Il sindaco, Carlo Caputo, l'assessore Graziella Manitta e il consigliere comunale Bianca Prezzavento hanno accolto nell'Aula consiliare la scrittrice Inge Auerbacher, superstite dell'Olocausto, che ha incontrato gli studenti di Belpasso per raccontare la sua testimonianza. L'iniziativa ha coinvolto gli studenti degli istituti "Madre Teresa di Calcutta", "Nino Martoglio", "Giovanni Paolo II" oltre al Liceo Scientifico "Russo Giusti" e all'Istituto Tecnico Industriale "Ferraris", ed è stato organizzato dalle insegnanti Teresa Lazzaro
e Rosa Maria Falà, sotto la supervisione del preside Silvio Galeano.
La Auerbacher aveva sette anni quando nel 1942 fu rinchiusa insieme ai suoi genitori nel campo di Terezin, vicino Praga. Ultima bambina ebrea tedesca nata a Kippenheim, è tra i pochi che riuscirono a lasciare il campo dopo che l’armata russa lo liberò nel 1945.
L'autrice ha presentato ai ragazzi il suo libro “I am a star”, tradotto in otto lingue e oggetto anche di documentari e testi teatrali che circolano nel mondo. La scrittrice ha esposto il suo racconto di vita, tra i volti attenti e incuriositi dei ragazzi, che hanno partecipato molto attivamente rivolgendole numerose domande.
«Si tratta di una grande opportunità - ha detto il sindaco Caputo - ascoltare una testimonianza diretta di chi ha vissuto un dramma importante, che noi abbiamo conosciuto solo attraverso i libri di storia. Ho visto recentemente un film del 2015, "Lui è tornato", che si riferisce ad Adolf Hitler, il quale è come se fosse stato ibernato e viene catapultato nuovamente nella nostra realtà di oggi. Quando va in Tv, parla degli stessi temi che c'erano nel 1925-1930, cioè disoccupazione dilagante, tensioni importanti, immigrazione, momenti di depressione economica. Ecco, Hitler dobbiamo focalizzarlo come un mostro, ma un mostro che le persone portarono a governare. Egli divenne infatti dittatore e capo del Governo tedesco per volontà di una popolazione. Voglio quindi dire che i mostri ci sono sempre stati, così come i processi positivi e negativi nella storia dell'uomo e sempre ci saranno, quindi dobbiamo tenere sempre l'attenzione molto alta per capire i processi e le modifiche praticate nei nostri Paesi per evitare che si ripetano disastri terribili come quelli di cui oggi stiamo parlando insieme alla nostra graditissima ospite».
«Queste sono esperienze - ha aggiunto il consigliere Prezzavento - che raccontano la nostra storia contemporanea e come ho avuto il privilegio di poter dire alla nostra scrittrice, per me è una grande fortuna conoscere una donna così forte, che è riuscita a superare la guerra antisemita forse più importante che possiamo ricordare nell'ultimo secolo».