Ha avuto inizio ieri nel PalAgrisicilia (presso il Consorzio Promoter Group) a Vittoria, il 1°International Symposium on Tomato Genetics for Mediterranean Region, organizzato dal mensile Agrisicilia. Il simposio, che ha inaugurato il primo Centro convegni in Italia dedicato all'agricoltura, ha messo a confronto ricercatori, esperti e professionisti sia italiani che esteri sui temi della genetica, della difesa fitosanitaria, della tracciabilità del pomodoro e della sicurezza alimentare.
In particolare, Rabinowitch nella sua relazione, dal titolo "Red Revolution - the tomato’s future”, dopo un excursus sulla storia del pomodoro, ha illustrato gli scenari futuri per ciò che riguarda la sostenibilità delle coltivazioni di pomodoro, l'organizzazione economica sottostante, le possibilità di incrementare lo sviluppo della pianta e la qualità del frutto e l'automazione. Ricerca scientifica, migliore qualità, resa maggiore a costi minori, diversificazione e resistenza genetica alle malattie: sono queste le chiavi del successo per il pomodoro del futuro. Per questo, si prevede l'aumento delle coltivazioni in serra rispetto a quelle in pieno campo e l'aggregazione delle piccole aziende in organismi più ampi, in grado di sostenere i costi della ricerca e dell'innovazione.
Eytan Kachel, considerato il padre del ciliegino, nel suo intervento “From an idea to Innovation” ha raccontato come è nato un prodotto che ha spopolato sui mercati italiani ed europei. Dopo un confronto tra la ricerca varietale israeliana e le abitudini alimentari dei consumatori italiani, attenti al gusto, ai colori e alla bellezza estetica del prodotto, nel 1988 è stato sperimentato il “Naomi”, la prima varietà a grappolo piccolo, la cui produzione è stata avviata proprio nel sud est siciliano, con il nome di “pomodorino di Pachino”.
Nella sessione pomeridiana Philippe Verschave ha tracciato una panoramica sulla propria azienda, Vilmorin, la più antica che si conosca nel settore della vendita di sementi (oltre 270 anni). Oggi l'azienda ha 9 mila dipendenti e sedi in tutto il mondo. L'Italia, dove Vilmorin è presente da 28 anni, rappresenta il principale mercato dell'azienda per ciò che riguarda il pomodoro. Verschave ha presentato i prodotti di punta e il terreno su cui i ricercatori si stanno misurando già da alcuni anni.