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A Firenze l'Anteprima del Centro Internazionale per le Arti dello Spettacolo Franco Zeffirelli

La Fondazione Franco Zeffirelli Onlus, con sede a Firenze, nasce per volontà del Maestro di mettere a disposizione dei cultori e degli appassionati delle arti dello spettacolo il suo patrimonio artistico e culturale collezionato e custodito durante quasi 70 anni di carriera. Un patrimonio straordinario, costituito dal suo Archivio e dalla sua Biblioteca, dichiarato “di particolare interesse storico” da parte del Ministero per i Beni e le Attività Culturali. Tale eredità oggi è devoluta al Centro Internazionale per le Arti dello Spettacolo per lo svolgimento delle sue attività. Presidente della Fondazione è Franco Zeffirelli, Presidente Onorario Gianni Letta e Vicepresidente Pippo Corsi Zeffirelli.

Ieri l’anteprima del Centro Internazionale per le Arti dello Spettacolo Franco Zeffirelli: un sorprendente viaggio nelle memorie storiche del Maestro alla presenza del Sindaco Dario Nardella, della vicesindaco Cristina Giachi e di numerose personalità del mondo politico, culturale e dello spettacolo.

Con la preview per la stampa e le Autorità cittadine, tocca oggi un importante traguardo verso la piena operatività il “Centro Internazionale per le Arti dello Spettacolo” (CIAS) della Fondazione Franco Zeffirelli Onlus, nato nella ex sede del Tribunale in Piazza San Firenze. 

Alle 11:00 Francesco Ermini Polacci, condirettore del Centro Internazionale per le Arti dello Spettacolo e responsabile artistico delle attività concertistiche della Fondazione, ha presentato al Sindaco di Firenze, Dario Nardella, alla sua vice, Cristina Giachi e a numerose personalità che rappresentano il gotha istituzionale e culturale della città toscana, nonché ai molti ospiti provenienti da ogni dove - gli attori che hanno lavorato col Maestro o che hanno voluto testimoniare con la presenza il loro apprezzamento, nonché tantissima stampa italiana e straniera -, la struttura che vuole diventare il baricentro di un nuovo modo non solo di valorizzare l’opera di Franco Zeffirelli, ma anche di divenire un faro di formazione rivolta alle giovani generazioni che hanno scelto di dedicarsi alle arti dello spettacolo, quali regia, scenografia, luci, composizione di colonne sonore, soggettistica.

“Siamo felici – ha detto Pippo Zeffirelli, vicepresidente esecutivo della Fondazione, anche a nome del padre adottivo – che il grande gesto di amore e devozione che Franco Zeffirelli ha compiuto, destinando il proprio patrimonio di cimeli e parte di quello in risorse economiche, alla Fondazione e alle sue attività formative, archivistiche, librarie, museali ed espositive trovi oggi e qui la sua consacrazione.” 

“Vi colpiranno – ha proseguito Pippo Zeffirelli - l’estrema suggestività degli allestimenti, che riordinano e danno conto di quasi 70 anni di carriera di un uomo di multiforme ingegno; l’immenso patrimonio costituito dai suoi strabilianti bozzetti, vere e proprie opere d’arte che immortalano le sue idee prima della realizzazione di film o di messinscene teatrali e operistiche; oppure i significativi costumi esposti, immaginati da lui perfino nei sontuosi ricami; i quasi 10 mila libri delle più disparate materie, consultati per realizzare i suoi lavori; un archivio di documenti sterminato. Negli uffici, nelle aule e nella Biblioteca abbiamo trovato il modo di riutilizzare gli arredi in legno del Tribunale.”

Franco Zeffirelli ha voluto donare così i frutti del suo spirito, immaginifico e geniale, a Firenze e al mondo, perché nulla vada perduto o ignorato, ma tutto sia linfa vitale per la forza creativa di giovani talenti nelle varie declinazioni delle arti dello spettacolo.

