Trasformare il Cinema Teatro di Cariati in un polo culturale delle arti audiovisive: un progetto eccitante e ambizioso. Che a breve potrebbe diventare concreto.
E a studiare la fattibilità dell’idea sono due pesi massimi del cinema: il produttore Jacopo Capanna, consigliere delegato di Anica Servizi Spa e di As.For.Cinema, l’associazione per la formazione di Anica Confindustria e Confederazioni sindacali, e lo scrittore di cinema Gianfilippo Ascione, che ha lavorato a oltre cinquanta film e collaborato, tra gli altri, con registi del calibro di Federico Fellini, Carlo Verdone, Sergio Rubini e Christian De Sica, oltre ad aver ricoperto la carica di direttore artistico per i gruppi Cecchi Gori e Mediaset.
«Si tratterebbe di una straordinaria possibilità per il territorio – ha detto la sindaca Filomena Greco - . Non solo per la valenza culturale del progetto, che è altissima. Potrebbe rappresentare anche un’opportunità di crescita e di formazione per tutti i ragazzi che aspirano a lavorare nel mondo del cinema e che sono costretti sempre ad andare altrove».
Pochi giorni fa, Jacopo Capanna ha visitato il Cinema Teatro. Con un tecnico del suono, si sta cercando di capire se la struttura è adeguata al progetto. E pare che le condizioni ci siano tutte.
«Ci piacerebbe lavorare su due binari – ha spiegato Jacopo Capanna – . Da una parte, realizzare una sala proiezioni allestita al meglio.
E dall’altra, creare un centro di formazione dell’audiovisivo.
Conosco la vostra regione e le intelligenze di questo territorio – ha continuato – e sono convinto che si possa fare davvero un ottimo lavoro».
Eppure ancora qualcosa da sistemare c’è. «Bisogna completare i lavori in alcune stanze della struttura e intervenire sui sistemi di climatizzazione e di audio - ha puntualizzato la Prima cittadina – . E, per questo, pensiamo di intercettare finanziamenti che facciano al caso nostro. Inoltre, con il grande aiuto che ci sta dando il tecnico del suono, arrivato qui insieme con Jacopo Capanna, stiamo verificando che la qualità dell’audio sia adeguata».
«La struttura – ha detto infine Gianfilippo Ascione, originario di Cariati, paese a cui si sente molto legato e dove torna spesso – si presta meravigliosamente: è raggiungibile facilmente, perché si trova a ridosso della strada statale 106, e ha un largo parcheggio.
Immaginare che si riesca a rilanciare questo posto è una specie di sogno. Io, per inseguire le mie aspirazioni, da ragazzino sono stato costretto ad andare via. Ma non è detto che per le generazioni future della Calabria, che hanno ambizioni di lavorare nel cinema, dovrà sempre essere così. Inoltre, il momento storico che stiamo vivendo è favorevole. Grazie a internet e alle nuove tecnologie, ormai non serve più essere nei grandi centri per avere l’opportunità di realizzare un prodotto audiovisivo di qualità o per distribuirlo in tutto il mondo. La formazione, però, continua a essere fondamentale».
«Ciò che desideriamo come amministrazione – ha detto la sindaca Filomena Greco – è che la nostra struttura possa diventare un polo culturale sia per il cinema che per il teatro. E che possa essere soprattutto un luogo di aggregazione vivo e vivace, all’interno del quale i giovani calabresi possano trovare laboratori. Ma anche avere occasioni di confronto per formarsi e far nascere insieme nuove idee».