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Anche quest’anno Partanna aderirà alla 14esima edizione di “M’illumino di meno”, la giornata nazionale del risparmio energetico e degli stili di vita sostenibili. L’iniziativa, ideata da “Caterpillar”, lo storico programma di Rai Radio 2 che dal 2005 conduce una grande campagna radiofonica sull’importanza della razionalizzazione dei consumi energetici, si svolgerà il 23 febbraio. Tema di questa edizione sarà la bellezza del camminare e dell’andare a piedi. “Sotto i nostri piedi c’è la Terra e per salvarla bisogna cambiare passo” recita infatti lo slogan del team dell’emittente radiofonica che ogni anno chiede ai suoi ascoltatori di spegnere tutte le luci non indispensabili alle 18,30 di un pomeriggio di febbraio. Per sensibilizzare la città e dare il proprio sostegno all’iniziativa, che il Comune ha istituzionalizzato ufficialmente l’anno scorso, venerdì 23 febbraio, dopo il previsto raduno alle 18 in piazza Falcone e Borsellino, sarà spenta l’illuminazione pubblica nelle vie del centro dalle 18,30 alle 19,00. In concomitanza con lo spegnimento delle luci lungo le principali vie del paese si svolgerà una passeggiata serale alla quale è invitata tutta la cittadinanza. Il percorso si snoderà lungo via Vittorio Emanuele passando per via Vespri e il Castello Grifeo per poi risalire nuovamente e giungere in piazza Falcone e Borsellino. Alla camminata, promossa grazie all’impegno dell’associazione sportiva “Nati stanchi runners” con il patrocinio del Comune, prenderanno parte i componenti dell’Avis, i club Fidapa e Rotary, gli Scout e gli studenti delle scuole partannesi di ogni ordine e grado. “Invito tutti i commercianti e i cittadini – afferma l’assessore Noemi Maggio – a partecipare all’iniziativa spegnendo le luci del proprio negozio o della propria abitazione e passeggiando con noi. Visto che l’obiettivo di questa edizione di ‘M’illumino di meno’ è quello di raggiungere simbolicamente la Luna a piedi e sono 555 milioni di passi c’è bisogno del contributo di tutti”.  “Anche quest’anno - afferma il sindaco Nicolò Catania – vogliamo sensibilizzare la cittadinanza sui danni provocati dalla dispersione energetica causata dai nostri consumi e sul fatto che risparmiare energia si può e si deve per il bene del nostro pianeta e delle future generazioni”.

Ai Mondiali Unificati organizzati dalla WTKA, ben 37 Federazioni Internazionali hanno messo in palio contemporaneamente il proprio titolo mondiale. Quindi ogni podio conquistato dagli atleti, permette di fregiarsi di essere il campione mondiale per ognuna di queste prestigiose sigle.

L’evento mondiale ha contato nuovamente numeri da record, mai raggiunti in altre manifestazioni in tutto il globo.  Per 4 giorni ininterrotti di gara si sono sfidati nelle diverse categorie e discipline circa 5000 atleti  provenienti da ben 107 nazioni, che si sono fronteggiati in piena lealtà su 40 tatami (tappeti), 3 ring e la “gabbia”. Presenti atleti provenienti oltreoceano e dall’Asia, con Europa ed est Europeo al gran completo.

La città di Trapani, rappresentata dall’ASD Team Sicilia, diretta dal Maestro Cesare Belluardo (cintura nera 7°dan), ha nuovamente superato il risultato ottenuto nel precedente anno.

Forte della pratica interdisciplinare, i trapanesi con una compagine di 8 atleti partecipanti per le competizioni individuali (gareggiando in diverse specialità e categorie), sono saliti ben 28 volte sul podio vincendo 10 TITOLI MONDIALI, 14 ARGENTI e 4 bronzi. A questi si aggiungono le medaglie d’oro di squadra, con la rappresentativa al completo, nel settore della difesa personale.

