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Cefalù

Vince la Zannella Basket Cefalù alla prima giornata della poule promozione contro il Basket Club Ragusa. Prima del match i cefaludesi partivano con 6 punti in classifica mentre gli ospiti arrivano con un bottino di 12 punti. Per i padroni di casa la vittoria é importantissima ed anche i tifosi lo sottolineano. Grande coreografia durante la presentazione e grande tifo. Il PalaIgnazioCefalu é una bolgia. I ragazzi sono carichi. Si gioca.

Si studiano le squadre nel primo quarto con il Cefalù che riesce a tenere alto il proprio quintetto grazie all'ottimo lavoro in fase difensiva ed ai pochi errori in attacco. Si chiude sul 17 a 15 la prima frazione dove si vede che la Zannella ci crede e vuole trovare una grande vittoria. Il secondo quarto continua sulla scia del primo. Le squadre non si espongono più di tanto ma mostrano in campo grandi qualità. Da sottolineare la fisicità che riesce a mettere in evidenza l'argentino Gonzalez sia in fase difensiva che per quanto riguarda l'attacco. Le squadre vanno all'intervallo lungo sul 33 a 28 ed i tifosi ci credono, vogliono l'impresa. Tornando in campo le squadre iniziano ad uscire gli artigli e gli uomini di coach Fiasconaro riescono anche a trovare un vantaggio di 12 punti. Grande prova di Caddell e compagni che però appena abbassano la guardia si vedono subito raggiungere concludendo il terzo periodo di gioco sul 53 a 48. Durante la quarta frazione si assiste a due squadre sempre più agguerrite che giocano punto a punto per tutti i dieci minuti e chiudono l'ultima frazione del match sul 66 pari, andando quindi ai supplementari. Un tempo da 5 minuti per guadagnare 3 punti fondamentali. Tutto il periodo é stato giocato punto a punto e con difesa a zona da entrambe le parti. Ma a quattro secondi dalla sirena due tiri per Marsala. Uno su due e vantaggio Zannella Basket Cefalù. Provano l'ultimo tiro gli ospiti ma non va. Cefalù vince 72 a 71 e guadagna due punti fondamentali in questa nuova classifica che li vede adesso a quota 8 punti.


Tabellini:
Cefalu: Raselli 16, Gonzalez 13, Ettaro 1, Caddell 26, Marsala 5, Sidoti 2, Pirrone, Monaco 9
Ragusa: Girgenti 3, Cascone 2, Di Stefano 2, Boiardi 5, Licitra 10, Sorrentino Andrea 17, Ichibella 15, Canzoneri 3, Sorrentino Alessandro 14
Parziali: 17-15, 33-28, 53-48, 72-71

Federica Radicchi foto

Prima sconfitta stagionale per l’Orizzonte Catania, che perde 14-11 sul campo della Mediterranea Imperia giocando una brutta partita.

L’anticipo della quindicesima giornata della Serie A1 di pallanuoto femminile va quindi alle liguri ma, al di là della giusta battuta d’arresto, le catanesi si trovano a contestare un’espulsione definitiva inesistente di Tania Di Mario, per un fallo addebitato dalla giuria al capitano etneo piuttosto che ad una sua compagna di squadra.

Il verdetto del campo dice quindi che la Mediterranea Imperia ha sconfitto le rossazzurre e di sicuro le etnee non hanno avuto un impatto eccellente con il match.

Nel primo tempo infatti le liguri vanno avanti sul 5-1, sfruttando le tante disattenzioni delle ospiti. Nel secondo parziale invece le catanesi hanno una reazione d’orgoglio e vincono 3-1 riuscendo a dimezzare il divario, che accorciano ulteriormente grazie al 5-4 a proprio favore ottenuto nella terza frazione. Nel quarto tempo la gara si macchia proprio con l’espulsione definitiva di Capitan Di Mario, ma l’Imperia tira nuovamente fuori il carattere e vince il parziale 4-2 conquistando il match.

