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caracalla-vetrina

La grande e celebrata platea delle Terme di Caracalla sta ospitando anche questa estate una stagione di classici, anche rivisitati con gusto contemporaneo, ma sempre all'insegna del meraviglioso repertorio amato dal grande pubblico. La nuova stagione estiva del Teatro dell'Opera di Roma a Caracalla 2014 insiste sulla sua naturale, congenita vocazione popolare.

L'Orchestra di Piazza Vittorio ha caratterizzato i propri cartelloni anche con la rilettura del grande repertorio: dopo Il flauto magico è nata Carmen, l'opera da Bizet in prima italiana che apre il nuovo cartellone.

Su uno dei palchi più suggestivi del mondo si avvicenderanno la compagnia giapponese The Tokyo Ballet, tra le più rinomate al mondo, che porta tre creazioni di uno dei più importanti coreografi di tutti i tempi, Maurice Béjart;  Il lago dei cigni di Pëtr Il'ič Čajkovskij nella coreografia di Patrice Bart, particolarmente apprezzata e applaudita dal pubblico del Teatro Costanzi lo scorso anno. L'opera lirica debutta a Caracalla il 14 luglio (repliche sino al 9 agosto) con La bohème di Giacomo Puccini. Sul podio dell'Orchestra del Teatro dell'Opera il maestro Daniele Rustioni, regia, scene, costumi e luci portano la firma di Davide Livermore. Ancora un capolavoro, uno dei titoli più amati dal pubblico: Il barbiere di Siviglia di Gioachino Rossini che debutta, con una nuova produzione, alle Terme di Caracalla il 23 luglio, con repliche fino all'8 agosto.  Infine, appuntamento tanto classico quanto amato a Caracalla quello del 25 luglio per tutti gli amanti della grande danza: Roberto Bolle come di consueto porta con sé molti "amici". Tutti nomi prestigiosi del balletto che formeranno il variegato e affascinante spettacolo Roberto Bolle and Friends.

Caracalla-rovine1

La 19a edizione della conferenza internazionale su August Strindberg (1849-1912), grande scrittore e commediografo svedese, si è tenuta per la prima volta in Italia. Circa 70 partecipanti, studiosi di Strindberg da tutto il mondo, si sono riuniti all’Istituto Italiano di Studi Germanici in Villa Sciarra Wurts dal 5 al 7 giugno scorsi.

La conferenza, con il titolo “Strindberg across borders”(Strindberg attraverso le frontiere), è stata organizzata da Massimo Ciaravolo, professore associato al Dipartimento di Lingue  e Letterature Nordiche presso l’Università di Firenze,  in collaborazione con l'Associazione Strindberg a Stoccolma, l'Istituto di Studi Germanici a Roma, e i professori Andrea Meregalli (Milano),

Camilla Storskog (Milano) e Sara Culeddu (Trento).

Durante la conferenza è anche stata annunciata la nascita della prima società strindberghiana italiana, ASTRI, l’Associazione Italiana di Studi Strindberghiani con sede legale presso l’Istituto Italiano di Studi Germanici.  L’Associazione si propone di favorire e approfondire la conoscenza, in Italia e a livello internazionale, dell’opera di August Strindberg nonché del suo contesto culturale, di sviluppare studi e ricerche, di curare pubblicazioni di rilevante carattere scientifico e traduzioni, di organizzare lezioni, seminari e discussioni pubbliche di libri e lavori che abbiano attinenza con il suo specifico campo d’indagine e di intrattenere rapporti quanto più possibile organici di collaborazione con le società strindberghiane già costituitesi in altri paesi europei ed extra-europei.