Quindi un TOTALE di 21 ori, 14 argenti e 4 bronzi, tra quelli individuali e di squadra.

I trapanesi hanno disputato in tutte le specialità della Kick Boxing, dal tatami al ring, ma anche nel Karate, questi i risultati nel dettaglio:

Davide Belluardo (figlio del Maestro trapanese) 5 ori, 2 argenti.

Gli azzurri Alessio Belluardo (figlio del Maestro trapanese) con 2 ori, 4 argenti ed 1 bronzo e Noemi Romano con 3 argenti ed 1 bronzo.

Poi Roberta Sferlazza 2 ori, 2 argenti ed 1 bronzo.

Giuseppe Gulotta 2 argenti ed 1 bronzo.

Andrea Sferlazza 1 bronzo.

Salvatore Sugamiele 1 argento.

Ed, infine, 1 medaglia d’oro al Maestro Cesare Belluardo, che ha gareggiato e vinto nel Modern Karate, categoria Veterani.

A queste si aggiungono le medaglie di squadra nel settore Self Defence con Francesco Asta e Michele Basciano insieme agli agonisti e al Maestro Cesare Belluardo, nella doppia veste di capo squadra e competitore.

Dichiara Belluardo: ”oltre gli splendidi risultati della mia società Team Sicilia, sono fiero del medagliere dell’intera Sicilia, di cui sono rappresentante per la WTKA. Infatti, insieme a numerosi titoli conquistati dai nostri regionali, abbiamo vinto ben due titoli mondiali di squadra nel Fight Point/Kick Boxing per i cadetti e juniores, contro le forti rappresentative inglesi e scozzesi.”

Grande inizio di stagione sportiva per l’asd Team Sicilia diretta dal Maestro Cesare Belluardo (cintura nera 7°dan), con la convocazione di due atleti nella Nazionale Italiana WTKA 2017.

Le cinture nere trapanesi che indosseranno i colori azzurri, con cui sarà rappresentata l’Italia ai prossimi Mondiali Unificati, sono Alessio Belluardo (figlio dello stesso maestro) e Noemi Romano che corona la sua seconda chiamata in nazionale per ben due anni di seguito.

I marzialisti erano presenti a Napoli, dove si è svolto il Collegiale della Nazionale italiana WTKA 2017, accompagnati dallo stesso Maestro Belluardo nella doppia veste di responsabile del Team Sicilia e coordinatore regionale WTKA per la Sicilia.

Dichiara lo stesso Maestro trapanese: ”oltre l’orgoglio di essere presente con i colori della società sportiva presso la quale insegno, è stato un onore accompagnare e rappresentare le tante realtà praticanti Arti Marziali ed in particolare la Kick Boxing della nostra isola. Sono infatti ventuno, su un totale di cento, i siciliani che indosseranno le divise nazionali. Questa è un ulteriore  dimostrazione dell’elevato livello tecnico raggiunto e del valore dei Maestri della nostra isola nella pratica ed insegnamento delle Arti Marziali ”. Continua Belluardo:”il prossimo impegno agonistico sarà a Marina di Carrara, dove si svolgerà l’edizione 2017 degli ormai storici Campionati Mondiali Unificati, a cui hanno già aderito ben 33 Federazioni Internazionali ed il numero è destinato ancora a crescere. Ciò vuol dire che chi vincerà il titolo mondiale, detiene contemporaneamente il più alto riconoscimento federale di tutte le sigle sportive partecipanti. I numeri di questo evento sono altissimi, oltre centosette nazioni partecipanti, con circa cinquemila atleti”.

Il collegiale nazionale si è svolto con un allenamento condotto dai direttori tecnici delle varie discipline marziali presenti e successivamente con la consegna degli attestati e delle prestigiose divise della Nazionale Italiana WTKA, conquistate per le vittorie conseguite durante la maratona italiana di qualificazione di nove tappe ed alle finali di Rimini. Significativo e coinvolgente è stato il saluto di tecnici ed atleti con le note dell’Inno Nazionale, a cui ha partecipato anche il pubblico presente.