Tra le catanesi è la stessa Tania Di Mario a segnare di più, tre volte, mentre Rita Keszthelyi, Federica Radicchi e Blanca Gil ne fanno due a testa. Un goal anche per Arianna Garibotti e Rosaria Aiello.

Al termine della partita, l’Orizzonte Catania ha presentato ricorso per gli errori commessi dalla giuria, ma il coach delle catanesi spiega il suo pensiero sul match e sulle reali motivazioni della decisione presa a fine gara: “Voglio subito sottolineare che abbiamo giocato male e abbiamo meritato la sconfitta – dice Martina Miceli – , perché abbiamo sbagliato tutto quello che potevamo sbagliare. Avevamo lavorato per evitare che Imperia facesse tutto ciò che ha fatto nel primo tempo e invece abbiamo preso cinque goal, sbagliando proprio ciò che avevamo preparato. Abbiamo fatto tutto e il contrario di tutto, ma sono contenta perché pur giocando la peggior partita dell’anno eravamo riuscite a portarci ad un solo goal di distanza da loro. A quel punto potevamo addirittura rientrare in partita, ma quando dovevamo fare le cose con calma ci siamo innervosite anche per qualche decisione arbitrale dubbia. Mi viene in mente il gioco violento fischiato a Claudia Marletta, che in quell’occasione non ha nemmeno toccato l’avversario. Credo ci siano state anche altre espulsioni un po’ eccessive, ma siamo ben consapevoli di non poter cercare scuse per questa sconfitta. Abbiamo perso solo per colpa nostra, mentre loro sono state decisamente più brave di noi ed hanno giocato con molta più cattiveria. Siamo state troppo molli in alcune situazioni e poco lucide in altre. Voglio chiarire che abbiamo fatto ricorso non certo perché vogliamo mettere in discussione l’esito di questa partita o vogliamo imputarlo agli errori della giuria, piuttosto perché vogliamo dare un segnale. Purtroppo c’è stato un caos totale nell’assegnazione delle espulsioni, sin dal primo tempo, e a causa di questo Tania Di Mario, che sappiamo quanto è importante per noi, non ha potuto giocare metà dell’ultimo tempo. Tra l’altro, guardando il referto con maggiore attenzione, ci siamo rese conto che vi sono anche altri errori e questo non può andar bene. Credo che l’A1 femminile abbia piena dignità e meriti di avere un commissario di campo. Ce l’ha la serie A2 maschile, che merita tutto il rispetto possibile, ma credo che vada inserito pure nel nostro campionato perché non mi pare che abbia qualcosa in meno. Oggi anche gli arbitri, che non avevano davvero alcuna responsabilità sugli errori, si sono innervositi perché ad un certo punto hanno capito che c’era qualcosa che non andava. Quindi non credo sia giusto che l’allenatore o il dirigente di una squadra non abbiano a disposizione gli strumenti per dire che si sta sbagliando qualcosa in modo plateale, perché se ci si lamenta in queste condizioni si becca solo l’espulsione. Già dal secondo tempo ho fatto notare che c’erano degli errori notevoli e purtroppo ero più che certa di avere ragione. Mi dispiace anche per i direttori di gara, perché pure loro sono vittime di questa situazione, ma credo davvero che per migliorarla basterebbe un commissario di campo. Ribadisco quindi che il nostro ricorso è figlio di una richiesta di maggiore attenzione perché, se facessimo finta di nulla, qualcosa del genere potrebbe anche capitare in finale scudetto o in un’altra partita importante. Certe cose non devono accadere ed è giusto segnalarle, anche se posso dire che non è nemmeno la prima volta che succede qualcosa del genere. In ogni caso voglio fare i complimenti all’Imperia, perché ha conquistato con merito questo successo. Sono sicura che la sconfitta ci servirà, oggi era giusto perdere e prima o poi doveva capitare”.

