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Trieste, iniziato il vertice tra Italia e Russia

E' cominciato a Trieste il vertice fra Italia e Russia che prevede un'agenda fitta di temi, da quelli politici e internazionali a quelli culturali, con l'economia in primopiano. Avvio in forte ritardo per l'arrivo posticipato da Roma a Trieste di Putin e della delegazione dei ministri russi da Mosca. Sul tavolo 7 accordi governativi, un protocollo culturale e 21 accordi commerciali da firmare, fra i quali quelli tra Enel e Rosneft, Eni con Rosneft e con Novatek, e Poste-Selex con le Poste russe. Coinvolte anche Mediobanca, Fincantieri e Pirelli.

ieri come ricorda il giornale Avvenire quando scoppiò la Seconda guerra mondiale, mentre altri gerarchi sovietici come Molotov rivolsero discorsi alla popolazione salutandola con "cittadini e cittadine", Stalin si rivolse al popolo russo chiamando "fratelli e sorelle".

"E ciò - ha spiegato Vladimir Putin ieri in visita da papa Francesco - ha un grandissimo significato: non furono solo parole ma un appello al cuore, alle anime, alla storia, alle nostre radici".

Ed è davanti a questa Storia che il presidente russo e il Santo Padre si fermano e si inchinano per baciare l'icona della Madonna. Il segno della Croce e il bacio. Prima Putin, poi Bergoglio. Tra gli scatti e i flash delle macchine fotografiche. Un'immagine che è destinata a fare il giro del mondo. Perché quell'icona, che il capo del Cremlino ha voluto donare al Pontefice, è un pezzo della storia della Russia ortodossa: quando nel dicembre del 1941 i tedeschi si trovavano alle porte di Mosca, Stalin fece caricare l'originale dell'immagine sacra su un aereo per farla sorvolare sulla città assediata.

Come nella Seconda guerra mondiale il dittatore comunista ha voluto affidare alla Vergine le sorti del Paese, così Putin e papa Francesco hanno pregato la Madonna perché porti la pace nel mondo. Lo scambio dei doni è avvenuto dopo il colloquio privato nella Sala della Biblioteca. Il Santo Padre ha regalato al presidente russo un mosaico con una veduta dei Giardini Vaticani, mentre Putin lo ha ricambiato con l'icona della Madonna di Vladimir, una delle immagini più venerate della Chiesa ortodossa. E, mentre il Pontefice si allontanava dal tavolo dei doni, Putin lo ha fermato chiedendogli: "Le piace l’icona?". E, non appena Bergoglio ha chinato il capo per rispondere affermativamente, Putin si è fatto il segno della croce secondo l’uso ortodosso e ha baciato l'icona mariana. Un gesto che, subito dopo, è stato imitato anche dal Pontefice.

Se il tema della difesa delle comunità cristiane in Medio Oriente, di cui Putin si sta ergendo a una sorta di paladino, è stato solo accennato, l'incontro è stato l'occasione giusta per affrontare anche la questione dei rapporti e della distensione tra la Chiesa cattolica e quella ortodossa e ancora di più quella di un possibile viaggio del Pontefice in Russia. Il ruolo di "vescovo di Roma" più volte sottolineato dal Papa, dando peraltro valore alla collegialità in seno alla Chiesa cattolica, pone le basi per rapporti tra cattolici e ortodossi più distesi dopo le polemiche, avvenute negli anni di Giovanni Paolo II e Benedetto XVI, tra la rinnovata vitalità della Chiesa cattolica nei territori della ex Unione Sovietica e un patriarcato ortodosso sospettoso che dietro vi fossero progetti di espansionismo religioso

''Pure fantasie'': cosi' il portavoce del Cremlino Dmitri Peskov ha definito le voci diffusesi nei giorni scorsi sulla stampa italiana secondo cui Vladimir Putin intende concedere un passaporto russo all'amico Berlusconi, dopo che gli e' stato ritirato quello italiano per le sue vicende giudiziarie. Lo riferiscono le agenzie russe. Ieri era stato lo stesso Berlusconi a smentire l'eventualita': ''e' un'ipotesi che non ho mai considerato, desidero che la mia innocenza venga fuori a tutto tondo io sono italiano al cento per cento e non prevedo scappatoie straniere. Nessuna offerta di passaporto, nemmeno per sogno né dalla Russia né da altri paesi''. Lo scorso gennaio Putin ha accordato la cittadinanza russa all'attore francese Gerard Depardieu, che l'aveva chiesta in polemica con il proprio governo per la tassa ai super ricchi.

Nei loro negoziati ''costruttivi'' ieri al Quirinale, il leader del Cremlino Vladimir Putin e il presidente della repubblica Giorgio Napolitano hanno discusso la situazione in Siria e nei Paesi del Maghreb, nonche' la soluzione del dossier nucleare iraniano: lo ha riferito oggi alle agenzie russe Dmitri Peskov, portavoce di Putin. Napolitano ha inoltre sottolineato l'alto livello di cooperazione tra Roma e Mosca, in particolare nel settore economico, ha proseguito Peskov

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