Lavori per sette milioni di euro (4,1 milioni già finanziati; 2,9 da finanziare) interessano le scuole materne, elementari e medie di competenza del Comune di Caltagirone, nell'ambito del piano promosso dall'Amministrazione “e finalizzato – spiega il sindaco Nicola Bonanno – a migliorare ulteriormente le condizioni delle strutture, a partire da un loro efficientamento energetico, e a favorire una sempre più efficace attività didattica”.
Rientrano in questo contesto i lavori che faranno dell'istituto comprensivo “Piero Gobetti” la prima scuola a “consumo zero” del territorio, grazie alla diversificazione delle fonti energetiche. Sono partiti e, per il momento, consistono in attività propedeutiche, svolte all'esterno dell'immobile (per non creare problemi alle lezioni) gli interventi (importo complessivo 1.339.550,26 euro) per realizzare, nell'istituto calatino, il più grande impianto di geotermia a bassa entalpia della Sicilia, con cappotto termico, illuminazione intelligente e a basso consumo. Il progetto del Comune di Caltagirone, alla fine del 2011, aveva brillantemente superato ogni selezione, rientrando fra i due in Sicilia (l'altro è a Siracusa) e gli otto in Italia dei progetti finanziati dal ministero dell'Ambiente nell'ambito del Poi “Energie rinnovabili e risparmio energetico 2007/2013. A gennaio 2013 il Governo regionale, dopo averne valutato l'efficacia, ha definitivamente dato il via libera. I lavori sull'edificio cominceranno a ridosso delle vacanze natalizie e dureranno sei mesi.
In dirittura d'arrivo un altro progetto avviato dalla precedente Amministrazione e a cui è stata assicurata la necessaria continuità: sarà pronta e fruibile dopo la pausa natalizia la scuola di via Gela, nel quartiere Canalotto, realizzata secondo principi di bioarchitettura e destinata a ospitare classi di materna ed elementare. L'importo complessivo dell'opera è di un milione di euro. I lavori si sono concretati nella costruzione, nell'area adiacente all'attuale istituto, di un edificio su due piani (terra e primo), per un'ampiezza di quasi 1000 metri quadrati, oltre che nella realizzazione di spazi verdi all'esterno. La nuova struttura è stata realizzata con l'abbattimento delle barriere architettoniche e secondo la nuova normativa antisismica.
Presto al via lavori, promossi dall'assessorato comunale ai Lavori pubblici e dagli istituti scolastici, per un totale 720mila euro: nella scuola di Granieri (189mila euro) per il rifacimento della facciata, del tetto, degli infissi e delle pompe di calore; nel Comprensivo “Narbone” (180mila) per la sostituzione degli infissi e altre manutenzioni; nel plesso Semini (350mila) per la messa in sicurezza e l'abbattimento delle barriere architettoniche. In programma, invece, le gare d'appalto per lavori pari a un milione 50mila euro: nell'immobile centrale del Comprensivo “Arcoleo” (350mila per facciate, tetto e infissi), nel plesso Fisicara dello stesso istituto “Arcoleo” (350mila per le facciate) e nell'edificio Sant'Orsola del Comprensivo “Carmine” (350mila per infissi e altro). Richiesti finanziamenti statali per le palestre di “Vittorino da Feltre” (100mila), scuola Semini (100mila) e plesso Fisicara (100mila).
Infine, tre progetti esecutivi, redatti dall'Ufficio tecnico comunale sotto la direzione dell'ingegnere Ignazio Alberghina, sono stati approvati dalla Giunta municipale. Essi prevedono risorse (da acquisire) per 2,6 milioni di euro per il rifacimento dei tetti, la realizzazione di impianti di produzione di energia solare e altro, compreso l'acquisto di arredi, nei plessi Fisicara e Sant'Orsola e nell'edificio centrale del Comprensivo “Vittorino da Feltre”.
“Gli interventi in corso di realizzazione o in cantiere – afferma l'assessore ai Lavori pubblici Giuseppe Marranzano – rientrano in una strategia complessiva di attenzione alle legittime istanze delle istituzioni scolastiche e a ciò che esse rappresentano sotto il profilo educativo e costituiscono, pertanto, un sicuro investimento sulle giovani generazioni”.
“L'obiettivo – sottolinea l'assessore alla Pubblica istruzione Marta Bellissima – è accrescere la qualità dei servizi educativi anche attraverso una sempre più incisiva politica di potenziamento delle strutture”.