 

 

IL TABELLINO DEL MATCH:

Mediterranea Imperia – Orizzonte Catania: 14-11

 

Mediterranea Imperia: Gorlero, Ralat , Borriello , Tedesco, Stieber 2, Casanova 3, Pomeri 1, Carrega 3, Emmolo 2, Bencardino 1, Drocco 2, Amoretti, Costamagna. All. Capanna

Orizzonte Catania: Ricciardi, Keszthelyi 2 (1 rig.), Garibotti 1, Radicchi 2, Di Mario 3 (2 rig.), R. Aiello 1, V. Palmieri, Marletta, Gil 2, Dursi , Lombardo. All. Miceli.


Arbitri: L. Bianco e Petronilli


Note: parziali 5-1, 1-3, 4-5, 4-2 . Emmolo (I) ha fallito un rigore nel secondo tempo sul palo. Uscite per limite di falli: Keszthelyi (C) nel terzo tempo; Ralat (I), Radicchi e Di Mario (C) nel quarto tempo. Espulsa Marletta (C) per gioco violento nel quarto tempo. Ammoniti Capanna (I) e Miceli (all. C) per proteste. Superiorità numeriche: Imperia 6/12 +1 rig., Catania 2/8 +3 rig.. Spettatori 400 circa.

 

 

Blu Team Catania – Mediterranea Imperia 6-14


Blu Team: Ignaccolo, Greenwood 3, Distefano 2, Ayale 1, Borrello, Iuppa, D’Amico, Virzì, Buccheri, G. Palmieri, Grillo, Salvia, Maimone. All. Poppy Ajosa.

Imperia: Gorlero, Ralat, Borriello, Tedesco, Stieber 2, Casanova 4, Pomeri 2, Carrega 2, Emmolo 2, Bencardino 2, Drocco, Amoretti, Sowe. All. Mercedes Stieber.


Arbitri: Centineo (Palermo) e Boccia (Roma).


Note: parziali 0-3; 4-4; 1-5; 1-2. Uscite per limite di falli: Drocco (I) nel terzo tempo, Grillo (BT) e Carrega (I) nel quarto tempo. Superiorità numeriche: Blu Team 1/14; Imperia 6/11. Spettatori: 100 circa.

L’orgoglio non basta: contro il forte Imperia è arrivata la settima sconfitta casalinga della stagione. La nota lieta del match in casa etnea è stata l’esordio assoluto in serie A1 del portiere Teresa Maimone, under 13, classe 2001, che ha occupato il posto tra i pali nei minuti finali.

La Blu Team ha giocato come sempre - specie quando è di scena a Nesima - a testa alta e con l’onore della squadra che non vuol arrendersi prima che la matematica la condanni. Di fronte c’era la terza forza del campionato che, comunque, non ha tirato indietro il braccio, soprattutto con le sue nazionali in vasca (Casanova, Emmolo, Bencardino e Carrega), segnando 16 reti e chiudendo il match praticamente nel terzo tempo. Il parziale di 1-5 del terzo quarto, infatti, ha sancito la fine delle ostilità, stroncando ogni velleità di rimonta delle ragazze catanesi.

“Siamo rimasti in partita sino al quarto tempo – ha confermato un comunque soddisfatto Poppy Ajosa a fine match – ma l’accelerata decisiva dell’Imperia nel terzo tempo per noi è risultata devastante e ci ha tagliato le gambe. Loro sono una grande squadra e la classifica lo testimonia, erano consapevoli di affrontare l’ultima in graduatoria e non hanno giocato al 101%, sebbene la palla in porta l’abbiano messa con le loro giocatrici migliori”. Il coach etneo alla fine non ha avuto nulla da rimproverare alla sue ragazze, che peraltro hanno affrontato il match con numerose defezioni (Messina out, il capitano Buccheri in panchina ma praticamente indisponibile e la D’Amico in precarie condizioni). “Abbiamo lottato anche oggi, l’onore non lo perdiamo mai! Per noi è importante giocarcela sempre dimostrando quella serietà che fa parte del gruppo che ho a disposizione. Nonostante la difficile situazione di classifica, sebbene la matematica ancora non ci condanni, le ragazze si allenano sempre con impegno – ha chiosato Ajosa – e non mollano mai la presa”.

