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E con l'arrivo di Donald Trump alla Casa Bianca è sin troppo facile comprendere come l'evento sia più atteso che mai. Perché, come abbiamo imparato a conoscerlo, Trump non è un politico come tutti gli altri. Anzi, questo suo essere decisamente (e volutamente) fuori dagli schemi gli ha permesso di arrivare nella stanza dei bottoni.

"The work begins!" (comincia il lavoro!): è il tweet con cui Trump saluta i suoi followers. "Tutto comincia oggi! Ci vediamo alle 11 per il giuramento. Il movimento va avanti. Comincia il lavoro!".

'Usa! Usa!', 'Trump! Trump'. L'entusiasmo e' alle stelle al Mall di Washington dove migliaia di persone hanno assistito al concerto inaugurale che precede di qualche ora il giuramento del neo presidente degli Stati Uniti.
E acclamato il messaggio di Donald Trump: "Il viaggio e' iniziato. Voglio una cambiamento reale e voglio fare l'America di nuovo grande, per tutti. E voglio unire il Paese". La temperatura della serata e' mite. Nessun accenno di contestazione rovina la festa. "Ho votato per Trump perché voglio che l'America torni ad essere un paese grande", dice Melissa, che viene dal South Carolina: "Finora siamo stati svenduti alle altre nazioni. Con Trump voglio vedere se saremo in grado di produrre di nuovo, ed essere capaci di autosostenerci".

Un massiccio dispositivo di sicurezza è stato dispiegato in città, in particolare attorno all'area interessata dalla cerimonia, che partirà ufficialmente attorno alle 9.30 (le 15.30 in Italia) ma entrerà nel vivo con l'arrivo di Donald e Melania Trump dopo le 10.30 (le 16.30 in Italia). Sono previste anche manifestazioni di protesta nella capitale, con diversi gruppi e organizzazioni che hanno annunciato mobilitazioni di contestazione verso il tycoon eletto presidente. 

Barack Obama ha lasciato per l'ultima volta lo Studio Ovale. Con lui il vice presidnete Joe Biden accompagnato dalla moglie. A breve il presidente e il vice presidente riceveranno Donald Trump e Melania. "E' stato il più grande onore della mia vita servirvi", ha scritto Obama su Twitter salutando gli americani. "Avete fatto di me un leader migliore e un uomo migliore".

Barack Obama, come da tradizione, ha lasciato nello Studio Ovale une lettera per Donald Trump. La missiva e' un consuetudine nel passaggio di consegne da un presidente a un altro.

L'accoglienza non poteva essere migliore per la first family, con cori da stadio "Trump! Trump!" e "Usa! Usa!", proprio come durante gli animati comizi della campagna elettorale. E il neopresidente che saluta tutti col pollice alzato e il segno della vittoria.

Figli, generi, nuore e nipoti. Il presidente eletto prende posto con la moglie Melania in prima fila accanto alla figlia Ivanka e al genero Jared Kushner, non a caso le due figure della famiglia che avranno un ruolo centrale alla Casa Bianca. Sui loro volti un misto di grande soddisfazione e di incredulita'. Tutte emozioni che nel giro di poche ore sono destinate a moltiplicarsi, quando il neo presidente su un'altra scalinata, quella di Capitol Hill, sede del Congresso americano, giurera' come 45/mo presidente degli Stati Uniti.

La cerimonia è blindata ma non sono mancate le proteste. Momenti di tensione davanti all'edificio del National Press Club di Washington, dove si svolge uno degli eventi per l'insediamento alla Casa Bianca di Donald Trump, il DeploraBall. Un gruppo di manifestanti anti-Trump e' venuto a contatto con i sostenitori del tycoon, dando vita a qualche tafferuglio. In seguito al lancio di oggetti, una persona sarebbe rimasta ferita. La polizia in tenuta antisommossa e' intervenuta per cercare di riportare la calma.

Dopo il giuramento del vicepresidente Mike Pence e una breve performance del Mormon Tabernacle Choir, tocca a Trump prestare giuramento nelle mani del presidente della Corte Suprema, il giudice John Roberts. Trump pronuncia il suo discorso inaugurale (non dovrebbe superare i 20 minuti). Dopo la solenne cerimonia è in programma il pranzo nella Rotonda del Campidoglio, a cui partecipano leader politici e amici. Nel pomeriggio, Trump e Pence guidano la parata dal Campidoglio lungo Pennsylvania Avenue, fino all'arrivo alla Casa Bianca. Alle 19 (l'una del mattino in Italia), iniziano i balli ufficiali, in programma su due piani diversi del Walter Washington Convention Center e al National Building Museum, a cui è prevista la partecipazione del 45° presidente.

