Login to your account

Username *
Password *
Remember Me

Create an account

Fields marked with an asterisk (*) are required.
Name *
Username *
Password *
Verify password *
Email *
Verify email *
Captcha *
Reload Captcha
Lunedì, 29 Aprile 2024

Convegno Nazionale per la…

Apr 23, 2024 Hits:307 Crotone

L'Associazione "Pass…

Apr 05, 2024 Hits:770 Crotone

Ritorna Calabria Movie Fi…

Apr 03, 2024 Hits:812 Crotone

La serie evento internazi…

Mar 27, 2024 Hits:954 Crotone

L'I.C. Papanice investe i…

Mar 01, 2024 Hits:1512 Crotone

Presentato il Premio Nazi…

Feb 21, 2024 Hits:1619 Crotone

Prosegue la formazione BL…

Feb 20, 2024 Hits:1436 Crotone

Si firmerà a Crotone il M…

Feb 14, 2024 Hits:1604 Crotone

Nasce il Governo Renzi

Il presidente del Consiglio incaricato Matteo Renzi ha sciolto la riserva e, ricevuto dal presidente della Repubblica Giorgio Napolitano, ha accettato di formare il nuovo governo definendo la lista dei ministri. Domani alle 11.30 ci sarà il giuramento del governo Renzi a Quirinale.

Un colloquio lungo, che il Qurinale ha giustificato, spiegando che ci sono un "gran numero di novità" nella squadra e che dunque non si poteva fare prima.

Nei volti nuovi c'è "l'impronta del presidente Renzi", ha detto Napolitano, che ha ricordato l'obiettivo di questo governo, quello di fare "grandi riforme", sfruttando il tempo concesso perché "non possiamo permetterci il lusso di perdere questa occasione".

Il Presidente ha ringraziato anche Enrico Letta per il lavoro svolto, assicurando che "continuerà a dare un contributo importante". A lui ha "rinnovato il sentimento di stima, fiducia e gratitudine".

Ecco la squadra:

  • Graziano Delrio sarà sottosegretario presidenza del Consiglio
  • Economia - Pier Carlo Padoan
  • Interno - Angelino Alfano (Ncd)
  • Affari esteri - Federica Mogherini (Pd)
  • Giustizia - Andrea Orlando (Pd)
  • Difesa - Roberta Pinotti (Pd)
  • Sviluppo economico - Federica Guidi
  • Infrastrutture e trasporti - Maurizio Lupi (Ncd)
  • Salute - Beatrice Lorenzin (Ncd)
  • Politiche agricole - Maurizio Martina (Pd)
  • Ambiente - Gianluca Galletti (Udc)
  • Lavoro e politiche sociali - Giuliano Poletti
  • Istruzione, università e ricerca - Stefania Giannini (Sc)
  • Beni e attività culturali - Dario Franceschini (Pd)
  • Riforme e rapporti col Parlamento - Maria Elena Boschi (Pd)
  • Semplificazione e P.a. - Marianna Madia (Pd)
  • Affari regionali - Maria Carmela Lanzetta (Pd)
Berlusconi dalla piazza va all'attacco di Renzi, lo stesso Renzi a cui promette opposizione responsabile: "Ha la maggioranza nel suo partito, ma non in Parlamento", ha detto ai manifestanti, "Molti deputati Pd sono bersaniani e dalemiani. Dopo Monti, Letta e Renzi si può dire che la sinistra si è data ai giochi di palazzo".

Il Cavaliere parla nella sede di Forza Italia. Alle sue spalle un pannello con la foto delle bandiere di Forza Italia. Oltre che del governo Renzi, Berlusconi è tornato a difendere il suo operato: "Nel 2011 abbiamo lasciato il Paese con i conti in ordine. Napolitano mi mandò a Cannes a mani vuote. Così feci la figura di quello che non mantiene gli impegni", ha detto il Cavaliere, "Il sorriso di Merkel e Sarkozy fu un assassinio per la mia immagine". E richiama il partito all'unità: "In Sardegna abbiamo perso perché eravamo divisi. Ora dobbiamo convincere i delusi del M5S e gli indecisi", ha detto, "Gli elettori del M5S sono delusi dal comportamento dei propri parlamentari", assicura il Cavaliere.

Renzi, dopo quasi due ore al Colle da Giorgio Napolitano per sciogliere la riserva e presentare la squadra dei ministri. "Arrivo, arrivo, la volta buona" twitta il premier incaricato dal Quirinale a colloquio con il Capo dello Stato.
"Dovendo fare un governo di 4 anni - ha detto Renzi - l'aver impegnato due ore e mezzo è un tempo di messa a punto ben investito. Puntiamo al 2018 ma puntiamo domani mattina a fare subito le cose che vanno fatte, altrimenti l'impressione è la conservazione per la conservazione. Ci sono degli elementi di continuità e degli elementi di discontinuità, monsieur de La Palisse non direbbe meglio. Ma non voglio farvi perdere Sanremo - ha poi scherzato - Avete domande? Non posso chiamare per nome i giornalisti, mi è stato caldamente sconsigliato. L'Italia - ha poi detto con serietà - è un paese che se finalmente mette in ordine le cose che deve non ha più paura di competere con nessuno, vogliamo vivere un sano entusiasmo e baldanza. In questa vicenda - ha sottolineato - e per come sono andate le cose molti di noi si giocano qualcosa di più della carriera, si giocano la faccia. Se può fare il presidente del Consiglio uno come me sotto i 40 anni questo è anche un segnale per le tante ragazze e ragazzi che dicono che in Italia niente è possibile, non è così"
Si consuma tutto in dieci giorni. Anche se le bordate erano iniziate già un minuto dopo la sua elezione a segretario del Partito democratico, 'l'ascesa' di Matteo Renzi a Palazzo Chigi ha avuto una accelerazione nelle ultime due settimane. Nelle quali il segretario del Pd ha dato il benservito al suo predecessore, Enrico Letta, e messo a punto una squadra 'snella'. Qualche giorno in più per sciogliere la riserva per affrontare tutti i nodi per tempo, in modo da non dovere più discutere di continuo dopo. Anche perché, ci ha tenuto a chiarire subito il neo-premier, i vertici di maggioranza gli danno "l'allergia".

