In primis, noi diciamo che per risollevare lo sviluppo del Mezzogiorno, occorrono, prima, profondi processi di autocoscienza e di autopropulsione collettiva, dal basso; in tal senso qualcosa si sta muovendo: i comuni salentini, a zero contagi, del corona virus, si preparano a lanciare l'opportunità turistica, per recuperare quote di mercato, con una strategia, ad hoc ; ancora, è necessaria, l'unitarietà dei problemi dello sviluppo delle regioni meridionali; l'utilizzo di politiche di infrastrutturazione del territorio; poi, è necessario un forte e prolungato intervento finanziario pubblico locale e nazionale. In tal senso, qualcosa si sta muovendo: il "Piano Sud 2030" è stato presentato, a febbraio scorso, dal Governo Conte, nel quale ci sono una serie di indicazioni per aiutare lo sviluppo delle aree del Mezzogiorno. Nel particolare, saranno messe, in primo piano, le opportunità che si presentano, all'intero, Mezzogiorno, nel settore turistico e nel traffico crocieristico, grazie al basso tasso di contagi, da Covid 19. In conclusione, noi diciamo che il futuro del Mezzogiorno è legato, anche, al coraggio dei meridionali, di superare ciò che non è più competitivo e di scegliere settori innovativi, capaci di attrarre energie ed interessi economici e culturali.