I presidenti di Ance e Confedilizia, Paolo Buzzetti e Corrado Sforza Fogliani, hanno scritto al premier Letta per chiedere, all’interno della Legge di stabilità, una drastica revisione della disciplina delle tasse sulla casa e che si gettino le basi per una nuova fiscalità che garantisca la tutela del bene casa e la sua redditività, anche attraverso una vera Service tax.
Dopo l’allarme lanciato due giorni fa nel corso dell’HomeDay sulla confusione che il balletto di tasse sulla casa sta generando per famiglie e imprese, le due associazioni si rivolgono direttamente al Presidente del Consiglio per rivedere la TASI che, così come prevista nel disegno di legge sulla stabilità, sulle seconde case assumerebbe i connotati di una terza patrimoniale in aggiunta all’IMU e al ritorno dell’IRPEF.
Una mazzata per le imprese di costruzione che si trovano a pagare nuovamente, dopo l’eliminazione dell’Imu, una tassa sui fabbricati invenduti con una aliquota che può arrivare addirittura sino all’11,6 per mille del valore catastale.
Ma un dramma anche per i proprietari tenuti al pagamento della quota più rilevante della TASI, che da tassa sui servizi comunali erogati a favore degli abitanti degli immobili (come era stata annunciata ad agosto dal Governo) si è trasformata invece in un’ennesima patrimoniale.