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25 Aprile, cerimonia al Giardino Inglese

GIARDINO_INGLESE

Si è svolta lunedì mattina a Palermo la tradizionale Festa della Liberazione. La cerimonia più importante, dove era presente, tra gli altri, il sindaco Leoluca Orlando, insieme agli assessori comunali, si è svolta al Giardino Inglese, con la deposizione delle corone dell'Associazione nazionale partigiani d'Italia e delle autorità alla lapide dei caduti della Resistenza di Cefalonia e al cippo di Pompeo Colajanni.

Il sindaco Orlando, ha voluto ricordare in questa giornata di festa la figura del partigiano Placido Armando Follari, lo storico Comandante “Otello”, morto lo scorso gennaio. “Per la prima volta – ha detto il sindaco di Palermo – celebriamo il 25 Aprile senza di lui, figura di grande umanità, di fede che viveva l'impegno di liberazione come un impegno umano”

Continuando il suo intervento, Leoluca Orlando ha detto che in “questa giornata di festa, di liberazione dal nazifascismo, bisognerebbe chiedersi dove sono oggi i nuovi genocidi, dove sono le nuove vittime di violenze, delle meschinerie finanziarie e dei nuovi fascismi.

Vittime – dice il sindaco – che sono sicuramente i migranti. La città di Palermo con l'adozione della carta di Palermo e la istituzione della Consulta delle Culture ha voluto lanciare un appello per far sì che nel mondo ci sia una reazione nei confronti dei nuovi fascismi e delle violenze dettate dagli interessi finanziari e dagli egoismi degli stati con la stessa indignazione che nel mondo ci fu per sconfiggere il nazifascismo.

Al termine, un corteo si è snodato da via Libertà a piazza Verdi, dove, sulla scalinata del Teatro Massimo si è esibita la Corale “San Sebastiano” della polizia municipale. Il corteo si è poi spostato a Palazzo delle Aquile, dove è stata deposta una corona alla lapide, collocata nel 2015, e dedicata alla Resistenza

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