Trump ha promesso di mettersi al lavoro fin dal primo giorno alla Casa Bianca, ma tra incontri ufficiali, pranzi, cene e balli, è facile prevedere che ciò non potrà avvenire prima di lunedì. Ecco i temi sui quali il presidente ha promesso di lavorare.

Ambiente ed energia: Abolizione delle "barriere" imposte all'industria per difendere l'ambiente e creazione di nuovi posti di lavoro nel settore dell'energia. Rilancio di progetti accantonati come l'oleodotto Keystone. Cessazione dei versamenti all'Onu per finanziare i programmi per i cambiamenti climatici. Uscita degli Stati Uniti dagli accordi di Parigi sul clima.

Commercio: rinegoziare il North American Free Trade Agreement (Nafta), ritiro dall'accordo della Trans Pacific Partnership.

Difesa: aumentare il bilancio militare, riformare la Nato e far pagare di più gli altri paesi membri.

Economia e occupazione: Trump promette una crescita economica annuale di almeno il 4% e la creazione di 25 milioni nuovi posti di lavoro durante il suo primo mandato. Verranno imposte tariffe punitive alle imprese americane che trasferiranno all'estero i posti di lavoro.

Immigrazione: la promessa più famosa è quella di costruire (o meglio prolungare) il muro anti immigrati al confine con Messico, i cui costi dovranno essere ripagati da questo paese. Ma si è parlato anche di rimandare a casa due milioni di stranieri illegali, di controlli più rigorosi sugli immigrati e regole più strette per i visti. Prevista la cancellazione dei nuovi visti per quei paesi che non accetteranno i rimpatri.

Regole: per ogni nuova regolamentazione introdotta, ne verranno abolite due vecchie.

Sanità: sostituire l'Obamacare con un'altra riforma sanitaria. Al Washington Post Trump ha promesso però che tutti i cittadini americani saranno coperti da assicurazione sanitaria e le case farmaceutiche saranno costrette a ridurre i prezzi.

Tasse: riduzione delle aliquote fiscali da sette a tre. Riduzione dal 35 al 15% per la tassa sulle imprese.

Numerose, forti scosse sismiche che stamani sono tornate a scuotere l'Italia centrale si sommano a una situazione già drammatica, in queste regioni, causata dalla nave e dal maltempo. Al momento non risultano vittime. Il premier Paolo Gentiloni ha chiesto al ministro Pinotti di rafforzare l'impegno dell'esercito nei luoghi interessati dal sisma. Molti i crolli. Scuole evacuate nella capitale e in molti centri dell'area interessata dalle scosse, domani istituti chiusi nelle Marche e a Perugia.

Tre forti scosse di terremoto sono state avvertite in tutta l'Italia Centrale tra le 10.25 e le 11.26. La terra ha tremato per diversi secondi anche a Roma. La magnitudo è tra 5.1 e 5.5 . Il sisma è avvenuto tra L'Aquila e Rieti, nella zona di Montereale (AQ), l'epicentro è a una profondità di 9 chilometri. Gli altri comuni vicini (entro 10 chilometri) sono Capitignano, Campotosto, Amatrice e Cagnano Amiterno.

La scosse sono state sentite nel Lazio, in Abruzzo e nelle Marche ed anche a Roma, dove alcune scuole sono state evacuate per precauzione. Scuole evacuate anche nelle Marche e a Foligno. Rispetto ai capoluoghi e alla capitale, la scossa  è avvenuta 28 chilometri a sud-ovest di Ascoli Piceno, 36 chilometri a nord dell'Aquila e 111 chilometri a nord-est della Capitale.

"Voglio cominciare con un pensiero condiviso con Angela alle popolazioni delle aree colpite da scosse di terremoto molto serie, per fortuna al momento non risultano vittime, ma il susseguirsi di scosse di tale entità sono fattore di allarme per le popolazioni". Lo ha detto il premier Paolo Gentiloni, in conferenza stampa con la cancelliera tedesca Angela Merkel, aggiungendo che sta "monitorando minuto per minuto la situazione".

La cancelliera Angela Merkel ha ricordato di aver offerto la solidarietà della Germania e di essere disponibile a qualsiasi tipo di aiuto. 

Il terremoto che continua a colpire l'Appennino centrale è cominciato il 24 agosto scorso con una scossa di magnitudo 6,0 alle ore 1.36 nella zona di Amatrice, provincia di Rieti, mentre un'ora dopo, alle 2.33, nuova scossa di 5,4 ma in provincia di Perugia.