L’Associazione ASTRI è aperta a tutti coloro che nutrono un interesse scientifico o culturale per l’opera di August Strindberg, per la cultura letteraria, teatrale, musicale, artistica e filosofica in cui ebbe le radici e operò, nonché per le opere, le personalità e  i movimenti che da Strindberg trassero ispirazione.
Nell’ambito della conferenza, l’ASTRI ha assegnato il prestigioso Premio Strindberg a Franco Perelli, professore ordinario presso l’Università degli Studi di Torino. Perelli ha promosso l’interesse su Strindberg sia in Italia che all'estero e ha aiutato con la divulgazione del dramma scandinavo (ad esempio tramite la collana Biblioteca dello Spettacolo Nordico e la rivista “North-West Passage"). E' stata premiata anche la sua versatilità come autore, citando a questo proposito il suo romanzo “Il padre e il figlio”.

La conferenza si è conclusa nel bellissimo giardino dell’Istituto Svedese di Studi Classici a Roma con la pièce "Kristina" di Strindberg, scritto nel 1902.  La pièce è stata tradotta dagli studenti della lingua svedese presso l'Università degli Studi di Napoli l'Orientale, a cura di Maria Cristina Lombardi. In collaborazione con il regista Alexander Nordström l'opera teatrale si è trasformata in una rappresentazione assai diversa e didattica del dramma. Margherita Romeo con il ruolo di Kristina e Antonio Parascandolo hanno interpretato tutte le controparti maschili nello spettacolo teatrale.

 

“Ormai è sotto gli occhi di tutti: le case della salute di Zingaretti sono un bluff. Lo ha verificato il portavoce regionale del Movimento 5 Stelle Davide Barillari che, domenica 4 maggio, accusando un lieve malore nei pressi di Latina si è recato nella casa ‘virtuale’ di Sezze per essere assistito e l’ha trovata sbarrata, con tanto di catena e lucchetto”. Lo racconta il presidente di AssoTutela Michel Emi Maritato che, cliccando su un sito che si occupa di sanità ha appreso la notizia. “Apprezziamo comunque il senso dello humor di Zingaretti che, imperterrito, continua a mandare in giro per il Lazio i suoi collaboratori a magnificare i successi delle evanescenti case della salute. Il giorno dopo l’evento di Sezze infatti, nel quartiere romano di Monteverde vecchio si è svolto il convegno ‘Il Welfare è di casa’ in cui si descriveva tale inconsistente progetto che, agli occhi dell’unico tecnico presente – il direttore generale della Asl Roma D Vincenzo Panella – è apparso in tutta la sua vaghezza. I cittadini presidente Zingaretti – incalza Maritato - invocano provvedimenti seri per la tutela dei disabili, per l’accessibilità, contro le barriere architettoniche, per l’abbattimento delle liste d’attesa, contro il sovraffollamento nei pronti soccorsi. Non possiamo vendergli scatole vuote soltanto per fare uno spot elettorale”.

"Domani depositeremo un'interrogazione urgente per capire se è vero che il Comune ha incassato questa miseria per l'occupazione del Circo Massimo per il concerto dei Rolling Stones. Inoltre chiederemo di rendicontarci i costi sostenuti dal Comune per il servizio legato all'evento" afferma sul proprio profilo Facebook il capogruppo del Movimento 5 Stelle in Assemblea capitolina, Marcello De Vito riferendosi ai circa 8mila euro pagati al Campidoglio dagli organizzatori del concerto per l'occupazione di suolo pubblico.

"Roma oggi ha circa 60 mila persone oltre ai 10-20 mila romani che sono venuti per questo evento. Persone che sono andate in albergo, ristoranti, che hanno preso un taxi, un gelato e hanno determinato un guadagno per la città di 25 milioni di euro in un giorno" si difende il sindaco di Roma Ignazio Marino a RaiNews24 su concerto Rolling Stones. Marino ha parlato di un evento da lui "fortemente voluto. Riuscire ad organizzare eventi che portano a Roma 25 milioni di euro in alberghi, taxi, ristoranti, bar credo sia una cosa molto positiva. Se a questo aggiungiamo che abbiamo una delle band più importanti della nostra storia recente che suona all'interno della storia archeologica di Roma penso che davvero sia un risultato straordinario".

