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Italia-Russia: ottima cooperazione in campo economico e sociale

A Trieste vertice fra Italia e Russia con un'agenda fitta di temi, da quelli politici e internazionali a quelli culturali, con l'economia in primo piano. Avvio in forte ritardo per l'arrivo posticipato da Roma a Trieste di Putin e della delegazione dei ministri russi da Mosca. Sul tavolo 7 accordi governativi, un protocollo culturale e 21 accordi commerciali, firmati, fra i quali quelli tra Enel e Rosneft, Eni con Rosneft e con Novatek, e Poste-Selex con le Poste russe. Coinvolte anche Mediobanca, Fincantieri e Pirelli.

Un'ottima cooperazione in campo economico e sociale, la "migliore dimostrazione del tanto lavoro da svolgere insieme". Cosi' il premier Enrico Letta, in conferenza stampa con il presidente russo Vladimir Putin, dopo la firma di 28 accordi bilaterali.

Il vertice italo-russo dell'anno prossimo si terrà a Soci, ha annunciato il premier al termine dell'incontro bilaterale a Trieste. Il presidente russo Vladimir Putin "ci ha invitato il prossimo anno a Soci", ha detto Letta.

"Nel settore energetico abbiamo avuto modo di scambiare parole importanti", ha spiegato Letta, sottolineando la necessita' di "continuare questo lavoro".

"Abbiamo espresso la speranza che l'accordo di Ginevra sull'Iran possa aprire una stagione nuova di relazioni internazionali", lavorando insieme anche con la Russia, ha aggiunto il premier al termine dell'incontro con il presidente della Federazione Russa Vladimir Putin.

La presidenza italiana dell'Ue l'anno prossimo punta a "rafforzare il partenariato politico ed economico con la Russia" e al dialogo sui "diritti fondamentali, particolarmente sentiti dalle nostre società civili": cosi' Letta.

"Il Governo opera da meno di sette mesi e il fatto di aver riannodato subito il filo del lavoro comune tra i nostri governi lo ascrivo ai risultati positivi" raggiunti dall'esecutivo: ha detto Letta a Trieste con il presidente russo Vladimir Putin.

I ventotto accordi sono stati firmati. Lo ha annunciato il presidente del Consiglio nella conferenza stampa al termine del summit con Putin. "Abbiamo molti impegni da implementare, gli accordi devono diventare fatti concreti", ha aggiunto Letta.

"L'Italia è il quarto partner commerciale con la Russia": lo ha detto il presidente della Federazione Russa Vladimir Putin precisando che l'interscambio "forse supererà i 50 miliardi di dollari".

''Pure fantasie'': cosi' il portavoce del Cremlino Dmitri Peskov ha definito le voci diffusesi nei giorni scorsi sulla stampa italiana secondo cui Vladimir Putin intende concedere un passaporto russo all'amico Berlusconi, dopo che gli e' stato ritirato quello italiano per le sue vicende giudiziarie. Lo riferiscono le agenzie russe. Ieri era stato lo stesso Berlusconi a smentire l'eventualita': ''e' un'ipotesi che non ho mai considerato, desidero che la mia innocenza venga fuori a tutto tondo io sono italiano al cento per cento e non prevedo scappatoie straniere. Nessuna offerta di passaporto, nemmeno per sogno né dalla Russia né da altri paesi''. Lo scorso gennaio Putin ha accordato la cittadinanza russa all'attore francese Gerard Depardieu, che l'aveva chiesta in polemica con il proprio governo per la tassa ai super ricchi.

Nei loro negoziati ''costruttivi'' ieri al Quirinale, il leader del Cremlino Vladimir Putin e il presidente della repubblica Giorgio Napolitano hanno discusso la situazione in Siria e nei Paesi del Maghreb, nonche' la soluzione del dossier nucleare iraniano: lo ha riferito oggi alle agenzie russe Dmitri Peskov, portavoce di Putin. Napolitano ha inoltre sottolineato l'alto livello di cooperazione tra Roma e Mosca, in particolare nel settore economico, ha proseguito Peskov.

Mentre nella centrale piazza Unità si celebrava l'intesa tra Italia e Russia su grandi temi economici, a poche centinaia di metri è andata in scena a Trieste la contestazione a Vladimir Putin sui temi dei diritti umani, della repressione del dissenso e dei diritti dei gay. Un "vento violento e gelido che viene dall'Est" - mutuando il paragone con la bora che è andata rinforzandosi con le ore - lo ha definito Vladimir Luxuria, che ha voluto alzare anche la sua voce contro tutte le repressioni e il silenzio che sta montando nell'Est Europa. Il presidio di protesta è stato organizzato in piazza Ponterosso da alcune associazioni che si battono per i diritti dagli omosessuali, tra cui ArciGay e ArciLesbica, genitori di omosessuali e altre sigle della sinistra radicale. Erano presenti circa duecento persone, con bandiere e striscioni, più un grande telo di 100 metri quadrati con i colori dell'arcobaleno, srotolato a simboleggiare le tematiche Lgbt, mentre veniva diffusa l'aria del "Lago dei Cigni", opera dell'omosessuale Petr Cajkovskij e ballata dal gay Rudolf Nureyev. Luxuria ha ricordato la battuta-appello a Berlusconi: "Diventa gay, tanto in Italia non verrai mai processato per questo". Sui temi dei diritti umani e della sessualità, una frecciata anche nei confronti di Emma Bonino "che non ne parla più, e mi ha deluso molto. Appena gli danno un ministero stanno zitti", ha sottolineato. "I diritti umani - ha proseguito Luxuria nel suo intervento - non si possono svendere in trattati bilaterali. Va bene parlare di temi economici, ma occorre sollevare la coltre di silenzio sulle manifestazioni di dissenso che esistono in Russia e in altri paesi dell'Est, e che vengono represse. Mi auguro possa esistere in quei Paesi una società civile che fa dei diritti umani un tema importante". Oltre alle minacce e alle aggressioni verso i gay nella Federazione russa sono stati ricordati il divieto imposto in Serbia di svolgere il Pride nazionale, il referendum in Croazia per "modificare la Costituzione a sfavore dei gay" e gli elementi omofobi inseriti nella Costituzione in Ungheria

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