Firmato il protocollo di intesa Coni-Comune di Catania. Un protocollo che rappresenta una collaborazione fattiva con un obiettivo centrale: la promozione dell’attività sportiva su tutto il territorio della città per le scuole primarie e secondarie. L’attività si svolgerà in orari curriculari ed extra curriculari. E’ stata determinata anche la creazione di un tavolo tecnico che coordinerà tutte le iniziative che si realizzeranno all’interno delle scuole: un tavolo di cui fanno parte Coni e assessorato alla Scuola ma che può essere allargato al Miur e ai direttori didattici delle varie scuole, oltre che alle federazioni e alle associazioni sportive. Il tavolo tecnico consentirà di stabilire un ordine preciso facendo in modo di evitare sovrapposizioni fra le varie iniziative e coinvolgendo tutti i 35.000 ragazzini che frequentano le scuole catanesi, anche chi ha meno possibilità economiche e non può permettersi di fare sport nel pomeriggio.
Il protocollo è stato firmato, nel corso della conferenza stampa, dal sindaco di Catania Enzo Bianco, dal presidente regionale del Coni Sergio D’Antoni (accompagnato dal vice presidente vicario Sergio Parisi e dal delegato del Coni di Catania Enzo Falzone) e dall’assessore alla Scuola Maria Ausilia Mastrandrea.
“Non si tratta solo di un protocollo di intesa. L’idea è semplicissima: collaborazione fra scuola e sport – spiega il sindaco Bianco -. Abbiamo, in molte scuole, impianti adeguati che possono essere utilizzati. Un potenziale che al momento viene utilizzato solo dagli allievi degli Istituti. Con questa firma le palestre, i campetti, potranno essere utilizzati da tutti. Un’idea rivoluzionaria, l’uovo di Colombo. Per questo, da presidente del Consiglio nazionale dell’Anci, vorrei trasmettere questo protocollo anche alle altre città. L’obiettivo è allargare la fruizione non solo agli scolari ma anche ai ragazzi dei quartieri. Lo sport fa bene alla salute, ma anche al benessere civico. Grazie al Coni, al suo presidente regionale Sergio D’Antoni, e all’assessore Mastrandrea. Non è una semplice firma ma un progetto che è pienamente operativo”.
“Siamo partiti – prosegue D’Antoni - da un dato drammatico, da una ricerca per “Save the Children”: in Italia ci sono un milione e 300 mila bambini che, oltre ad andare a scuola, non fanno nient’altro. Si dice povertà cognitiva. Di questi, 300.000 sono in Sicilia. Per lo sport vorremmo si aprisse un vero spiraglio. Lo possiamo fare in due modi: aprendo le scuole nel pomeriggio e anche in estate. Lo sport è un aiuto sostanziale allo studio. I dati lo indicano: chi fa sport rischia molto di meno l’abbandono scolastico. Gli americani non a caso legano tutto il percorso scolastico allo sport. Vorrei partire dalle zone disagiate. Lo sport deve diventare diritto di tutti e deve coinvolgere tutti gli studenti, non solo quelli delle scuole secondarie, ma anche gli alunni delle primarie”.