spesso penalizzanti e farraginose sono stati raggiunti dall’ANCE con lo sblocco dei pagamenti della Pubblica Amministrazione, la conferma degli incentivi energetici ed a favore delle ristrutturazioni, l’estensione agli ultimi dieci anni del periodo utile ai fini SOA (società organismo attestazione), il rafforzamento dell’obbligo della divisione in lotti, l’eliminazione del vincolo della sagoma per gli interventi di demolizione e ricostruzione, la cancellazione del DURT (documento unico regolarità tributaria), l’utilizzo dei Fondi europei per la riqualificazione urbana, la proroga di tre anni delle convenzioni urbanistiche, la reintroduzione dell’anticipazione obbligatoria per i lavori pubblici.

«In quest’ultimo caso, con l’anticipazione del 10% dell’importo delle opere alle imprese in fase di inizio lavori, ci troviamo di fronte a un grande cambiamento culturale – continua il Presidente reggente di Ance Cosenza Perciaccante - che auspicavamo da tempo e che finalmente abbiamo ottenuto. Per le imprese edili stremate dalla crisi e non pagate dalle amministrazioni è un grande segnale. Ora attendiamo un nuovo decreto per la crescita che proponga un vero piano di investimenti per le opere pubbliche: è quello di cui c’è davvero necessità per rendere effettiva la crescita non solo per le nostre imprese ma per tutta l’economia».

«A livello locale, come Associazione – conclude il Presidente Perciaccante – ci siamo resi disponibili a supportare le Amministrazioni Comunali nell’analisi di fattibilità e di cantierabilità degli interventi già presentati alla Cabina di Regia del Piano Città, in modo da contribuire a farli rientrare tra quelli che saranno finanziati con i fondi strutturali 2007-2013. E’ un’occasione da non perdere, perché si tratta di uno strumento efficace per trasformare i nostri territori, attraverso il ricorso alle risorse pubbliche disponibili, da usare come leva per il coinvolgimento di capitali privati».

 

 

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