Il 26 ottobre scorso una prima scossa alle ore 17.10 di magnitudo 5,4 nella zona di Visso, in provincia di Macerata, ed una seconda piu' forte due ore dopo, alle 19.18, con magnitudo pari a 5,9.

Il 30 ottobre alle 7.40 del mattino, la piu' forte scossa di tutta la serie, ma anche degli ultimi 40 anni in Italia, con magnitudo 6,5 ha colpito Norcia. Stamattina, una serie di scosse molto forti e in tempi ravvicinati, e tre superiori a magnitudo 5.

Questa la sequenza dal 24 agosto:

- 24 agosto, ore 1,36 Amatrice (RI) magnitudo 6,0
- 24 agosto, ore 2,33 Norcia (PG) magnitudo 5,4
- 26 ottobre, ore 17,10 Visso (MC) magnitudo 5,4
- 26 ottobre, ore 19,18 Visso (MC) magnitudo 5,9
- 27 ottobre, ore 17,22 Norcia (PG) magnitudo 4,2
- 30 ottobre, ore 7,40 Norcia (PG) magnitudo 6,5
- 1 novembre, ore 8,56 Acquacanina (MC) magnitudo 4,7
- 3 novembre, ore 1,35 Pieve Torrina (MC) magnitudo 4,8
- 11 dicembre, ore 13,54 Castelsantangelo s.N.(MC) magnitudo 4,3
- 18 gennaio, ore 10,25 Montereale (AQ) magnitudo 5,1
- 18 gennaio, ore 11,14 Capitignano (AQ) magnitudo 5,5
- 18 gennaio, ore 11,25 Pizzoli (AQ) magnitudo 5,4

Dopo l'emergenza neve, emergenza acqua a Pescara: il Pescara ha iniziato a esondare alle 5 circa; le golene chiuse già alle 4,30, con la situazione di allarme. Il Comune fa sapere che si registrano problemi di allagamenti in tutto il territorio comunale. Sconsigliato l'uso dell'auto. Si controllano i sottopassi. Intanto, a causa della neve 87mila utenze ancora senza luce in tutta la regione. Emergenza incendi invece attorno a Genova, dove si formano nuovi fronti di fuoco, alimentati dal forte vento. Brucia anche l'entroterra di Imperia.

Continua a nevicare nell'entroterra delle Marche, in particolare nelle zone meridionali dove si trova la maggior parte dei Comuni colpiti dal terremoto. Viabilità ancora difficile nelle zone interne delle province di Ascoli Piceno, Fermo e Macerata. Nell'Ascolano, la scorsa notte il tetto della palestra dell'Isc Folignano a Villa Pigna è crollato sotto il peso della neve. Non si segnalano feriti, dato che in quel momento non c'era nessuno. Ad Ascoli è venuta giù parte di una strada a Monticelli. Molte le zone ancora senza energia elettrica zone, Decine le richieste di intervento ai vigili del fuoco, chiamati anche per recuperare mezzi spazzaneve in difficoltà. Ad Ascoli città sta cadendo pioggia mista a neve, a Macerata il manto nevoso si sta sciogliendo. La situazione è invece in via di miglioramento in provincia di Pesaro Urbino, dove non nevica più e le strade sono libere, mentre nel Fabrianese, in provincia di Ancona, sta ancora nevicando, ma senza problemi di viabilità.  

Paesi e città con un metro di neve, centinaia di migliaia di cittadini al buio, strade bloccate, gelo sulle Alpi, venti fino a 150 km orari, un uomo morto assiderato in Puglia dopo essersi addormentato in strada: non molla la presa il maltempo che ha investito l'Italia e per le prossime ore è atteso un nuovo peggioramento sulle regioni del centrosud, le più colpite dalle bufere di neve.

"Tutte le regioni centrali sono interessate da una perturbazione importante, che sta creando problemi e che purtroppo insisterà anche nelle prossime ore - avverte il capo della Protezione Civile Fabrizio Curcio - le nevicate dureranno ancora un paio di giorni, almeno fino a giovedì, e dunque dobbiamo attrezzarci". Fin dalla nottata la neve è caduta abbondantemente sull'Abruzzo, sulle zone appenniniche di Marche - dove decine di comuni hanno deciso la chiusura delle scuole - e Umbria, sul Lazio orientale, sulle colline fiorentine, sull'Appennino tosco-emiliano e sulle zone interne della Sardegna.