12 FEBBRAIO - E' il giorno dello strappo. In mattinata l'incontro tra Letta e Renzi. Cade il gelo a Palazzo Chigi. Poi Letta rilancia e con 'Impegno Italia', deciso a non dimettersi

13 FEBBRAIO - La direzione del Pd approva a stragrande maggioranza il documento del segretario che apre la strada al nuovo Governo. Renzi taglia corto: "Grazie Enrico, ma servono legislatura costituente e cambio radicale. Corro il rischio"

14 FEBBRAIO - Il sindaco nella sua Firenze partecipa alla cerimonia con le coppie che festeggiano i 50 anni di matrimonio, dicendo che per lui è il momento "più bello e delicato degli ultimi cinque anni". Letta si dimette e Napolitano avvia subito un rapidissimo giro di consultazioni

15 FEBBRAIO - Al Quirinale si chiudono le consultazioni. Il sindaco resta in 'ritiro' a Firenze, dove lavora già alla squadra. Poi allo stadio per la Fiorentina con Diego Della Valle

16 FEBBRAIO - Renzi è sempre a Firenze, colazione con Della Valle. Tappa dal fido barbiere Tony prima di salire su un'auto a noleggio con autista diretto a Roma

17 FEBBRAIO - Renzi riceve da Napolitano l'incarico e annuncia una riforma al mese. Poi torna a Firenze dove fa, commuovendosi, il suo ultimo discorso da sindaco

18 FEBBRAIO - Nel primo giorno di consultazioni il premier incaricato vede i piccoli e fa già sapere che la squadra sarà pronta entro il fine settimana

19 FEBBRAIO - E' il giorno dell'incontro con Silvio Berlusconi, alla guida della delegazione di Forza Italia, e dello show di Grillo nella consultazione in diretta 'streaming'. Nel pomeriggio vede il governatore di Bankitalia, Visco, e in serata il presidente Napolitano per riferire dei colloqui

20 FEBBRAIO - E' la volta degli incontri in notturna. In prima serata con Montezemolo e con uno sceicco degli Emirati sul dossier Alitalia. Poi il vertice con Alfano, per sciogliere la matassa della squadra di governo

21 FEBBRAIO - Si conclude la 'prima fatica' dell'ex boy scout. Renzi sale al Colle per sciogliere la riserva e presentare a Napolitano la lista dei ministri

Il governo Renzi si appresta a nascere, tra i malumori delle correnti interne al Pd e i paletti imposti dal Nuovo centrodestra

Una galassia, quella del "centrino", fatta di pochi seggi e tante forze politiche ormai spaccate tra loro. La vera sfida sarà in Senato, dove - rispetto al governo Letta - la squadra di Renzi rischia di non trovare i numeri.

"L’unica certezza è che al momento, al Senato, Renzi non ha la maggioranza", minaccia Tito Di Maggio dei Popolari, che a Palazzo Madama ha 12 poltrone, "Renzi ragiona con la disponibilità di tutti i gruppi, ma noi stamattina abbiamo avuto un nostro incontro per ragionare su quanto successo alla riunione di maggioranza di ieri e ci siamo resi conto che la nostra disponibilità non è così scontata". Rispetto al governo Letta, tra l'altro, i Popolari restano a bocca asciutta. "Crediamo che Mauro abbia operato bene in questo anno e la sua è una di quelle caselle che può continuare il suo lavoro", ribadisce Di Maggio. Parole mitigate da quelle dello stesso Mauro: "Siamo consapevoli della necessità di dare un governo al Paese perché non è finita la fase di emergenza descritta da Giorgio Napolitano nell’aprile dello scorso anno", ha detto arrivando al quarto congresso nazionale dell’Udc. Lorenzo Dellai, però, smentisce che si tratti di una questione di poltrone: "Come abbiamo già annunciato pubblicamente e direttamente al presidente del Consiglio incaricato e al Capo dello Stato, il nostro sarà un atteggiamento di responsabilità vincolato unicamente alla presenza nella proposta del governo delle ragioni politiche e programmatiche da noi ritenute imprescindibili per l’interesse preminente del Paese".

Pubblicità laterale

  1. Più visti
  2. Rilevanti
  3. Commenti

Per favorire una maggiore navigabilità del sito si fa uso di cookie, anche di terze parti. Scrollando, cliccando e navigando il sito si accettano tali cookie. LEGGI