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La Roma annienta il Barça

Stavolta la Roma non si è fermata a un passo dall'impresa come accaduto tredici mesi fa in un palcoscenico continentale meno prestigioso (quello dell'Europa league). Stavolta l'impresa l'ha compiuta e con merito

Un vero capolavoro è quello di Di Francesco che in poche ore, dallo scoramento per il ko interno di campionato con la Fiorentina, ha condotto la truppa al clamoroso ribaltone. Rendendo la Roma la mina vagante di questa fase finale della Champions. Il testimone passa ora alla Juve, anche se il bis sarà davvero difficile.

Il destro di Dzeko, il rigore di De Rossi conquistato dal bosniaco, la "spizzata" di testa di Manolas firmano la storica vittoria. Il greco, prima dell'andata aveva confessato, nell'intervista al Giornale, di «non fissarsi solo su Messi». E così è stato ieri: la Roma è stata perfetta nel controllo delle operazioni e nel frenare i vari Iniesta, Messi e Suarez (semplici comparse all'Olimpico) e chirurgica nel colpire il Barcellona, salvato altre due volte da Ter Stegen - bravo su Dzeko, miracoloso sulla "spaccata" volante di El Shaarawy

Una prova sontuosa quella della truppa di Di Francesco che ha annichilito il Barcellona forse peggiore della recente storia europea. I giallorossi imitano la Juve di un anno fa sbattendo fuori i catalani dai giochi ora che la Champions è arrivata alle battute finali. Troppo pesante era stata la lezione (sul piano del punteggio) subita al Camp Nou, troppo più forti sono stati De Rossi e compagni in una notte in cui l'Olimpico è impazzito come non accadeva dai tempi dello scudetto giallorosso o della storica finale di coppa dei Campioni del 1984. Uno, due e poi tre i gol in sequenza segnati a una squadra che nelle ultime stagioni fatica a superare l'asticella dei quarti di una competizione che vede invece i rivali del Real dominare (sempre che stasera la Juve non compia un'altra clamorosa impresa).

E così in una notte la monotona storia delle sfide tra Italia e Spagna conosce una nuova pagina, inattesa. E finalmente da sorrisi per le squadre di casa nostra. Una pagina scritta da una Roma che in Champions si trasforma, facendo dimenticare le amnesie e la poca continuità del campionato. Una bellissima Roma, con un abito di gala diverso dal solito (la difesa a tre quasi mai presa in considerazione da un'integralista del 4-3-3 come Di Francesco) e l'attacco a due punte con l'esordio in Europa di Patrik Schick; un Barcellona forse mai così ai minimi termini e con Messi controfigura del fenomeno ultrapremiato. Per una notte, i ruoli si sono invertiti: una squadra a dare spettacolo e a creare numerose occasioni, un'altra succube dell'avversaria e mai capace, se non in un finale giocato di pancia con qualche pallone gettato in mezzo all'area, di mettere loro paura.

"Non mi interessa entrare nella storia della Roma, ma che la squadra è in semifinale di Champions battendo una grandissima come il Barcellona. All'andata ci hanno negato due rigori, ma stasera abbiamo dimostrato che la Roma c'è, può giocarsela e battere chiunque". Kostas Manolas quasi in lacrime commenta l'impresa dei giallorossi che hanno eliminato i catalani. "Ci abbiamo creduto fino in fondo e se abbiamo il nostro pubblico a sostenerci nessuno può batterci" ha detto a Premium il difensore, autore della rete decisiva del 3-0. 

'Ci credevamo veramente, li ho abbracciati tutti nello spogliatoio. Oggi raccogliamo il giusto premio ad un grande lavoro''. Dopo l'impresa all'Olimpico contro il Barcellona il tecnico della Roma Eusebio Di Francesco guarda già al futuro e non si pone limiti. ''Perche' non dobbiamo credere alla finale - afferma a Mediaset Premium - non ci dobbiamo accontentare, siamo in semifinale e perchè non dobbiamo credere di andare a Kiev. Abbiamo fatto una grande impresa, ma dobbiamo ambire sempre a qualcosa di più.Ora pensiamo al derby''

"La Roma è stata superiore al Barcellona, e la vittoria di ieri è stata anche quella di Eusebio Di Francesco". Monchi non ha dubbi, il successo per 3-0 sul Barcellona e la conquista dello storico pass per le semifinali di Champions League porta la firma del tecnico abruzzese. Il dirigente spagnolo, che ha scelto Di Francesco per la panchina giallorossa dopo averlo visto lavorare al Sassuolo, sottolinea i meriti dell'allenatore rivelando all'indomani della serata dell'Olimpico un retroscena: "Lunedì sera avevo parlato con lui perché non avevo seguito l'allenamento a Trigoria a causa di un appuntamento. L'ho chiamato per sapere come era andato e lui mi ha risposto 'tutto bene, i ragazzi sono pronti', e poi mi ha detto che cambiava un po' il modulo mettendo la squadra col 3-4-3 per fare qualcosa di diverso e aumentare la fisicità"

''E' incredibile quanto siamo stati in grado di dominarli, mai vista una Roma così ,eravamo stati sfortunati all'andata, questa è decisamente una Roma indimenticabile''. Il presidente della Roma, James Pallotta, festeggia così la storica semifinale di Champions con il 3-0 al Barcellona:''le prossime partite devono essere come quella di stasera compreso il derby. Dove può arrivare la Roma? Possiamo arrivare in finale, abbiamo riportato sulla terra il Barcellona, perchè non fare lo stesso in prossime tre partite Champions''.