Nevicate che hanno provocato problemi alla circolazione sia stradale che autostradale in Umbria, Abruzzo e Marche. In queste ultime due regioni e in alcune zone del Molise e della Puglia è stato anche disposto per diverse ore il divieto di circolazione per i mezzi pesanti sopra le 7,5 tonnellate. La situazione più critica è però quella dell'Abruzzo: la Regione ha avviato le procedure per la richiesta dello stato d'emergenza e il ministro della Difesa Roberta Pinotti ha annunciato l'arrivo dell'Esercito per liberare le strade dai cumuli di neve, alti fino a due metri.

"L'emergenza non è il terremoto né i danni in zona rossa, bensì la neve. Abbiamo urgente bisogno di turbine, non bastano gli spazzaneve. Abbiamo frazioni isolate con due metri di neve" è l'allarme lanciato dal sindaco di Amatrice Sergio Pirozzi.

Situazione di emergenza in tutta la provincia di Teramo, dove ci sono centri isolati per neve, paese senza energia da 48 ore e le autorità chiedono l'intervento dell'esercito e del Genio militare. In particolare, a Teramo, il sindacato dei poliziotti Sappe denuncia una situazione di "paralisi totale" nel carcere di Castrogno dovuta al maltempo e al sisma, con detenuti e personale al gelo e mancanza di elettricità che impedisce di preparare il vitto, ed esprime timori che possano scoppiare disordini. Crolli sin sono verificati a Campotosto, Laringo e Poggio Cancelli, comuni dell'aquilano che si trovano nella zona dell'epicentro delle scosse di stamani. La gente sta scavando nella neve per scappare a causa della paura delle scosse. Tante le richieste di soccorso e le testimonianze.

"Siamo per strada, sommersi dalla neve e non riusciamo nemmeno a scappare. Le automobili non possono muoversi per via della neve. Continuano a esserci scosse e la gente urla per strada. Cerco inutilmente di contattare mia madre che si trova in una struttura di Montereale" è la drammatica testimonianza di Serena Testa, che vive a Marruci, frazione di Pizzoli in provincia dell'Aquila, vicinissima alla zona dell'epicentro delle scosse di questa mattina. Dodici viaggiatori del treno regionale 7100, bloccato lungo la linea ferroviaria Civitanova-Albacina non lontano dalla stazione di San Severino Marche per accertamenti tecnici sulla tratta dopo le scosse di terremoto, sono stati soccorsi da un pullman sostitutivo e hanno potuto riprendere il viaggio verso Macerata.

A Collecreta sono sette i nuclei familiari bloccati, stessa situazione nella zona di Bagnolo e San Martino, dove la neve ha raggiunto il metro e mezzo di altezza. A Cossara 15 persone sono rimaste isolate. Diversi i crolli fino ad ora registrati, rende noto la Croce Rossa. Nell'ascolano, nella zona di Arquata del Tronto, i vigili del fuoco hanno rintracciato una dozzina di allevatori che erano dati per dispersi ma altri tre allevatori risultano ancora irrintracciabili; nella zona è caduta moltissima neve e si teme che possano esserci stati dei crolli a seguito delle scosse di stamani. "Ogni scossa aggrava le condizioni dei nostri concittadini ma aumenta anche la determinazione a star loro vicini e ad aiutarli". Lo ha garantito il presidente Sergio Mattarella parlando con i giornalisti ad Atene. Il capo dello Stato ha aggiunto che nonostante il terremoto non si fermi la ricostruzione "si farà ugualmente".

Nei giorni scorsi inaftti l'intelligence francese aveva girato ai colleghi italiani una segnalazione importante: era stato trovato a Cannes un biglietto firmato da "pentiti" (o forse "redenti) dell'Isis in cui erano indicati i treni che sarebbero dovuti diventare vagoni della morte in mano ai terroristi.

"Il giorno 14 gennaio - era scritto nel biglietto anonimo - due attentati sui treni delle 6.41 da Ventimiglia a Torino e quello delle 11.05 da Ventimiglia a Milano". L'intelligence italiana ha verificato che il treno diretto a Torino in realtà conclude la sua corsa a Roma, per questo il questore Imperia ha allertato tutte le forze di polizia delle città che sarebbero potute essere coinvolte dall'eventuale minaccia jihadista. L'intelligence francese, invece, sta ancore verificando se il biglietto sia autentico o se si tratti un falso allarme. La data indicata dal presunto "pentito di Isis", infatti, non ha portato con sé alcun attacco terroristico sui treni italiani, ma gli investigatori - come scrive il il Messaggero stanno comunque mantenendo alta l'allerta finché non verrà accertata la provenienza del messaggio anonimo.

