La presidenza della Ferrari sarà assunta dall'amministratore delegato della Fiat, Sergio Marchionne. «Del futuro della Ferrari - ha dichiarato Marchionne - io e Luca abbiamo discusso a lungo. Il nostro comune desiderio di vedere la Ferrari esprimere tutto il suo vero potenziale in pista ci ha portato ad alcune incomprensioni che si sono manifestate pubblicamente nello scorso weekend. Voglio ringraziare personalmente Luca per quanto ha fatto per la Fiat, per la Ferrari e per me»
Ed ha aggiunto: "La Ferrari è nata e morirà italiana. Se qualcosa venisse prodotto fuori da questo stabilimento sarebbe osceno, totalmente inconcepibile, se non nascesse qua non sarebbe più la Ferrari". In Ferrari, ha proseguito Marchionne, "vogliamo conservare l'integrità strategica per andare avanti. La Ferrari non può appoggiarsi sul sistema Fiat-Chrysler. L'Indipendenza operativa non sarà mai messa in discussione". "Non credo che questa sarà una grande stagione, mettiamoci l'anima in pace - ha detto ancora -. Credo nella gestione sportiva di questa azienda, i successi arriveranno". L'ha detto Sergio Marchionne parlando della stagione Ferrari. "Ci siamo incontrati con Mattiacci. C'è un lavoro in corso e c'è un cantiere aperto. C'è un problema di motore. C'è un grande lavoro che va avanti".
Montezemolo lascia dopo 23 anni la Ferrari, Sergio Marchionne sarà il nuovo presidente. Dopo le polemiche degli ultimi giorni, il cambio al vertice, che sarà operativo dal 13 ottobre - giorno in cui è prevista la quotazione di Fca a Wall Street - ha subito un'accelerazione: la notizia è stata ufficializzata questa mattina, con un comunicato, da Fiat Chrysler dopo l'incontro di ieri a Maranello tra Marchionne e Montezemolo. Alle 14 presso la sede della Rossa è prevista una conferenza stampa.
"Ci sono state incomprensioni, ma ringrazio Montezemolo di quello che ha fatto per la Ferrari, per la Fiat e per me", afferma l'amministratore delegato del Lingotto che a Cernobbio aveva detto "nessuno è indispensabile" criticando gli insuccessi sportivi della Scuderia negli ultimi sei anni. "Lo ringrazio a nome della mia famiglia e a titolo personale", aggiunge John Elkann, presidente della Fiat che detiene il 90% del Cavallino, auspicando un ritorno al successo della Ferrari. Montezemolo parla della "fine di un'epoca. La Ferrari - sottolinea - insieme alla mia famiglia ha rappresentato e rappresenta la cosa più importante della mia vita". Per lui è sempre più probabile la candidatura al vertice della nuova Alitalia targata Etihad: dopo l'investitura da parte del ceo di Atlantia Giorgio Castellucci, oggi è arrivata anche quella di Federico Ghizzoni, ad di Unicredit: "vista la sua esperienza potrebbe essere un buon nome", ha detto.
La Borsa di Milano sembra apprezzare il cambio della guardia a Maranello. Il titolo Fiat apre in rialzo dello 0,65% a 7,74 euro dopo l'annuncio del subentro di Sergio Marchionne alla presidenza di Ferrari, accelerando fino a + il 2,7% a quota 7,9 euro.
Già nei giorni scorsi il mercato aveva premiato il titolo scommettendo sul fatto che l'arrivo di Marchionne possa portare a ulteriori novità nel gruppo. Il marchio Ferrari secondo gli analisti vale 4-5 miliardi di euro e alcuni tornano a ipotizzare un maxi-polo del lusso che unisca il Cavallino, Maserati e Alfa. Dalla nota di stamattina, intanto, nessuna notizia sulla liquidazione di Montezemolo.
«Desidero ringraziare Luca a nome della mia Famiglia e a titolo personale per quanto ha fatto per la Fiat e per la Ferrari - così il presidente del Lingotto John Elkann in una nota - ha ricoperto diverse posizioni di responsabilità, a partire dalla presidenza di Fiat dal 2004 al 2010, condividendo con me momenti di difficoltà, ma anche di grande soddisfazione».
«A Luca vanno i miei auguri per il suo futuro professionale e imprenditoriale - prosegue Elkann - con la speranza, certamente condivisa, di vedere presto la Ferrari tornare a vincere».