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Accordo a Kiev

Almeno 75 persone sono morte a seguito di scontri a Kiev dal 18 febbraio ad oggi. Lo ha reso noto il ministero della Salute ucraino sul suo sito internet, secondo quanto riportato da Interfax Ukraine.
Il ministero ha aggiunto che 571 persone a Kiev hanno avuto bisogno di cure mediche da martedì mattina, e 363 sono state ricoverate in ospedale. Altri bilanci parlano invece di almeno 100 morti. Intanto, dopo un negoziato andato avanti tutta la notte, i ministri degli Esteri dell’Ue, il presidente ucraino Viktor Yanukovich e i leader dell’opposizione hanno trovato un accordo sulla crisi a Kiev.
L'opposizione ucraina ha deciso di siglare un accordo con il presidente Viktor Ianukovich per mettere fine alla grave crisi politica che sta scuotendo il Paese.Secondo l agenzia ansa lo ha confermato uno dei tre principali capi del fronte anti-governativo, il nazionalista Oleg Tiaghnibok, citato da Interfax .

Dopo negoziati con i ministri degli Esteri tedesco Steinmeier e polacco Sikorski, gli attivisti di piazza Maidan hanno incaricato l'opposizione di firmare l'accordo sul futuro dell'Ucraina con il presidente Viktor Ianukovich. Lo annuncia il ministero degli Esteri tedesco. Il via libera di Maidan, che inizialmente aveva respinto via Twitter ogni compromesso, è stato confermato anche dal ministero degli Esteri polacco. Secondo Varsavia, Sikorski e Steinmaier sono riusciti a convincere i rappresentanti della piazza in una riunione allargata al termine della quale il collettivo di Maidan avrebbe votato a maggioranza il 'sì' al compromesso mediato nella notte dagli emissari Ue con Ianukovich, alla presenza anche di un inviato russo, con l'obiettivo di mettere fine alle violenze. Stando ai primi commenti rimbalzati in Polonia, non e' tuttavia ancora chiaro quanto questa votazione sia rappresentativa dello zoccolo duro che sembra ormai dettare la linea a Maidan sul terreno.

Dopo la carneficina di questi giorni a Kiev, dove hanno perso la vita decine di persone, il presidente ucraino Viktor Ianukovich prova a venire incontro all'opposizione, sullo sfondo di un negoziato fiume mediato a Ue e Russia, e in una nota pubblicata su internet annuncia oggi il suo 'ok' a un compromesso: con elezioni presidenziali anticipate, una riforma costituzionale che riduca i poteri del capo dello Stato e la formazione di un governo d'unità nazionale. Concessioni che puntano a evitare altri scontri sanguinosi tra polizia e insorti, secondo lo stesso Ianukovich, ma che Euromaidan, la piattaforma rappresenta gli attivisti in piazza a Kiev, respinge a stretto giro di posta, rilanciando la pretesa di dimissioni immediate di Ianukovich. Nella notte, nel palazzo presidenziale di Kiev si è svolto un lunghissimo incontro, tra i maggiori leader dell'opposizione, i ministri degli Esteri di Polonia, Germania e Francia in rappresentanza dell'Ue, l'emissario del Cremlino Vladimir Lukin per la Russia, e lo stesso Ianukovich. Questi in mattinata ha annunciato che un accordo era stato raggiunto e sarebbe stato firmato alle 12 (le 11 in Italia).

Cosa che in realtà non è avvenuta, come ha confermato il rappresentante di Mosca sottolineando di non aver firmato nulla per ora. Intanto, mentre il ministero dell'Interno ucraino fa sapere che davanti al parlamento c'è stata un'altra sparatoria tra manifestanti e agenti, il ministro degli Esteri polacco, Radoslaw Sikorski, dichiara che le trattative per mettere fine alla crisi politica in Ucraina sono in una fase "delicata" e che le parti in causa "devono avere in mente che un compromesso non può soddisfare al 100% le richieste di tutti". E da Varsavia il premier Donald Tusk avverte che un accordo resta possibile, ma appare lontano. L'apertura di Ianukovich - sullo sfondo di un clima che resta da guerra civile all'indomani del bagno di sangue di ieri - arriva dopo che ieri notte il parlamento ha vietato alla polizia ulteriori violenze contro i dimostranti. Alla seduta hanno partecipato anche una ventina di deputati del partito del presidente, che, votando con l'opposizione, sembrano già lasciato la maggioranza. Da Kiev arriva anche una buona notizia: Olesya Zhukovskaya, l'infermiera ferita da un cecchino a piazza Maidan e il cui tweet "Io muoio" aveva fatto ieri il giro del mondo, ha fatto sapere oggi di essere viva e in condizioni stabili. Grazie - ha scritto in un nuovo messaggio - a tutti quelli che "hanno pregato per me".

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