La somma esatta dipenderà dall'esito della gara di ritorno di questa sera tra Real Madrid e Juventus, ma una stima approssimativa del valore che avrà il successo sul Barcellona per le casse della Roma si può già fare. La vittoria di ieri sera permetterà al club giallorosso di incassare un premio di 7,5 milioni di euro garantito dall'Uefa per l'approdo alla semifinale. A questa cifra si aggiungerà poi l'incasso per la gara casalinga che la formazione di Di Francesco giocherà all'Olimpico. Lo spettacolo col Barca è fruttato 3,6 milioni, ma è legittimo immaginare che la prossima uscita della Roma in Champions contribuirà a far registrare un nuovo record d'incasso (il precedente di 3,7 milioni risale alla sfida col Bayern Monaco del 2014). Infine i giallorossi, nel caso in cui i bianconeri non dovessero riuscire a ribaltare al Bernabeu il risultato col Real, grazie alla quota legata al market pool arriverebbero a incassare fetta maggiore del montepremi che porterebbe il conto finale a sfiorare i 15 milioni.

"La Roma deve puntare alla finale di Champions? È sacrosanto fare questo ragionamento, siamo quasi arrivati. Una volta in semifinale nessun traguardo deve essere precluso". Il presidente del Coni, Giovanni Malagò, la vede come Eusebio Di Francesco e sogna la finalissima di Champions League per la Roma dopo l'impresa di aver eliminato ieri il Barcellona ai quarti di finale. "Ieri i tifosi anche di altre squadre hanno vissuto questa atmosfera molto particolare. Penso sia un orgoglio per tutta l'Italia, dopo tutti gli schiaffi presi ultimamente...E ora proviamo a volare alto", ha aggiunto il capo dello sport italiano al suo arrivo al Foro Italico per la presentazione degli Internazionali d'Italia di tennis. "Stasera - ha concluso Malagò - speriamo nella Juve e poi domani c'è la Lazio in Europa League, sarebbe una bella cosa se Roma smettesse di fare discorsi antagonisti e sarebbe ancora più bello per questa città avere due squadre in semifinale in Europa".

''Adesso posso giocare una semifinale di Champions, non è stato facile ma sono rimasto qua, sono felice e penso anche la società. Il bello è venuto oggi col Barcellona ma il meglio deve ancora venire''. Edin Dzeko è raggiante al termine dell'impresa della Roma che ha conquistato le semifinali di Champions battendo 3-0 il Barcellona. ''Abbiamo fatto tre gol al Barcellona e potevamo fargliene di più. Non ho mai visto il Barcellona così in difficoltà'' ha detto a Premium.

Un trionfo, per la dimensione della Roma, per la nostra storia, è qualcosa di incredibile. Ma ora non dobbiamo pensare di aver fatto un miracolo, dobbiamo continuare a giocarci questa competizione per cercare di arrivare fino in fondo". Così Daniele De Rossi dopo il 3-0 al Barcellona che porta la Roma in semifinale di Champions. "È una della gioie più belle da quando sono qui" ha aggiunto il capitano giallorosso a Premium.

Dopo l'episodio del bagno nella fontana di piazza del Popolo, ieri sera per i festeggiamenti della vittoria della Roma con il Barcellona, il presidente della AS Roma James Pallotta si è sentito con la sindaca di Roma Virginia Raggi, scusandosi per quanto accaduto e rassicurando che pagherà la multa. A quanto si apprende è stata una telefonata cordiale e i due si vedranno in Campidoglio nel pomeriggio

Il tuffo di ieri di James Pallotta nella storica Fontana dei Leoni a Piazza del Popolo costerà una salata sanzione al presidente della Roma. Il Codacons ha deciso infatti di denunciare Pallotta alle autorità competenti chiedendo di elevare nei suoi confronti la sanzione prevista dalle ordinanze comunali per chi si immerge nelle fontane monumentali della capitale". Così il Codacons. 

"Si è trattato di un gesto sconsiderato e assolutamente evitabile, un brutto esempio per milioni di giovani che seguono il calcio e la Roma, e che dovrebbero essere educati al rispetto del patrimonio pubblico e dei beni storici - spiega l'associazione. Al di là degli aspetti morali, il tuffo di Pallotta ha costituito un vero e proprio illecito, considerato che le ordinanze comunali prevedono una multa da 500 euro per chi si immerge nelle fontane storiche e monumentali di Roma. Così come negli ultimi anni sono stati sanzionati centinaia di turisti che hanno fatto il bagno nelle fontane romane, lo stesso trattamento deve essere ora riservato al presidente della Roma -prosegue il Codacons. 

Per tale motivo presenteremo oggi stesso un esposto al Comune e ai Vigili Urbani affinché elevino nei confronti di James Pallotta la sanzione prevista dalla legge vigente. E se non lo faranno, scatterà una denuncia nei confronti dell'amministrazione e della Polizia Municipale per omissione di atti d'ufficio".

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