La presenza della Madonna Pellegrina nella diocesi di Ragusa: un momento di grazia e di preghiera. Anche ieri, l’accoglienza, nella basilica di San Giovanni Battista a Vittoria, è stata eccezionale con i fedeli e i devoti che hanno salutato l’arrivo del simulacro proveniente dal santuario di Fatima con grande trasporto. Estremamente commovente, nel pomeriggio, il momento della celebrazione della messa dedicata agli ammalati. La funzione religiosa è stata presieduta dal direttore dell’Ufficio diocesano per la Pastorale della salute, don Giorgio Occhipinti, che è anche consigliere nazionale dell’Apostolato mondiale di Fatima. Don Occhipinti ha ringraziato don Salvatore Mallemi, parroco di San Francesco di Paola, chiesa in cui subito dopo l’iniziale celebrazione la Madonnina è stata ospitata per un’altra tappa della Peregrinatio Mariae, per la meticolosa organizzazione dell’accoglienza. Tutto è riuscito nella maniera migliore. E un sentito ringraziamento è stato rivolto anche al vescovo Paolo Urso per la sua riflessione mariana a favore delle giovani coppie. Intanto, domani, sabato 20 giugno, sarà l’ultimo giorno di permanenza a Vittoria della Madonna Pellegrina. Nella chiesa di San Francesco di Paola, alle 7,30 ci sarà la celebrazione della santa messa e delle lodi. Alle 9, la funzione religiosa sarà presieduta da don Robert Dynerowicz e caratterizzata dalla consacrazione dei bambini al cuore immacolato di Maria. Quindi, dalle 10 alle 18 la Madonna sarà portata tra i reparti dell’ospedale Guzzardi. Dalle 18 alle 20 sono in programma le visite alla Madonna nella chiesa di San Francesco di Paola. Alle 20 si terrà la santa messa conclusiva, in diretta su Radio Karis, presieduta da don Franco Ottone. Ci sarà anche l’atto di affidamento della parrocchia a Maria Santissima. I canti saranno eseguiti dal Coro polifonico ibleo diretto dal maestro Nello Cavallo. Don Giorgio Occhipinti ricorda, inoltre, che dall’8 al 15 agosto si recherà con un gruppo di pellegrini al santuario di Fatima. La statua della Madonna sarà consegnata al rettore del santuario e qui rimarrà per la stagione autunnale e invernale.