Una ricerca scientifica condotta a ritmi intensi, quasi due anni di lavoro durante i quali è stato ricostruito un enorme albero genealogico, risultato il più grande d'Europa, con l'obiettivo di conoscere tutti i dettagli sulla DRPLA, una malattia ereditaria rarissima che in Italia ha origine ed è presente nel territorio trapanese.

Dei risultati di questa ricerca scientifica condotta tra Sicilia e Calabria si è discusso ieri, giovedì 26 ottobre, nel centro di riabilitazione per disabili del CSR-AIAS di Marsala, durante il convegno su “Le malattie neurodegenerative familiari: cause, clinica e ambiente”, organizzato con il patrocinio dell'Ordine dei Medici di Trapani. L'iniziativa divulgativa, rivolta ai medici del territorio, è stata realizzata dal Consorzio Siciliano di Riabilitazione-AIAS proprio per rendere noti i risultati di questo studio scientifico ed approfondire le conoscenze sulle varie manifestazioni cliniche della DRPLA, acronimo di Atrofia dentato-rubro-pallido-luysiana.

Attori protagonisti dell'attività di ricerca sono stati il CSR-AIAS e il Centro regionale di Neurogenetica di Lamezia Terme dell'ASP di Catanzaro, che hanno collaborato per la realizzazione della ricerca, avviata con l'intento di approfondire gli aspetti genetici, clinici e storici della DRPLA. “Siamo partiti dall'osservazione di un Assistito del CSR-AIAS di Paceco che presentava un quadro clinico di DRPLA, malattia neurodegenerativa rarissima, tanto che in tutta Europa si contano soltanto 23 famiglie” ha spiegato Silvia Grimaldi, neurologa del CSR che ha condotto lo studio coordinando il gruppo di ricerca del CSR-AIAS di Paceco. La DRPLA si presenta con un quadro clinico variabile a seconda dell’età di esordio della patologia: prima dei 20 anni il quadro è caratterizzato da crisi epilettiche, atassia e declino cognitivo progressivo; nei giovani da disturbi del comportamento, atassia, movimenti discinetici, declino cognitivo; nell’anziano, da demenza ed atassia. “Poiché la DRPLA è una malattia rarissima ed a carattere ereditario, ci siamo chiesti come e quando sia stato introdotto in Italia il gene mutato – prosegue la neurologa Grimaldi – Abbiamo così ricostruito un esteso albero genealogico, comprendente tutti i soggetti noti affetti da DRPLA, che ci ha condotto ad un'unica famiglia progenitrice vissuta a fine 1500 nel territorio di Monte San Giuliano (l’odierna Erice); è ipotizzabile che siano stati gli scambi commerciali intercorsi tra spagnoli, giapponesi e Sicilia occidentale a permettere l’introduzione del gene mutato nel nostro territorio”. L'obiettivo ultimo è stato quello di “diffondere maggiormente le conoscenze sulla malattia, informare il territorio e permettere la corretta identificazione degli eventuali soggetti affetti” ha sottolineato Chiara Cupidi, neurologa del Centro di neurogenetica di Lamezia Terme che ha collaborato alla ricerca. Al convegno era presente anche la Direttrice dell'istituto di ricerca calabrese, la neurologa Amalia Cecilia Bruni, che ha sottolineato come “i legami tra Sicilia e Calabria sono tanti” riferendosi alle malattie ereditarie ed al patrimonio genetico che accomuna siciliani e calabresi, patrimonio genetico proveniente dai diversi popoli che si sono avvicendati nell’area mediterranea. La Bruni ha anche spiegato le metodologie scientifiche utilizzate dal Centro di neurogenetica di Lamezia Terme nelle ricerche su malattie genetiche importanti come l'Alzheimer e le nuove sfide diagnostiche: “Identificare nuove o particolari forme di demenze e malattie non ancora conosciute, basti dire che ad oggi solo nel 50% dei malati si riesce a identificare la demenza da cui sono affetti”.

