Una chiesa gremita in ogni ordine di posto ha accolto e applaudito l’orchestra “O.Stillo” e la violinista NaokoMatsui, Domenica 28 dicembre, in occasione del concerto organizzato dalla Società Beethoven, presso la chiesa dell’Immacolata.
Un concerto inserito nella Stagione Concertistica, un po’ particolare poiché da un lato era dedicatoai grandi classiciper violino e orchestra, dall’altro era finalizzato ad un’opera sociale, reperire fondi per la costruenda chiesa di Paravati.
Due realtà molto belle che hanno avuto un riscontro ed una partecipazione molto sentita.
La violinista NaokoMatsui mirabilmente sostenuta da un’orchestra veramente in gran forma, ha dato il massimo sia sotto il profilo tecnico virtuosistico sia sotto quello strettamente musicale.
Suono caldo, sostenuto da una cavata ed un dominio dell’arco veramente molto calibrato, hanno permesso all’artista Naoko, già Primo Premio al Concorso Internazionale “V.Scaramuzza” , di rendere al massimo la potenza espressiva e tecnica della famosissima Ciaccona di Vitali, dove anche l’orchestra ha saputo sostenere e dialogare con grande professionalità.
Un’orchestra che con virtuosismo individuale e collettivo ha saputo esprimere una potenza strepitosa già dal brano di apertura, il concerto in Sol minore di Vivaldi.
Superbo possiamo definirlo il Bach,“Concerto in re minore per due violini e orchestra” .
La Naoko affiancata dall’impareggiabile violinista Giuseppe Arnaboldi e da un’orchestra coesa e sicura, ha saputo imprimere un risultato fatto di linee orizzontali in preferenza a quelle degli accordi arpeggiati o ribattuti.
U n capolavoro di armonia e polifonia dove ogni singolo elemento forma un tutt’uno con l’opera stessa, creando atmosfere armoniche, fra le profondità del sentimento religioso e la fantasia creativa.
Opera grandiosa dove orchestra e solisti formavano un unico corpo teso a rendere al meglio il significato artistico e morale della musica Bachiana.
Molto bella la conosciutissima Romanza op. 50 di Beethoven, dove, al di là delle difficoltà tecniche la pura cantabilità ha avuto il dominio assoluto.
Un brano dedicato al Natale per sola orchestra – “Buon Natale dal mondo” , ha concluso un concerto veramente bello.
Naturalmente, applausi calorosi ed un bis dedicato al ”Cantabile” di Paganini hanno coronato uno sforzo artistico che la Beethoven con le sue molteplici iniziative porta avanti ormai da anni.
Siamo sicuri che avremo modo ancora di risentire la Naoko per altri e più importanti appuntamenti artistici.