Il sole caloroso di una bella mattina di marzo ha fatto da cornice, ieri, ad una speciale cerimonia religiosa. Nel corso della quale è stato sottolineato, ancora una volta, come gli animali domestici costituiscano parte integrante dei nuclei familiari. E proprio per questo motivo meritino una loro attenzione. Per tale ragione la benedizione impartita stamani da don Giovanni Mandarà, parroco della chiesa del Santissimo Salvatore, nell’ambito dei festeggiamenti in onore del Patriarca San Giuseppe, ha assunto un significato pregnante. La cerimonia si è svolta sul sagrato dell’edificio di culto. Numerosi i fedeli che hanno partecipato e che hanno condotto al guinzaglio o nelle apposite cassette i loro cani e gatti. Un rito che ogni anno coinvolge non solo i residenti del quartiere ma anche i fedeli che un tempo facevano parte del territorio della parrocchia e che sono rimasti in qualche modo legati al Santissimo Salvatore. Padre Mandarà è stato molto chiaro circa la particolarità dell’iniziativa. “Nella fede della nostra Chiesa – ha affermato – l’efficacia spirituale delle benedizioni dipende dalla disposizione di chi la riceve e dalla preghiera della Chiesa stessa. La benedizione della Chiesa ha sempre di mira l’uomo. Anche quando si benedicono le cose e i luoghi che si riferiscono all’attività umana. Nella nostra società cittadina e moderna sono profondamente mutati i parametri e i rapporti rispetto all’antica civiltà contadina a cui la benedizione degli animali, in origine, faceva riferimento. E probabilmente c’è sempre un sottofondo di fede nel desiderio di portare a benedire gli animali cosiddetti di compagnia. In questo caso, non dovremmo accontentarci della semplice benedizione, ma una catechesi sarebbe opportuna, proprio perché è mutato il contesto culturale nel quale la fede è chiamata a incarnarsi”. Queste, inoltre, le parole della benedizione pronunciate dal parroco: “O Dio, che tutto ha disposto con meravigliosa sapienza e all’uomo fatto a tua immagine ha conferito il dominio su tutte le creature, stendi la tua mano perché questi animali ci siano di aiuto e sollievo nelle nostre necessità, e fa’ che in un armonioso rapporto con la creazione, impariamo a servire e amare te sopra ogni cosa”. Al termine, lo stesso parroco ha donato ai proprietari di ciascun animale domestico una immagine riportante l’effigie di San Giuseppe. Intanto la ditta Busso Sebastiano, che gestisce il servizio di igiene ambientale sul territorio comunale di Ragusa, ha fatto sapere che per l’intero periodo della festa, nell’intera zona del quartiere, curerà un servizio di pulizia straordinaria per garantire il pieno decoro dell’area parrocchiale. Il programma religioso proseguirà domani, lunedì 10 marzo, con la santa messa, alle 18,30, celebrata da don Carmelo Tidona e animata dalla comunità della Cattedrale di San Giovanni Battista. Martedì, sempre alle 18,30, la funzione religiosa sarà celebrata da don Giuseppe Ramondazzo e animata dai fedeli della parrocchia Santa Rosalia. Quindi, mercoledì 12 marzo la santa messa sarà celebrata da don Raffaele Campailla e animata dalla parrocchia Maria Santissima Nunziata di Ragusa. Sempre questa mattina, inoltre, è stata aperta la “Pesca” e la “Fiera del salato” nel saloncino di via Garibaldi. La festa esterna è in programma domenica 16 marzo mentre quella liturgica si terrà mercoledì 19 marzo.