Crescere sotto la dittatura in Iran. Abbandonare il proprio Paese per cercare altrove un futuro migliore. Finire nella rete dei trafficanti d’uomini. Camminare per 20 ore di fila. Sopravvivere a una sparatoria. Giungere in Italia stipato in un container. Faticare per richiedere asilo. Divenire membro dell’Associazione Culturale La Kasbah per aiutare quanti ancora lottano per la propria libertà.
È, questa, in breve la forte testimonianza che Asef Fazli ha portato agli studenti dell’IPSIA e del Liceo Scientifico che lunedì scorso hanno preso parte all’incontro tenutosi a Longobucco in occasione della XII Settimana d’azione contro il Razzismo e della giornata mondiale dedicata a questa tematica.
Un’importante iniziativa – ha affermato l’assessore alla cultura e alla pubblica istruzione Bruno De Luca – che ci permette di immergerci nel vivo anche dell’emergenza immigrazione, affrontando il tema dal punto di vista di chi quell’esperienza l’ha vissuta in modo diretto. Oggi più che mai – ha continuato – è necessario sensibilizzare l’opinione pubblica sui valori del dialogo interculturale e della ricchezza derivante da una società multietnica. Abbiamo deciso – ha concluso De Luca – di cominciare proprio dai giovani, le vere menti fertili da cui partire per abbattere i pregiudizi della diversità. Solo con la conoscenza, infatti, si possono superare le paure.
All’incontro hanno partecipato anche il Sindaco Luigi Stasi, Rita Cavarretta rappresentante di Medici senza Frontiere, che ha raccontato del lavoro svolto nell’accogliere e soccorrere i migranti che giungono sulle nostre coste, e Gianfranco Sangermano membro del Cosenza Mo.Ci., Movimento per la Cooperazione Internazionale.
I ragazzi hanno partecipato attivamente al dibattito incuriositi dalle testimonianze degli ospiti. Una studentessa dell’IPSIA ha anche letto la relazione sul razzismo nata da uno studio approfondito portato avanti nei giorni che hanno preceduto l’incontro. (Fonte MONTESANTO Sas Comunicazione & Lobbying).