La Danimarca ha introdotto, con effetto immediato, controlli temporanei al suo confine con la Germania per far fronte al flusso di migranti: lo ha detto il premier Lars Loekke Rasmussen. I controlli sono scattati oggi e saranno in vigore fino al 14 gennaio, si apprende dal portavoce della Commissione Ue. Copenaghen ha inviato una lettera di notifica a Bruxelles ed il commissario all'Immigrazione Dimitris Avramopoulos ha avuto una conversazione col ministro competente. La decisione arriva poche ore dopo l'iniziativa della Svezia di ripristinare i controlli per i viaggiatori provenienti dalla Danimarca, per ridurre l'afflusso di migranti nel Paese.
Intanto : Dopo anni di grigiume, il clima è decisamente cambiato". Così il premier Matteo Renzi, che in un'intervista in apertura di prima pagina della Stampa commenta i dati Eurostat sulla crescita italiana."L'Italia è ripartita, siamo fuori dal pantano del 2013. "Ma dico: scherziamo? Abbiamo avuto tre anni di recessione sconosciuta in altri Paesi. Pensi al nostro Pil: -2,3 con Monti, -1,9 con Letta e con me -0,4 l'anno scorso. Quest'anno siamo cresciuti dello 0,8%, nel 2016 lo faremo del doppio".
L'Italia è tornata, mantiene gli impegni, anche se qualcuno non si è ancora liberato dall'ansia dei compiti a casa. Basta pensare a un'Italia sempre col cappello in mano. Così il premier Renzi alla Stampa. E sulla Germania: "non mi piace, qui da noi, una certa subalternità psicologica che ormai trovo surreale"
Il momento di tirare le fila è ormai venuto, una legge sulle unioni civili va fatta, subito. Ne è convinto il premier Renzi, che riconosce che c'è discussione nei partiti, anche nel suo, ma "la ferita va sanata, siamo fanalino di coda in Europa". E sulle preoccupazioni per una crescita del M5s, replica che la sua preoccupazione "è il Paese, la sua ripresa, il suo rilancio. Quanto ai Cinque Stelle, loro modo di governare è il miglior spot per il Pd".
"Che qualcuno amerebbe veder chiudere Taranto, è cosa nota: ma non lo accetteremo" risponde Renzi ad una domanda sulla procedura d'infrazione Ue per l'intervento del governo sull'Ilva: "Per l' Italia è finito il tempo della paura: rispetto per tutti ma paura di nessuno".
Intanto : Scivolano ancora le borse europee, con Francoforte che cede il 4,2%, Milano il 2,9%, Parigi il 2,8% e Londra il 2,5%. Il Vecchio Continente viene contagiato dai timori sull'economia cinese, all'origine del crollo di Shanghai e Shenzhen, e sul Medio Oriente. Negativi anche i future su Wall Street: -1,7% sia Dow Jones che S&P 500.
Crollano le borse asiatiche dopo i dati deludenti sulla manifattura cinese e mentre sale la tensione in Medio Oriente a causa dello scontro tra Arabia saudita e Iran. Shenzhen ha chiuso in calo dell'8,22%, Shanghai del 6,86%, Tokyo del 3,06%, Seul del 2,17%. Hong Kong, sul finale di seduta, cede il 2,5%.
Chiuse per il resto della giornata le borse di Shanghai e Shenzhen, dopo il crollo del 7% dell'indice comune Csi300. La chiusura è scattata alle 13:28 ora locale in virtù del nuovo sistema automatico per arginare la volatilità, introdotto proprio oggi e che aveva già interrotto le contrattazioni per 15 minuti in seguito al calo del 5% dell'indice che replica la performance di 300 titoli scambiati sulle due piazze d'affari cinesi. Il sistema prevede appunto uno stop provvisorio di 15 minuti con una perdita del 5% e la chiusura per l'intera giornata in caso di un calo del 7%