L'allerta era stata diffusa a Roma, Torino, Milano, Genova e Firenze. Sono le città italiane attraversate dai treni in partenza da Ventimiglia su cui si erano concentrate le attenzioni della procura di Imperia.

Come riferisce il quotidiano Il Giornale la radicalizzazione passa insomma attraverso le prediche dell'odio disseminate da alcuni imam durante le preghiere quotidiane seguite dai 7.646 musulmani delle nostre galere. E per capire come le prediche dei cattivi maestri rischino d' influenzare le menti degli 11mila detenuti provenienti da Paesi di religione musulmana ecco i passaggi dell'analisi del Dap, in cui un criminale comune spiega la progressiva adesione delle tesi dello Stato Islamico. «In tale luogo il ristretto avrebbe conosciuto delle persone che lo ascoltavano e superavano l'afflizione della pena rivolgendosi a Dio. La fede li univa, e mentre lui cercava di rispondere in maniera sempre più solerte ai dettami del Corano, cresceva nel gruppo l'odio nei confronti dei loro carcerieri e di tutti quelli che mancavano nei loro doveri verso Dio. In questo momento sarebbe cambiata radicalmente la sua mentalità portandolo anche a pensare che chiunque non avesse rispettato la sharia avrebbe meritato la morte per decapitazione».

Sono le voci dell'odio continua il Giornale . Voci che riecheggiano quotidianamente dietro le sbarre delle nostre prigioni. Incoraggiate da alcuni dei 148 sedicenti imam che predicano nelle carceri e vengono identificati nel documento segreto del Dipartimento amministrazione carceraria di cui il Giornale pubblica alcuni stralci. Ma quelle voci non sono vacue esternazioni. Come spiega l'«Analisi di contesto e scenario 2016» sul fenomeno della radicalizzazione nelle carceri, quelle parole e quelle tesi servono a manipolare i detenuti musulmani «convincendoli a odiare coloro che professano altre fedi religiose».

Per capirlo ecco i passi di una «preghiera collettiva», scrive il quotidiano Italiano, citata nel documento, in cui un imam, ascoltato e registrato dal Nucleo Investigativo Centrale invita a denunciare i collaboratori delle forze dell'ordine e a mantenere atteggiamenti omertosi. «Chi collabora con le forze dell'ordine come informatore, devi raccontare quello che ha fatto. Mentre chi ruba, dice bugie, fa un omicidio, tu non devi andarlo a raccontare. Imparate a non raccontare i fatti dei vostri fratelli». Lo stesso imam in un'altra parte della predica insegna a disprezzare la civiltà europea. «In tutta l'Europa non c'è pudore né rispetto, è pieno di malattie e d'immoralità». Passaggi che gli analisti del Dap interpretano come «un chiaro esempio d'intolleranza per qualsiasi religione che non sia quella musulmana», per far capire che «chiunque non sia seguace di questo culto è un miscredente, un alleato di Satana e pertanto un nemico di Dio».

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Atteggiamenti da cui scaturiscono le numerose manifestazioni di esultanza con cui, come ammette l'analisi del Dap, sono state salutate le stragi dell'Isis in Europa. «Il detenuto, a voce alta, a seguito degli attentati di Parigi dell'11 novembre 2015, pronunciava frasi quali: Li dobbiamo fare fuori tutti, noi siamo i più forti prima i francesi e poi anche gli italiani. E poi ancora: Adesso tocca agli italiani, sottolinea il Giornale simulando l'esplosione di colpi da arma da fuoco». Ma gli esempi citati dall'analisi del Dap non si fermano qui. «Nella sera del 22 marzo 2016 alcuni detenuti hanno esultato per l'attentato terroristico di Bruxelles. Gli stessi, infatti, venivano sorpresi in camera a festeggiare ballando e gridando je suis Paris, je suis Bruxelles. Ascoltando il telegiornale che parla dei fatti di Parigi del 13 novembre 2015 il detenuto ha esultato con urla di gioia per oltre cinque minuti. Fonte confidenziale riferivano che un detenuto, durante la visione in tv della notizia dell'accoltellamento di 8 persone in un centro commerciale in Minnesota rivendicato dall'Isis, ha applaudito dicendo «ha fatto bene, Allah lo ricompenserà sicuramente. Se io fossi fuori farei una cosa peggiore al costo di morire perché andrei in Paradiso». La stessa fonte riferiva che un altro detenuto nell'apprendere della bomba scoppiata a New York esultava con le mani, alzando la testa al cielo e dicendo «Deve scoppiare tutta l'Italia». Passi inquietanti che raccontano come, prima dell'Italia, rischiano di scoppiare le sue carceri.Questa sarebbe la loro considerazione :  «Se dovesse passare un agente di custodia, una donna, un medico, questi non sono nulla davanti a Dio. L'agente di custodia è un cane infedele e finirà all'inferno».