Il film della partita ha visto la Blu Team lottare sin dai primi minuti contro la Casanova (miglior realizzatrice del match con 4 reti) e compagne. Nel primo parziale proprio il centroboa azzurro ha solcato il primo divario nel punteggio con una doppietta insieme alla rete dell’altra azzurra Emmolo; imprecisione ed errori in fase conclusiva, invece, per le padrone di casa: parziale 0-3. Ottima invece la reazione delle etnee del secondo tempo in cui hanno messo in grande difficoltà le liguri di Marco Capanna (oggi squalificato): parziale concluso in parità (4-4) con almeno altre due clamorose occasioni non sfruttate (un salvataggio sull’ideale linea di porta da parte della Gorlero). Dopo l’intervallo lungo l’Imperia ha premuto sull’acceleratore trovando le reti che hanno spaccato definitivamente la partita con la Stieber, la solita Casanova e la Pomeri. Ultimo tempo, infine, senza particolare mordente, con una rete valida non concessa alla Blu Team dalla coppia arbitrale Centineo-Boccia (palla dentro non ravvisata), ma soprattutto con l’esordio della giovanissima Maimone che ha avuto anche il tempo di esibirsi in una bella respinta.

 

 

Rosaria Aiello

 

L’Orizzonte Catania regola anche la Rari Nantes Bogliasco, battendola 10-6 nella quattordicesima giornata della Serie A1 di pallanuoto femminile.

Le catanesi hanno avuto la meglio sulle liguri tra le mura amiche della Piscina “Francesco Scuderi” di Via Zurria (CT), mettendo la testa avanti sin dalle fasi iniziali.

Ad inizio match, infatti, le catanesi scappano sul 2-0 grazie a due reti di Capitan Tania Di Mario, subendo poi l’unico colpo di coda di Bogliasco, riuscita ad agganciare il 2-2 nel giro di pochi secondi. L’Orizzonte Catania però reagisce subito e chiude il primo tempo in vantaggio per 4-2, punteggio ripetuto anche nel secondo parziale. Gara quindi praticamente decisa a metà gara (8-4) e ultimi due tempi ininfluenti, chiusi entrambi sull’1-1.

Decisiva la prestazione di Tania Di Mario, a segno cinque volte, bene anche Arianna Garibotti con due reti. Un goal a testa per Rita Keszthelyi, Claudia Marletta e Floriana Dursi.

Le etnee quindi salgono a quota 42 punti, mantenendo il primo posto in classifica con otto lunghezze di vantaggio sul Rapallo Nuoto, e si preparano ad affrontare il ciclo terribile di sfide che le attendono, come spiega il coach dell’Orizzonte Catania: “D’ora in poi per noi sarà un vero e proprio tour de force – dice Martina Miceli – e, considerando che le ragazze partiranno domani per gli impegni in nazionale e torneranno solo Mercoledì sera, di fatto prepareremo la partita contro Imperia solo nella giornata di Giovedì. Visto che giocheremo Venerdì avremo quindi soltanto un giorno per lavorare a questa trasferta così difficile. Oggi secondo me abbiamo giocato abbastanza male, facendo molti passi indietro rispetto alle partite che abbiamo giocato finora. Forse però ci può anche stare, fermo restando che soprattutto stavolta non abbiamo grandi alibi per questa prestazione. Mi sarebbe piaciuto vedere una squadra diversa in acqua, più propositiva e collaborativa. Invece in qualche caso non mi sono piaciuti alcuni atteggiamenti individualisti, però andiamo avanti ben sapendo che non sono queste le partite importanti”.