Al convegno di ieri hanno preso parte anche il sindaco di Marsala Alberto Di Girolamo, il presidente dell'Ordine dei Medici di Trapani Cesare Ferrari, il presidente nazionale dell'AIAS Salvatore Nicitra, il presidente del CSR Sergio Lo Trovato e il direttore generale del CSR Francesco Lo Trovato. “Siamo stati ben felici di portare avanti questa ricerca e di metterla a disposizione della classe medica: questo è un obiettivo importante che continueremo a portare avanti” ha detto l'ing. Francesco Lo Trovato. “Si parla sempre di più oggi di malattie rare, per questo ci riempie d'orgoglio aver contribuito a realizzare questo approfondimento scientifico: siamo orgogliosi di questo e del lavoro che i nostri operatori svolgono ogni giorno con i nostri Assistiti”.

L'evento di ieri ha visto alternarsi diverse relazioni di specialisti in neurologia e genetica: a portare il proprio contributo sono stati anche Carlo Alberto Mariani, neurologo dell'Istituto Bonino Pulejo, Tommaso Piccoli neurologo del Policlinico “Paolo Giaccone” di Palermo, Francesca Luisa Conforti del CNR di Cosenza, il Direttore del CNR di Catania Sebastiano Cavallaro ed Alessandro Tessitore, Neurologo esperto in patologie del sistema extrapiramidale dell’Università degli Studi di Napoli.

Promuovere gli itinerari enogastronomici della Sicilia occidentale attraverso i suoi vini. E’ questo l’obiettivo del “Corso di avvicinamento al vino Erice Doc”, organizzato dai promoter culturali del progetto “GAT – Giovani autori del territorio”, promosso dalla associazione Strada del vino Erice Doc in collaborazione con Casa vinicola Fazio  e Cantine Serramarrocco, al Museo San Rocco di Trapani.

Il corso, dalla durata complessiva di 9 ore, si svolgerà il 7 – 14 – 21 ottobre, dalle 17 alle 20, nella Sala Eccellenze del Territorio del Museo San Rocco, in piazza Lucatelli a Trapani. A guidare le degustazioni Marco Montericcio, sommelier AIS e promoter culturale GAT, Marco Serramarrocco, produttore di vini nell’area dell’Erice Doc, e Vincenzo Fazio, produttore Casa Vinicola Fazio e project manager GAT.

Il corso consentirà ai partecipanti di acquisire le competenze necessarie per riconoscere le caratteristiche fondamentali dei vini e le tecniche di abbinamento con i cibi tipici dell’area del Trapanese. Ogni vino, infatti, sarà abbinato ad un prodotto presidio Slow Food del territorio.

Sabato 7 ottobre si parlerà di “Viticoltura ed enologia” e della tecnica di degustazione visiva. Al centro della lezione i vini bianchi e le bollicine dell’Erice Doc.
Il sabato successivo, il 14 ottobre, si parlerà invece di “Analisi sensoriale” e della tecnica di degustazione tramite l’olfatto. In degustazione i vini rossi abbinati ai prodotti Slow Food.
Infine, il 21 ottobre al centro della lezione ci saranno le tecniche di degustazione cibo-vino e del servizio dei vini, con focus sulla tecnica di degustazione attraverso il gusto. In degustazione spumanti dolci, vini passiti e vini liquorosi, abbinati alla pasticceria e alla cassata preparata dal famoso chef Peppe Giuffrè.

Al termine del corso verrà rilasciato un attestato di partecipazione. Il corso è riservato ad un massimo di 10 partecipanti, per iscriversi è necessario confermare la partecipazione entro il 3 ottobre.

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