Putin accusa l'amministrazione uscente di Barack Obama di voler "minare la legittimità del presidente eletto americano" Donald Trump. "Che cosa vediamo negli Stati Uniti? Vediamo - ha detto Putin - una continua e acuta lotta politica interna nonostante le elezioni presidenziali siano finite con una vittoria convincente del signor Trump. Nel corso di questa lotta - ha proseguito il leader del Cremlino - vengono fissati alcuni obiettivi", il primo è "minare la legittimità del presidente eletto americano".

Donald Trump si appresta a prestare giuramento come il presidente eletto meno popolare della storia degli ultimi 40 anni degli Stati Uniti. E' quanto emerge da un sondaggio di Washington Post/Abc. Il suo rating non supera il 40%, mentre il 54% degli americani intervistati ha espresso un parere contrario all'operato di Trump dopo le elezioni. Prima dell'insediamento la popolarità di Barack Obama era al 79%, quella di George W.Bush al 62%, quella di Bill Clinton al 68%.

"Le stesse persone che hanno fatto i sondaggi elettorali falsi, ed erano così sbagliati, ora stanno facendo i sondaggi sul rating di approvazione. Sono truccati come prima": Donald Trump reagisce subito su Twitter al sondaggio Washington Post/Abc che lo indica come il presidente eletto meno popolare della storia degli ultimi 40 anni degli Stati Uniti.

Sottolinea il quotidiano il Giornale come Bob Woodward che è una leggenda del giornalismo americano e internazionale ha definito: “garbage”, cioè “spazzatura il dossier della Cia contro il Preidente Trump. Fu lui, insieme al suo collega Carl Bernstein, a tirare fuori lo scandalo Watergate che segnò la fine della Presidenza Nixon; era il 1972 e Woodward aveva appena 29 anni.Woodward ha vinto due premi Pulitzer uno per il Watergate ed un altro per i suoi reportage sull’11 Settembre e innumerevoli altri premi giornalistici Woodward rappresenta la storia del giornalismo migliore; e sopratutto lui, a 74 anni, è uno dei massimi esperti di questioni d’intelligence in America.

E come scrive il Giornale Woodward parlando del dossier della Cia contro Trump su Fox News, non ha usato mezzi termini e lo ha definito: “garbage”, cioè “spazzatura”. Poi ha continuato: “Ho vissuto 45 anni in questo mondo dove si ottengono prove e si fanno accuse (…) e questo documento mai avrebbe dovuto essere presentato come parte di un briefing dell’intelligence. Trump ha tutto il diritto di essere arrabbiato per quello che gli stanno facendo”. E ha concluso: “I capi dell’intelligence hanno fatto un errore e quando le persone fanno un errore, io penso che dovrebbero chiedere scusa”.

Immediato il ringraziamento di Donald Trump su Twitter: “Thank you Bob Woodward” ha scritto il neo Presidente; e in un secondo tweet ha aggiunto: “Anche i media dovrebbero scusarsi”.

"Tra tre settimane" ci sarà un piano "forte e coraggioso" per Alitalia, dice il presidente Luca Cordero di Montezemolo: il progetto su cui già si lavora "sarà ulteriormente rivisitato da un advisor industriale condiviso tra i due soci perchè non deve essere solo dei manager ma pienamente condiviso da soci arabi e soci italiani". Rispettare i tempi "si deve", "è imperativo". Sarà la base per un "costruttivo" confronto con Governo e sindacati, "triangolo importante per affrontare in modo drastico e condiviso il modello di business".

 

La situazione di Alitalia ci dice che l'azienda «è stata gestita male». Lo dice il ministro dello Sviluppo economico Carlo Calenda parlando a Radio anch'io rispondendo a una domanda sulla situazione della compagnia aerea e sul rischio di esuberi. «È un'azienda - ha detto - totalmente privata che ha problemi significativi di gestione. Non esiste che si parli di esuberi prima di parlare di piano industriale. Nessuna azienda si salva senza piano industriale».

Il ministro ha affermato che le colpe della gestione di Alitalia «non devono ricadere sui lavoratori». Calenda ha ricordato che l'azienda è privata e che il giudizio spetta agli azionisti ma che il Governo non vuole sentire parlare di esuberi prima di parlare del piano industriale. 

