Il grido di allarme e la richiesta di proroga di un anno del Piano Paesaggistico Territoriale Regionale da parte dell’Anci Puglia, l’associazione che raccoglie i Comuni pugliesi, è l’ulteriore conferma che la stragrande maggioranza degli Uffici Tecnici comunali pugliesi sono al collasso perché, a causa delle complessità dei procedimenti, non sono riusciti ad adeguare i propri strumenti Urbanistici al PPTR e quindi oggi non sono in grado di rilasciare nessun documento urbanistico per non incorrere in errori che, poi, potrebbero avere anche risvolti giudiziari. Il presidente Emiliano non ci crede? Si faccia un giro per i Comuni pugliesi e si renderà conto che il clima non è solo insopportabile ma in alcuni casi si sfiorano problemi di ordine pubblico fra i tecnici comunali e i cittadini che si rivolgono all’Ufficio. La situazione è così assurda e incandescente che rischiamo di trovarci i responsabili degli Uffici sotto la Regione a consegnare le chiavi dei loro uffici.
Come Conservatori e Riformisti abbiamo tentato di prevenire tutto questo: prima che arrivasse la scadenza (24 marzo scorso) abbiamo invitato, sollecitato, proposto la proroga di un anno. Il paradosso è che abbiamo chiesto al Consiglio regionale di esprimersi: e lo ha fatto a stragrande maggioranza. Nulla. Emiliano per mere questioni interne alla sua maggioranza ha deciso di non dare seguito. Per questo motivo abbiamo presentato anche un disegno di legge alla Commissione competente. Non un testo qualsiasi, ma un disegno di legge estrapolato dal provvedimento di giunta che porta la firma dell’assessore Curcuruto, che, per altro ci risulta, non sarebbe contraria alla proroga.
A questo punto, invitiamo il presidente della Commissione, il collega Caracciolo, a calendarizzare al più presto il nostro disegno di legge perché arrivi al più presto in Consiglio e dia, finalmente, un po’ di ossigeno ai tecnici comunali e ai cittadini