Ma al di fuori delle polemiche i Rolling stones hanno fatto un bellissimo concerto davanti a quasi cento mila persone Mick Jagger corre e canta e sparge carisma su un palco grande come un campo da calcio, dimostrando semplicemente di essere uno dei più grandi performer della storia :

I mega schermi rimandano palle di fuoco, la musica annuncia "Simpathy For The Devil". Poi è Keith Richards a dare inizio alla grande festa della midsummer's night romana con il riff immortale di "Jumpin' Jack Flash". Come riferisc l ansa : quando i Rolling Stones compaiono sul palco é difficile resistere alla tentazione di pensare che, come insegnano Robert Johnson e la grande storia del blues, Mick Jagger, Keith Richards, Charlie Watts e Ronnie Wood, in un fatidico incrocio chissà dove nel mondo, hanno stretto un patto con il diavolo. E già: ce l'hanno fatta ancora. Il Circo Massimo è già di per se uno spettacolo, con 70 mila persone che si godono la serata perfetta. Il mondo si evolve alla velocità della Rete ma gli Stones, dopo 50 anni di carriera, restano la band che detiene stabilmente i record del box office. Compreso questo mega show di una notte di mezza estate al Circo Massimo di Roma, già entrato nella classifica dei più grandi incassi per un singolo concerto. La partenza è mozzafiato: "It' s only Rock Roll", "Let's spend The Night together", poi la virata romantica di "Streets Of Love". Mick Jagger parla italiano: "che pubblico fantastico", "che posto meraviglioso è il Circo Massimo. Poi l'attesa previsione: "l'Italia vincerà il Mondiale. Con l'Uruguay penso che vincerete 2-1". Nell'82 e nel 2006 indovinò. E' inutile girarci attorno: il fascino che riescono a emanare questi quattro settantenni (Ronnie Wood il più giovane ne ha 67) è incomparabile. Con le loro esplosive traiettorie esistenziali hanno scritto un copione irresistibile. Sul palco i ruoli sono delineati alla perfezione come in tutte le grandi storie che creano epos: Mick Jagger è l'incarnazione del patto con il diavolo: i suoi coetanei fanno i conti con le cartelle cliniche, al massimo si concedono una partita a golf o a tennis. Lui continua a saltellare e correre e cantare e spargere carisma su un palco grande come un campo da calcio, dimostrando semplicemente di essere uno dei più grandi performer della storia.

“Come al solito, il Minculpop istituzionale ha funzionato alla perfezione. Ai toni trionfalistici  usati per inneggiare al presunto aumento della tassazione bancaria, non corrisponde  una reale sicurezza riguardo le garanzie per i correntisti”. Lo afferma il presidente di  AssoTutela Michel Emi Maritato, commentando una delle ultime decisioni dell’esecutivo,  riguardo l’aumento al 26% dell’aliquota fiscale sulla rivalutazione delle quote di  Bankitalia. “Senza un blocco triennale delle tariffe bancarie i maggiori oneri saranno  addossati ai correntisti, con un costo pro-capite di 35 euro, aggravando così gli  alti costi di gestione dei conti correnti, pari in Italia a 371 euro, contro una media  europea di 114 euro. Ė la solita grancassa del potere che si avvale di tali presunti  successi in funzione elettorale, senza spiegare che si tratta di una partita di giro.

Così come il blocco dello stipendio dei magistrati che in realtà, coinvolge soltanto un numero limitato di toghe che percepiscono retribuzioni a livelli elevatissimi.

Nessuno però racconta – continua Maritato – il pericolo che si corre restando  avvinghiati ai pericolosi accordi stabiliti dagli eurocrati con il Fiscal Compact. Ad  esempio, nessuno chiarisce cosa ci aspetta dopo le elezioni con l’ERF, European  Redemption Fund, il cosiddetto Fondo europeo di redenzione, per cui saremo vincolati  con l’Europa per la riduzione del debito, ponendo a garanzia i nostri asset patrimoniali, riserve valutarie, parte del gettito fiscale e patrimonio. Una cambiale in bianco, una sorta di EuroEquitalia su cui AssoTutela vigilerà perché tale patto scellerato non strangoli come sempre i cittadini a vantaggio degli euro burocrati”.

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