 

La situazione di Alitalia surriscalda il clima nel trasporto aereo. In vista dello sciopero generale del settore in programma il 20 gennaio e considerata la «grave situazione» della compagnia, i sindacati hanno messo nero su bianco la loro preoccupazione e inviato una lettera al governo per chiedere un incontro «urgentissimo». 

 

Ieri in vista dello sciopero generale del settore in programma il 20 gennaio e considerata la "grave situazione" della compagnia, i sindacati hanno messo nero su bianco la loro preoccupazione e inviato una lettera al Governo per chiedere un incontro "urgentissimo". E non potendo ancora aprire l'atteso confronto sul Piano di rilancio della compagnia, hanno anche aperto formalmente le procedure che potrebbero portare alla proclamazione di uno sciopero a febbraio.

 

Nella missiva inviata al Governo, Filt Cgil, Fit Cisl, Uiltrasporti e Ugl Trasporto Aereo chiedono "un urgentissimo incontro al fine di valutare ogni utile possibile decisione". Sul tavolo ci sono le problematiche del Fondo di solidarietà del settore (alla base dello sciopero di venerdì 20), il cui funzionamento, nonostante alcune "novità positive", è pesantemente aggravato dalle molte crisi aziendali. A questo si aggiunge poi l'annosa questione della vertenza Alitalia: le notizie emerse dopo l'incontro con il Governo, e il conseguente rinvio della presentazione del Piano industriale alle organizzazioni sindacali, hanno "generato ulteriore tensione - avvertono i sindacati - sia tra i lavoratori coinvolti di Alitalia che del settore". 

 

E' in questo clima di incertezza e preoccupazione che i sindacati, denunciando l'assenza di un confronto sul Piano industriale e la presenza di "atti unilaterali nei confronti del lavoro, in violazione del contratto e degli accordi", hanno aperto formale vertenza nei confronti di Alitalia: una procedura che, se non dovessero arrivare risposte, porterà ad un primo stop a febbraio. I sindacati chiedono che non venga eluso un confronto con loro e si dicono fin da subito disponibili ad un "percorso serio" con l'azienda sia sul Piano industriale che per l'apertura del tavolo per il rinnovo del contratto nazionale di lavoro scaduto a fine dicembre.

 

Intanto e stato raggiunto accordo  raggiunto tra Alitalia e le banche creditrici, principalmente Intesa Sanpaolo e Unicredit. A tarda notte, dopo una maratona durata svariate ore, il pool di banche impegnate finanziariamente con la compagnia aerea posseduta al 49% da Etihad ha accettato la conversione in equity (cioè in azioni) di parte dei propri crediti.

 

L'accordo prevede che venga rapidamente elaborato un nuovo piano industriale e novità rilevanti anche relativamente alla governance. Potrebbe infatti cambiare l'assegnazione delle deleghe e non è escluso che si arrivi alla sostituzione dell'attuale amministratore delegato, l'australiano Cramer Ball.

 

«Il Consiglio di amministrazione di Alitalia ha approvato oggi la seconda fase del piano industriale della Compagnia», rende noto l'azienda in un comunicato. L'assemblea degli azionisti «ha deliberato un finanziamento a breve termine per consentire al management di avviare, nei prossimi 60 giorni, un negoziato con i principali stakeholder» allo scopo «di ottenere il loro impegno su misure che portino a una radicale riduzione dei costi», continua la nota, che indica il taglio dei costi come «unico modo per garantire il sostegno di lungo termine di soci e istituti finanziari e assicurare così la sostenibilità dell'azienda». 

 

Intanto si organizzano i Aeroporti di Roma e sono tante le iniziative per aumentare i flussi di passeggeri. Non solo modernizzando i terminal, visto che è in via di completamento l'avancorpo T3 che ospiterà il più grande centro commerciale all'interno di un aeroporto. Ma anche ampliando l'offerta: Delta AirLines raddoppia su Atlanta con la connessione diretta giornaliera Roma–Minneapolis, mentre, sempre senza scali intermedi, Air Transat connetterà settimanalmente la Capitale con Vancouver. Alitalia non è da meno e si rafforza sul Centro e Sud America con il lancio delle destinazioni Santiago del Cile e Città del Messico. A questo si aggiunge il nuovo collegamento verso Pechino a partire dal 18 luglio. Korean Air,invece, porterà le frequenze sulla rotta Roma-Seoul fino a sei a settimana. 