 

IL TABELLINO DEL MATCH:

 

Orizzonte Catania – RN Bogliasco: 10-6


Orizzonte Catania: Ricciardi, Keszthelyi 1, Garibotti 2, Radicchi, Di Mario 5 (1 rig), R. Aiello, G. Aiello, Marletta 1, Gil, F. Aiello, Dursi 1, Lombardo , Zuccarello. All. Miceli.


RN Bogliasco: Falconi, Viacava, Rossi 1, Dufour 1, A. Millo, G.allone, Maggi 1, Boero, Takacs 3 (1 rig), Di Fiore, Tagliaferri. All. Zantleitner.


Arbitri: Barbera e Lo Dico


Note. Parziali 4-2, 4-2, 1-1, 1-1. Uscita per limite di falli Gallone (B) nel quarto tempo. Superiorità numeriche. Orizzonte 6/11 + 1 rig, Bogliasco 1/5 + 1 rig. Spettatori 300 circa.

rugby7

 

Grande vittoria della Nissa Rugby contro la squadra agrigentina del Miraglia Rugby: al Marco Tomaselli di Caltanissetta due delle tre formazioni scese in campo hanno chiuso il match con una vittoria.

L’intenso pomeriggio di gioco, iniziato alle 15.30 con l’under 14 di Michele D’Oro, ha perso contro i pari età girgentani ma, la stessa sorte non si è ripetuta con le altre squadre. Gli under 16 guidati da Andrea Lo Celso e Salvatore Letizia hanno vinto con un punteggio di 29 – 10 piazzandosi al terzo posto nella classifica finale del Girone.

La grande vittoria si è concretizzata con la prima squadra che ha battuto il Miraglia Rugby con un punteggio di  119 – 3 “concedendo”, come unica distrazione, soltanto un calcio di punizione ben piazzato.

“Possiamo ritenerci molto soddisfatti del risultato - commentano i coach Francesco Pappalardo e Salvatore Carbone – non soltanto per il grande distacco nel punteggio finale ma anche perché in campo non c’era la consueta rosa dei 15”. I due allenatori hanno preferito far scendere nel manto erboso alcuni ragazzi che avevano avuto poco spazio mostrando ai tifosi negli spalti del campo che “tutti i leoni nisseni sanno ruggire”. In particolare si è apprezzata la buona prestazione di Cambria, De Fazio, Ferrara, D. Carbone,Lombardo e Sina,

Emiliano Di Maura ha trasformato 12 delle 19 mete segnate da Antonio Bonanno (4), Damiano Carbone (3), Ivan Salvo (3), Emiliano Di Maura (3), Lasit Perera (2), Salvatore Carbone (1), Biagio Platania (1), Dario De Fazio (1), Santo Cambria (1).

“Mente e cuore adesso devono convergere nell’ultima partita di campionato, quella contro il CUS Catania” commenta il Presidente della Nissa Rugby, Giuseppe Lo Celso.

Il derby casalingo tra CUS Catania e Amatori Catania si è concluso con un punteggio di 5-12 con sole due mete a vantaggio di una corazzata che non si è mostrata così impossibile da battere per come lo era stata nelle altre partite di campionato. Questo ha concesso il “bonus difensivo” al Cus Catania rendendo il prossimo impegno sportivo della Nissa Rugby ancora più difficoltoso.

La prossima partita, l’ultima della prima fase a girone, segnerà certamente una promozione a un livello superiore per le prime 4 squadre in classifica ma l’obiettivo è andare oltre la C élite e provare a salire in serie B.

Il distacco tra Cus Catania (provvisoriamente a 50 punti) e la Nissa Rugby (45 punti) è di soli 5 punti dunque la squadra del centro Sicilia (penalizzata all’inizio del campionato di 4 punti) può superare i giocatori della Cittadella Universitaria solo conquistando i 4 punti di vittoria e il bonus. In caso contrario la classifica definitiva rimarrà uguale a quella di questa settimana.

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