L’amministrazione comunale di Gravina di Catania, retta dal sindaco Domenico Rapisarda, aderisce all’iniziativa dell’ AnciSicilia indetta per il prossimo 9 febbraio per protestare contro le scelte nazionali avverso i comuni e il Mezzogiorno. “Aderiamo convintamente all’iniziativa dell’AnciSicilia – dichiara in una nota il primo cittadino gravinese – perchè condividiamo la necessità di istituire un tavolo di confronto istituzionale tra Stato, Regione e AnciSicilia, allo scopo di porre fine al massacro dei comuni chiamati sempre più a un risanamento che viene scaricato tutto sulle nostre spalle e su quelle dei cittadini. Da tempo – continua Rapisarda – denunciamo di non essere più in grado, a seguito dei continui e indiscriminati tagli ai trasferimenti delle nostre risorse, di garantire i servizi ai nostri concittadini ai quali non possiamo chiedere ulteriori sacrifici aumentando la tassazione locale per sopperire ai suddetti tagli. Noi sindaci siamo stati eletti per amministrare non per tartassare e per rendere visibile questo nostro forte disagio collocheremo a Palazzo di Città la bandiera della Regione siciliana a mezz’asta a scopo dimostrativo, come proposto da AnciSicilia, fino a quando non sarà convocato il tavolo istituzionale di confronto”. Sempre nell’ambito dell’iniziativa di protesta promossa dall’AnciSicilia sarà convocato il Consiglio comunale per il prossimo 9 febbraio. “All’ordine del giorno dei lavori – precisa il presidente del civico consesso gravinese Rosario Ponzo – avremo la discussione sul documento approvato dal Consiglio regionale dell’AnciSicilia per ribadire la preoccupante situazione delle amministrazioni locali messe in ginocchio dagli insostenibili tagli da parte del governo nazionale e regionale”.