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Olio d’oliva, produzione cala dell’8%

olio, presentazione stime

 

La produzione di olio di oliva in Italia registra un calo dell’8 per cento. È quanto evidenziano le stime formulate da Ismea, in collaborazione con Aifo, Cno e Unaprol, relative alla campagna olivicola 2013-1014, presentata oggi a Roma nella sede del Ministero delle Politiche Agricole, Alimentari e Forestali.

Secondo le stime la produzione si attesta attorno alle 480 mila tonnellate, l’8 per cento in meno rispetto al dato provvisorio diffuso dall’ISTAT per il 2012. L’evoluzione climatica negativa e i problemi fitosanitari hanno ribaltato le aspettative positive di questa estate, che facevano sperare a un buon esito del raccolto anche su piano qualitativo.

Il calo è da attribuire alle condizioni climatiche che hanno caratterizzato i mesi di settembre e ottobre, in particolare al protrarsi del caldo umido che ha favorito quest’anno, in molte aree olivicole del paese, lo sviluppo di patogene come la mosca. In generale si registra un ritardo di vegetazione di circa 15/20 giorni rispetto ai normali calendari. A peggiorare il quadro produttivo ha concorso anche il perdurare della siccità in zone non irrigue, dove è comparso il batterio della Xylella fastidiosa specie negli uliveti del Salento che sono una delle aree di maggiore rilevanza nazionale per volumi di produzione.

«I numeri dell’olio d’oliva italiano non sono positivi in termini di quantità e in termini di prezzi – dichiara Giuseppe Castiglione, Sottosegretario di Stato alle Politiche Agricole, intervenuto questa mattina alla conferenza sulle stime produttive della campagna olivicola in corso. «I prezzi stanno già registrando da mesi una tendenza al ribasso, in un contesto caratterizzato da un’accresciuta pressione competitiva. Il Mezzogiorno è l’area che sta soffrendo di più – evidenzia Castiglione – spiccano al Sud i segni meno di Puglia (-5%), Calabria (-20%) e Sicilia (-10%), regioni che insieme rappresentano il 70% della produzione oleicola nazionale.

Il Ministero – assicura il Sottosegretario – raccoglie l’appello della filiera produttiva relativamente alle problematiche emerse e farà di tutto per promuovere e salvaguardare questo comparto strategico nell’economia agroalimentare, attraverso sia l’adozione del Sistema di Qualità Nazionale per l’olio che tramite la recente norma sulla qualità e la trasparenza della filiera degli oli di oliva vergini. Sono pertanto strategiche – conclude Castiglione – le prossime decisioni politiche per disporre dei futuri finanziamenti con scelte congiunte tra Stato e Regioni, nonché la costituzione del Piano nazionale sulla gestione del rischio».

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