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Caos Italia, Povertà o esclusione sociale, rischia 1 su 3

Sciopero nazionale di 4 ore dei trasporti: e' lunedì nero. Disagi e traffico in tilt a Roma, Milano, Napoli. A Torino astensione di 24 ore per protestare contro la vendita del 49% di Gtt, il Gruppo Trasporti Torinese.

A Napoli completamente fermi Circumvesuviana, Sepsa e Metrocampania; a terra gli utenti dell'area flegrea e vesuviana. Problemi per i mezzi su gomma dell'Anm.

Alla protesta nei trasporti si e' aggiunta pure quella delle scuole.  A Milano tafferugli con le forze dell'ordine, studenti con striscioni hanno interrotto dalla tribuna del pubblico i lavori del Consiglio regionale della Lombardia, protestando ''contro i soldi alle scuole private e i tagli alla scuola pubblica''

Prima di arrivare alla sede del Consiglio regionale lombardo, la Rete Studenti Milano ha colorato di rosso la fontana di piazza Cairoli, da cui intorno alle 10 è partito il corteo, per simboleggiare 'il dissanguamento della scuola pubblica', al momento non si conoscono le entità dei danni

La situazione successivamente si è tranquillizzata anche se gli studenti e le forze dell'ordine si sono schierati gli uni di fronte agli altri in piazza Duca D'Aosta. Il gruppo più 'duro', formato da 200-300 studenti, ha improvvisamente ripreso il corteo imboccando piazza Duca D'Aosta, seguiti da polizia e carabinieri in tenuta antisommossa, verso i quali precedentemente sono state anche lanciate delle bottiglie di vetro. Diversi gli agenti visibilmente imbrattati con la vernice. Durante questo secondo momento della manifestazione i giovani hanno intonato più volte cori al grido di 'Né Maroni né Forconi' e 'Maroni e Forconi tutti fuori dai c...'.

La metà delle famiglie residenti in Italia ha, nel 2011, un reddito netto non superiore a 24.634 euro l'anno (circa 2.053 al mese). Lo rileva l'Istat, precisando che nel Sud e nelle Isole il 50% delle famiglie percepisce meno di 20.129 euro (circa 1.677 euro mensili). Inoltre il 20% più ricco ottiene il 37,5% del reddito totale, mentre al 20% più povero spetta l'8%. Dopo l'aumento tra il 2009 e il 2010, sono stabili sia la disuguaglianza misurata con l'indice di Gini sia la quota di reddito posseduta dal 20% più ricco e più povero.

Nel Sud e nelle Isole il 50% delle famiglie percepisce meno di 20.129 euro (circa 1.677 euro mensili). Inoltre il 20% più ricco ottiene il 37,5% del reddito totale, mentre al 20% più povero spetta l'8%. Dopo l'aumento tra il 2009 e il 2010, sono stabili sia la disuguaglianza misurata con l'indice di Gini sia la quota di reddito posseduta dal 20% più ricco e più povero.

Il 29,9% delle persone residenti in Italia è a rischio di povertà o esclusione sociale nel 2012. L'indicatore cresce di 1,7 punti rispetto al 2011 ed è di 5,1 punti percentuali più elevato rispetto a quello medio europeo (pari al 24,8%). Questo dato tiene conto della quota di popolazione che sperimenta almeno una tra le condizioni: rischio di povertà, severa deprivazione materiale o bassa intensità di lavoro, secondo la definizione della strategia Europa 2020. L'aumento è dovuto alla crescita delle persone in famiglie severamente deprivate (dall'11,2% al 14,5%), mentre sono stazionarie quelle a rischio di povertà (19,4%) dopo l'incremento osservato tra il 2010 e il 2011 e sono stabili, dal 2010, pure quelle con bassa intensità lavorativa (10,3%).

Aumentano le persone in grave disagio economico: nel 2012 sono il 14,5% dei residenti in Italia, 3,3 punti in più rispetto al 2011. E' quanto osserva l'Istat che registra una diffusione della ''severa deprivazione'' superiore alla media europea (9,9%). Aumentano gli individui che non si possono permettere una settimana di ferie (dal 46,7% al 50,8%), di riscaldare adeguatamente casa (dal 18,0% al 21,2%), sostenere spese impreviste di 800 euro (dal 38,6% al 42,5%) o un pasto proteico adeguato ogni due giorni (dal 12,4% al 16,8%).

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