 

 

Anche Ryanair aumenterà i voli internazionali (Malta, Kos, Kerkyra, Creta eccetera) e verso la Calabria e la Sicilia. Più frequenze per la Costa Azzurra invece per Alitalia. Decolleranno da Roma anche i Dreamliner 787-900 di Air Canada che aumenta i collegamenti e i B786 300 di Air China.

Risultati positivi nel primo trimestre di quest'anno. L’aeroporto di Fiumicino ha registrato volumi del 3,4% superiori a quelli del 2015, con oltre otto milioni di passeggeri. La crescita è sostenuta dal mercato internazionale, in particolar modo dal Nord America (+16,7%) e dall’Estremo Oriente (+13,4%). Un dato, quello del far East, che si deve alle novità lanciate alla fine dello scorso anno, vale a dire la rotta Roma-Wuhan-Canton di China Southern e il nuovo volo Roma- Xi’an, servita da Hainan Airlines. 

Lo sviluppo sulle tratte intercontinentali è la sfida che il nuovo amministratore delegato deve vincere. Può contare su un piano industriale ambizioso messo a punto da Castellucci che vuole cambiare tutto rispetto al passato. In sintonia con le ambizioni e le potenzialità della Capitale.

 

 

Sul breve e medio raggio sono molte le nuove connessioni estive. Vueling arriverà a offrire oltre 60 città collegate: in particolare, per l’estate 2016 ci saranno una decina di nuove rotte internazionali. A far “base” su Fiumicino da aprile c’è anche la Norwegian Air, che ha scelto lo scalo romano come punta di diamante per i suoi nuovi 737. Nuove rotte quindi sulla Roma-Stoccolma e per diversi Paesi del Nord Europa. 

 

 

Più passeggeri, rotte e investimenti per Adr che dalla prossima settimana avrà anche una nuova guida operativa. La cura Atlantia, o meglio quella avviata da Giovanni Castellucci, l'amministratore delegato del gruppo della famiglia Benetton, che ha messo la faccia sul rilancio in grande stile dello scalo romano, sta dando i frutti sperati. L'obiettivo è quello di offrire servizi migliori e di aumentare il traffico, cambiando volto ad un aeroporto che vuole essere un grande hub mondiale. Proprio Castellucci ha indicato Ugo de Carolis come nuovo amministratore delegato di Aeroporti di Roma. La nomina sarà ufficializzata nell’assemblea convocata per il prossimo 20 aprile. 

 

 

Manager di esperienza internazionale, de Carolis lavora da 8 anni nel gruppo come ad di Telepass. Nato a Roma nel 1965, si è laureato in Ingegneria Meccanica alla Sapienza. Ha lavorato in multinazionali in Italia e all’estero come Procter & Gamble, General Electric e CNH Industrial, di cui ha guidato le attività aftersales negli Usa. Sempre martedì Monica Mondardini sarà nominata presidente. L'attuale numero uno del gruppo Espresso conosce bene la realtà aeroportuale di Roma, in quanto fa già parte del consoglio di amministrazione di Atlantia.

 

 

L'Enac ha sospeso nove dipendenti di una sede territoriale a seguito della segnalazione ricevuta dagli organi inquirenti in merito a un indagine che ha portato all'emissione di avvisi di garanzia nei confronti dei nove lavoratori per "irregolarità nelle timbrature in ingresso e in uscita dalla sede di servizio". Il Direttore Generale dell'ENAC, Alessio Quaranta - si legge in una nota - ha provveduto a sospendere in via cautelare i nove dipendenti coinvolti nelle indagini.

 

l'Enac, nello stigmatizzare i comportamenti sottolinea che, "ove confermati, potrebbero portare a più drastici provvedimenti di natura disciplinare".
Il Direttore Generale, al contempo, ha attivato i relativi procedimenti di natura disciplinare per l'accertamento delle illiceità segnalate, al fine di una verifica dei comportamenti dei nove dipendenti anche a livello amministrativo e civile, considerando anche la costituzione di parte civile nell'eventuale procedimento penale.

 

L'Ente Nazionale per l'Aviazione Civile, prosegue la nota, "continuerà ad assicurare agli organi inquirenti e alla Magistratura tutto il proprio supporto per ogni ulteriore approfondimento che fosse ritenuto necessario affinché venga fatta piena luce sui fatti e vengano perseguite le eventuali responsabilità, a tutela dell'onorabilità e della professionalità dell'Ente e di tutti i dipendenti che svolgono con correttezza, onestà e trasparenza le attività istituzionali di regolamentazione, controllo e vigilanza sul settore aeronautico".

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

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