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Jean Claude Juncker torna a sfidare Matteo Renzi sugli aiuti ad Ankara

L'Italia ha dato il suo ok all'accordo sui tre miliardi per i profughi in Turchia nel corso della riunione degli ambasciatori dei 28 a Bruxelles. Nello sciogliere la sua riserva tuttavia, Roma "si attende che la Commissione UE usi un approccio coerente non prendendo in considerazione ai fini del calcolo del deficit l'intero dei costi sostenuti dall'Italia dall'inizio della crisi in Libia".  Si legge in una dichiarazione allegata alla decisione.
"Voglio dare torto a chi pensa che l'Europa sia in disfacimento". Il Presidente della Commissione Ue, Jean Claude Juncker, apre cosi', con un appello all'unita', il suo intervento alla Plenaria di Strasburgo, in vista del prossimo Consiglio Ue. "Gli occhi di tutti gli osservatori sono su di noi: c'e' tra loro chi pensa - afferma Juncker - che l'Unione sia sul punto di disfarsi, passando da uno psicodramma a un altro. E chi invece pensa che si possa ripartire con coraggio e senso di responsabilità. Io vorrei dare torto ai primi".
"I tre miliardi a favore della Turchia devono essere messi a disposizione. Tutti dobbiamo rispettare i nostri impegni. Anche il governo italiano, nel frattempo, s'e' detto disponibile. E' un fatto positivo che riconosco" ha detto  Juncker, parlando alla Plenaria.
Poi torna a punzecchiare l'Italia sui migranti: "Sui profughi s'è detto tutto, ma molto resta ancora da fare: non abbiamo alcun motivo per cui essere orgogliosi", ha detto, "La crisi dei migranti s'è trasformata in una crisi di solidarietà all'interno dell'Europa. Oggi ci vorrebbe un nuovo e forte impegno comune. Le accuse reciproche non portano a nulla, esiste una responsabilità comune e tutti sono chiamati a rispettare le regole. Schengen si salva applicando Schengen, in tutte le sue regole".

Ma Matteo Renzi continua sulla sua linea e nel suo discorso all'Università del Senegal a Dakar ribadisce: "Continueremo a salvare vite".

"E' giusto che la Commissione esamini i bilanci degli Stati come previsto dai Trattati. Svolgerà il suo ruolo senza seguire stupide politiche di austerità. Le flessibilità sono ampiamente sufficienti da permettere bilanci che comprendano il rispetto delle regole" ha continuato il Presidente della Commissione, Jean Claude Juncker.
Intanto Il ministro dell'Economia Italiano replica a Weber: "Abbiamo diritto alla gestione di una politica fiscale più flessibile : "Ci auguriamo - ha detto il ministro del Tesoro, Pier Carlo Padoan, parlando delle richieste italiane all'UE di flessibilità sui conti pubblici - che la risposta sull'ammissibilità delle nostre richieste sia sciolta presto per evitare di continuare ad avere un'incertezza che non aiuta la crescita".
Il consolidamento in Italia continua negli anni successivi, il deficit e il debito scendono", ha ribadito il ministro dell'Economia, "L’impostazione espansiva della politica economica nel 2016 e negli anni successivi non cambia, c’è un’agenda di riforme strutturali e di investimenti di pubblici che permette di utilizzare le clausole di flessibilità che io non ho mai considerato come indebolimento della disciplina. L’Italia chiede di utilizzare questi margini, non chiede nuova flessibilità come ho sentito dire ad autorevoli esponenti europei, ma quella già prevista e inclusa nella Legge di stabilità approvata dal Parlamento. Ci auguriamo che la risposta alla nostra richiesta sia sciolta presto dalla Commissione europea per evitare di continuare con un’incertezza che non aiuta la crescita", ha concluso.

L'Italia chiede "una gestione della politica fiscale più flessibile in base a regole che l'Europa ha stabilito, non che ci stiamo inventando" ha detto parlando con i Giornalisti,  il ministro dell'Economia, Pier Carlo Padoan, in un incontro con George Osborne all'Aspen.

"Permettetemi di sollecitare il nostro sistema bancario e finanziario ad approfittare di una UE più forte e integrata". Così il ministro dell'Economia, Pier Carlo Padoan,come riferiscono l agenzie in un incontro con George Osborne all' Aspen. "La capital market union - ha aggiunto - è una grande opportunità per il nostro Paese e per il nostro sistema bancario per adeguarsi alla nuova dimensione europea".

"La Commissione europea negli ultimi anni ha dato massima flessibilità", ha detto il presidente dei deputati europei del Pps, Manfred Weber, "Ma ora anche i commissari socialisti, penso a Moscovici, constatano che non ci sono più ulteriori margini per maggiore flessibilità". Lo ha detto Manfred Weber, presidente dei deputati europei del Ppe, commentando la posizione italiana. "Sarebbe auspicabile da parte di tutti - aggiunge - prendere coscienza dello stato dei fatti. Juncker ieri ha inviato una lettera a Renzi per ricordagli gli obblighi europei: spero che sia arrivata a destinazione".

Un attacco non tollerato dal Pd: "Il capogruppo conservatore tedesco è il primo nemico della Commissione europea perché mette a rischio ogni giorno la tenuta con le sue dichiarazioni oltranziste, contrarie al patto di legislatura alla base della coalizione che ha dato la fiducia Juncker", ha detto il capogruppo del Pd Patrizia Toia, "Weber gioca allo sfascio e ora ha anche la pretesa di conoscere il parare della Commissione europea, su cui la stessa cancelliera Angela Merkel ha detto di non poter parlare, e perfino del commissario socialista francese Pierre Moscovici".

E da Parigi arriva l'ennesima stoccata al governo italiano: il ministro degli Esteri francese Laurent Fabius, infatti, si dice convinto che l'Italia sia in grado di gestire il fenomeno migratorio, ma avverte dei rischi di infiltrazioni jihadiste che restano alte. "Bisogna contrastare il fenomeno dei passaporti falsi, come abbiamo visto negli attentati di Parigi", ha detto Fabius, ricordando che la Francia ha già proposto una task force europea contro i passaporti falsi. "L’Italia ha dovuto affrontare un anno difficile con l’arrivo di molti rifugiati e la situazione rischia di peggiorare con il peggioramento della crisi in Libia", ha aggiunto.

 

 

 

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