La Camera di commercio di Crotone presenta i risultati dell’indagine annuale Excelsior: la disamina della domanda di lavoro previsionale delle imprese del territorio, capace di delineare andamenti e caratteristiche dello stato in cui versa il nostro tessuto economico produttivo. Seppure previsionali, i dati raccolti tracciano il quadro del mercato e delle attitudini delle nostre imprese, in materia di lavoro e di formazione.
“Questa edizione del Rapporto Excelsior, prende vita in un contesto particolare; un contesto che presenta forti elementi di criticità del sistema economico produttivo, unitamente all’atavica fragilità del sistema infrastrutturale, al quale va aggiunto, un ennesimo campanello d’allarme: la messa in discussione di questa Camera di commercio. Comunque sia, questa pubblicazione, delinea un quadro che se preso in debita considerazione, può veicolare adeguate politiche di sviluppo e di formazione, capaci di dare risposte serie anche in un territorio che fatica ad emergere da un contesto di crisi ed isolamento come quello attuale”- commenta Felice Iracà – Commissario straordinario della CCIAA di Crotone
Il Rapporto, elaborato dall’Ufficio Studi della Camera di Commercio di Crotone, prende spunto dall’indagine realizzata a livello nazionale dall’Unione Italiana delle Camere di commercio in collaborazione con il Ministero del Lavoro.
PREVISIONI DELLE IMPRESE E MOVIMENTI OCCUPAZIONALI
Per il 2014 gli imprenditori crotonesi prevedono di assumere 1.260 nuovi lavoratori. Dai dati raccolti la percentuale degli imprenditori crotonesi che è disposta ad assumere è del
14,7%; dato superiore sia alla media regionale (12,3%) che a quello nazionale (13,9%).
I principali motivi di assunzione, nel 30,7% dei casi, sono da ricondursi alla domanda in crescita o in ripresa; un dato che fa ben sperare, per il sistema occupazionale di questo territorio, che diventa assai più incisivo nel comparto delle Costruzioni (63,8%). Ben il 34,3% delle nuove assunzioni sarà invece destinato ad attività e lavorazioni stagionali e solo il 5,4% è invece dettato dalla necessità di espandere le vendite e/o la nascita di nuove sedi.
L’analisi settoriale, rileva che è il comparto dei Servizi quello più vivace, che nonostante presenti una modesta percentuale di imprese che prevedono assunzioni (14,1%), fa registrare un flusso in entrata di ben 910 unità.
TIPOLOGIE CONTRATTUALI
La forma contrattuale particolarmente preferita dalle nostre imprese sembra essere quella del contratto a tempo determinato che interesserà il 75,2% delle nuove assunzioni previste. A seguire, contratti a tempo indeterminato (22,1%); minimo il ricorso a contratti di apprendistato (1,8%).
LIVELLO DI ISTRUZIONE
Il fabbisogno occupazionale delle imprese del crotonese riguarda nel 40,6% dei casi, lavoratori con un titolo di studio secondario e post secondario; a seguire, i lavoratori senza alcuna formazione specifica (33,5%); mentre il 21% delle nuove assunzioni sarà indirizzato a lavoratori in possesso di qualifica professionale.Si ferma al 4,9% dei casi di nuove assunzioni, la richiesta di lavoratori in possesso di laurea, segno di uno scarso interesse delle imprese private nei confronti dell’offerta di lavoro ad alta scolarizzazione.
LE PROFESSIONI RICHIESTE
Rispetto alle professionalità ricercate, nulla è la domanda di dirigenti sui tre livelli territoriali: provinciale, regionale e nazionale.
Diminuisce la domanda di impiegati che sono richiesti nel 13,9% delle assunzioni provinciali (lo scorso anno era pari al 20,6%).
La propensione a richiedere professioni non qualificate si attesta al 13,6%, in diminuzione rispetto allo scorso anno (13,4%), mentre gli operai specializzati sono richiesti nel 14,2% delle assunzioni provinciali previste.
La domanda di professioni commerciali e dei servizi riguarderà, il 42,8% delle nuove assunzioni, minima è la richiesta di professioni tecniche (4%); in diminuzione invece, la domanda di conduttori di impianti e macchine (8,5%).