Il movimento Vivere In ha voluto concludere il cartellone di eventi culturali “Luce sulla Città 2015” con un inno alla musica: il 21 giugno, giorno del solstizio d’estate, è anche la festa europea della musica. In collaborazione con Armonia Antiqua Baroque Ensemble, è stato realizzato un bel programma di musiche di Marini, Vivaldi, Giacomelli, Paechbel, Händel, valorizzato dalla splendida cornice di Palazzo Zurlo, messo a disposizione dalla famiglia Zurlo.
L’esecuzione del concerto, con un organico a parti reali, uno strumento per ogni sezione, ha contribuito a ricreare le sonorità di un tempo, un po’ come avveniva del ‘700 quando i teatri non avevano neanche la buca dell’orchestra ed i musicisti suonavano allo stesso livello della platea.
Ottimo clavicembalista, ma prima ancora raffinato musicista, Luca Campana costruisce questo concerto attorno alla figura del Prete rosso, con una prassi esecutiva che lascia Vivaldi al tempo che gli appartiene, consegnandolo, però, anche al presente eterno ed evanescente dell’esecuzione. La sua, oltre a essere filologia della pratica è, soprattutto, filologia dello spirito. Il grande compositore veneziano, nelle sua interpretazione, rimane quell’Autore che tutti conosciamo e che occupa nella storia un posto di rilievo.
La bravura dei musicisti dell’Armonia Antiqua ha contribuito a fornire una sonorità piena e precisa, rendendo tutte le sfumature timbriche. La musica di questo ensemble barocco è invenzione pura, energica e luminosa; le interpretazioni sono vigorose e gioiose. Non c’è stasi nell’interpretazione dell’Ensemble, ma un continuo “tendere a”, un continuo “muovere verso”.
Il bel concerto è stato completato dal canto affidato al soprano Stella Sestito, che ha fornito un’ottima prestazione, alternando momenti di intimo lirismo ad altri di puro virtuosismo vocale; belli i fraseggi ed i cambi di colore attraverso i quali il pubblico è stato accompagnato nel percorso musicale. Infine, grande protagonista della serata è stato proprio il pubblico, che ha affollato gli spazi di palazzo Zurlo, restando anche in piedi per tutto il tempo, ed applaudendo con trasporto.