“Siamo entusiasti ed onorati di inaugurare il Centro Internazionale per le Arti dello Spettacolo – afferma il Sindaco di Firenze Dario Nardella - che raccoglierà la grande eredità professionale del maestro Franco Zeffirelli, un centro dedicato all’immane mole di materiale raccolto nei decenni di successi nel cinema, scenografia, teatro, lirica e che accoglierà un museo, una biblioteca, corsi di regia, sceneggiatura, scenografia, fotografia, costume, recitazione. Da oggi l’ex tribunale di San Firenze non sarà più un bellissimo contenitore vuoto nel centro di Firenze ma diventerà un punto di riferimento per tutti quei giovani che vogliono intraprendere la strada dello spettacolo e sarà un vero e proprio gioiello culturale nel cuore della città.”

Sala dopo sala, si è snodata la visita degli ospiti che a pianterreno hanno trovato, oltre all’oratorio barocco che costituisce l’auditorium – disponibile per il Centro 120 giorni, essendosi il Comune di Firenze, locatore dell’immobile, riservato l’uso per il restante periodo dell’anno – le sale didattiche, la Biblioteca e l’Archivio nonché gli spazi di accoglienza e di ristoro. 

Il primo piano ospita il Museo vero e proprio, in un allestimento che avvince e coinvolge. Si entra nel ‘furor’ creativo di Franco Zeffirelli, trasferito in ogni tipo di spettacolo egli abbia affrontato e manifestatosi nei bozzetti, che descrivono nei minimi particolari ogni scena e accolgono a latere le note di regia, sintetiche ed espressive. 

Il cammino del visitatore culmina nella immensa sala dell’Inferno, ove si proietta in full HD un cortometraggio realizzato animando con tecniche digitali i bozzetti ed i disegni di arte concettuale che il Maestro ha creato per dare forma alla sua personale visione dell'inferno tratto dalla Divina Commedia di Dante Alighieri. Nato come progetto cinematografico negli anni '70 e mai giunto a compimento, di Zeffirelli's Inferno sono sopravvissute solo le 38 magnifiche tavole disegnate da Franco Zeffirelli raffiguranti l'addentrarsi del Sommo Poeta nella selva oscura, l'incontro con Virgilio, l'accesso alla valle infernale ed il viaggio attraverso i gironi fino all'uscita con il ritorno al mondo di superficie. Il progetto non venne mai realizzato perché Alfredo Bini non trovò alleanze per sostenere uno sforzo produttivo importante. Il Dante di Zeffirelli avrebbe, secondo le sue intenzioni, avuto il volto di Dustin Hofmann.

Altro grande successo zeffirelliano documentato nelle sale è quello del Gesù di Nazareth, che fu proiettato sia in Tv sia nelle sale cinematografiche mondiali, con oltre mezzo miliardo di spettatori. Intorno a quest’opera è fiorita un’aneddotica intrigante, come il racconto di una vera sincope che colpì Robert Powell, l’interprete del Cristo, nel corso della Crocifissione.

Nel corso dell’evento, Francesco Ermini Polacci ha organizzato un suggestivo momento musicale, preludio della ricca programmazione che ha messo a punto per le future iniziative del CIAS, inserita in cartella stampa.

In programma, in collaborazione con il Conservatorio Luigi Cherubini di Firenze, la Toccata dall’Orfeo di Claudio Monteverdi, ovvero il simbolo della nascita del melodramma, eseguita da Giovanni Agriesti (tromba), Damiano Giani (tromba), Luca Pieraccini (tromba), Matteo Spolveri (tromba), Remi Houlle (percussioni) Tommaso Tabellini (percussioni); in collaborazione con l’Associazione A. Gi. Mus. Firenze, il violinista Pier Paolo Riccomini esegue la Giga, dalla Partita n. 2 in re minore BWV 1004 di Johann Sebastian Bach, in sintonia con la struttura barocca del Complesso di San Firenze.

Il Centro Internazionale per le Arti dello Spettacolo è un progetto che è stato possibile realizzare grazie al Comune di Firenze, proprietario dell’immobile, che ha deliberato la concessione di un canone d’affitto agevolato, in virtù delle attività culturali che vi si svolgono. Inoltre hanno partecipato all’iniziativa con il loro generoso contribuito l’imprenditore russo Mikhail Kusnirovich, che ha sostenuto il progetto anche attraverso i suoi brand, i Magazzini Gum in Piazza Rossa a Mosca e Bosco dei Ciliegi; la famiglia del finanziere canadese-americano Robert Friedland e gli sponsor tecnici Targetti Sankey S.p.A. e Illum S.r.l. .



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