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Sostegno di 175 città in tutto il mondo a favore dei rifugiati

In occasione della Giornata Mondiale del Rifugiato 2019, l’UNHCR, l’Agenzia delle Nazioni Unite per i Rifugiati, esprime gratitudine nei confronti dei sindaci di moltissime città di circa 50 diversi Paesi per aver dato il proprio sostegno a quella che è una dichiarazione mondiale di benvenuto e di apertura per le famiglie costrette a fuggire. La dichiarazione è parte dell’iniziativa Cities WithRefugees lanciata un anno fa dall’UNHCR e che oggi vede l’adesione di circa 175 città.

Questo gesto di solidarietà nei confronti dei rifugiati assume importanza ancora maggiore alla luce del rapporto annuale dell’UNHCR Global Trends, pubblicato proprio ieri, che mostra come circa il 61% di tutti i rifugiati e l’80% degli sfollati interni vivano in aree urbane. Città, autorità locali e consigli comunali svolgono un ruolo centrale nel sostenere e accogliere i rifugiati e altre persone costrette a fuggire: assicurano condizioni di vita sicure e alloggio, e possono consentire l’accesso ai servizi locali, all’istruzione e a opportunità lavorative.

Nel complesso, il rapporto Global Trends mostra che il numero di persone in fuga da guerre, conflitti o persecuzioni è raddoppiato negli ultimi 20 anni.
Di fronte al numero di persone in fuga più elevato mai registrato – e all’aumento degli episodi di xenofobia in tutto il mondo – città fra cui Parigi, Montevideo, Lahore, Bucarest, Vancouver, e Atlanta hanno rivolto un appello anche ad altri sindaci e autorità locali nel mondo affinché si uniscano a loro per compiere uno sforzo coordinato volto ad accogliere e includere i rifugiati nelle proprie comunità.

Filippo Grandi, Alto Commissario delle Nazioni Unite per i Rifugiati, ha dichiarato:
“Le città sono in prima linea nella sperimentazione di nuovi approcci per l’accoglienza, l’inclusione e l’offerta di opportunità per i rifugiati. Nutro grande ammirazione per quei sindaci, per quelle autorità locali e per le persone di quelle città che sono a favore della solidarietà. Confidiamo in loro per difendere questi valori e portare avanti questo lavoro fondamentale”.
Marvin Jonathan Rees, sindaco di Bristol, nel Regno Unito, nonché uno dei primi firmatari dell’iniziativa Cities #WithRefugees, descrive il ruolo insostituibile svolto dai leader locali:

“Non possiamo permetterci il lusso di fingere di fare politica perché abbiamo il dovere di far funzionare le cose, non solo per i nuovi arrivati, ma anche per le comunità da tempo stabilitesi nelle nostre città. Quello che dobbiamo fare, invece, è sfruttare la nostra capacità di riunire voci e risorse differenti per rendere l’inclusione realtà – a partire dai contributi del settore pubblico, privato e del volontariato al fine di trovare soluzioni pratiche alle sfide per noi più pressanti”.

A livello globale, il Global Compact sui Rifugiati adottato dalle Nazioni Unite, che mira a implementare un approccio più olistico nella gestione delle crisi di rifugiati, riconosce l’importante ruolo svolto dalle autorità locali quali responsabili per il primo intervento in occasione di crisi estese su larga scala. A dicembre 2019 l’UNHCR terrà il primo Global Refugee Forum in assoluto, che rappresenterà un’opportunità per avviare partenariati innovativi trasversalmente a diversi settori affinché tutti gli attori interessati – governi, società civile, settore privato, organizzazioni internazionali e altri – possano fare davvero la differenza nelle vite dei rifugiati e delle comunità che li accolgono.

 

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