«Mi hanno negato la partecipazione alla conferenza dei servizi sulla ristrutturazione del Castello Carlo V di Crotone». Ad annunciarlo è un amareggiato Paolo Parentela, deputato calabrese del M5S che, nonostante avesse inviato regolare richiesta scritta, non è riuscito a partecipare alla conferenza dei servizi promossa dal Comune di Crotone e dalla soprintendenza dei beni culturali. La stessa cosa è avvenuta per alcune associazioni culturali crotonesi, che da anni si interessano di valorizzare il patrimonio storico e culturale della città. «I cittadini – prosegue Parentela – non hanno avuto l'opportunità di verificare la bontà del progetto di ristrutturazione. La presentazione del progetto è avvenuta attraverso la solita conferenza stampa in pompa magna e da una prima valutazione sembra non rispettare il valore storico della struttura». «Diversi mesi fa – insiste Parentela – ero intervenuto sul Castello di Crotone depositando un'interrogazione scritta al Ministro dei Beni Culturali nonché inviando una lettera al Sindaco Vallone ed alla soprintendenza, attraverso cui portavo la voce di cittadini ed associazioni sdegnati dal progetto, senza però ottenere alcuna risposta». Conclude il Deputato del Movimento Cinque Stelle:«la soprintendenza dei beni culturali ed il Comune di Crotone dovranno prendersi la responsabilità di aver speso male i fondi europei destinati alla ristrutturazione. La politica ha il brutto vizio di spendere a casaccio i soldi provenienti dall'Europa pur di non perdere il diritto ad ottenerli, un vizio tutto calabrese che sarebbe il caso di perdere in fretta. Spenderanno oltre 13 milioni di soldi pubblici per devastare il patrimonio storico di Crotone»