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Gigi Proietti, ci lascia l'ultimo dei grandi attori

Era nato a Roma il 2 novembre 1940 da una famiglia semplice: «Mio padre era un impiegatuccio, mamma era casalinga: erano persone di un altro secolo - raccontava Gigi qualche tempo fa —. Non sono figlio d'arte, insomma, però, ora che ci penso forse la vena artistica l'ho ereditata proprio da mia madre: mio nonno materno faceva il pecoraro, ma era un poeta. Quando è morto abbiamo ritrovato una serie di libretti con bellissime poesie, erano sonetti dove non c’era una virgola sbagliata.

Comico, cabarettista, doppiatore, conduttore televisivo, regista, ma anche cantante e direttore artistico. Artista in grado di unire la cultura e il mondo dello spettacolo più popolare. Dal teatro Shakespeariano ai film dei Vanzina, nato e cresciuto a Roma, Proietti amava profondamente la sua città e la sua gente. I suoi primi grandi passi come attore teatrale ma poi ha attraversato con semplicità anche il variegato mondo del grande e piccolo schermo. 

In tv aveva spopolato con la serie Rai, il Maresciallo Rocca iniziata negli anni 90 ma molti dei suoi lavori sono stati di grande successo.

E' morto il 2 novembre, giorno del suo 80esimo compleanno.
Gigi Proietti era stato ricoverato due settimane fa alla clinica Romana villa Margherita, era gravissimo dopo un attacco cardiaco. Soffriva già di problemi cardiaci e le sue condizioni si sono aggravate. Con lui erano le due figlie e la moglie.

Roma e Lazio, nella giornata della scomparsa di Gigi Proietti, si trovano unite dal dolore per la morte del Maestro. «Un pezzo di Roma se ne va. Grazie di tutto, Maestro», hanno twittato i giallorossi di cui Proietti era notoriamente tifoso.

«Va via un pezzo della nostra Roma, quella vera passionale e allegra. Anche dal cielo ci farai stare allegri», ha scritto l'ex capitano giallorosso in un messaggio al Foglio, ritwittato dal direttore Claudio Cerasa. «Gigi ti voglio bene. Roma ti sarà sempre grata», scrive Totti.

Lo aveva amato e studiato  scrive il quotidiano romano il Messaggero . A lui si era ispirato durante una carriera che lo aveva consacrato tra i grandi del teatro italiano e internazionale. Gigi Proietti sottolinea il Messaggero,adorava William Shakespeare e questo non era un segreto, adesso, scherzi del destino, al drammaturgo britannico lo legherà per sempre anche una particolare coincidenza. 

 

Entrambi sono, infatti, deceduti nel giorno del compleanno. Gigi Proietti se n'è andato oggi che avrebbe compiuto ottant'anni. Lo stesso aveva fatto Shakespeare oltre quattro secoli fa, nel 1616, ad appena cinquantadue. Un filo rosso in grado di attraversare le epoche, i mutamenti e i luoghi della storia, di unire nell'abbraccio indissolubile dell'arte Roma e Londra conclude il quotidiano Romano.

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