
“La mia ambizione è di integrare tutto ciò che vi è di vitale nell’arte moderna alla grande tradizione del Rinascimento perché fu proprio in quel momento che si raggiunse l’apogeo dei mezzi di espressione. Non c’è da temere la perfezione, non vi si arriva mai.”
(Salvador Dalì)
Nella calda giornata di ottobrata romana è stata presentata oggi la mostra “Dalí. Rivoluzione e Tradizione” dove le oltre sessanta opere tra dipinti, disegni, documenti e materiali audiovisivi portano a Palazzo Cipolla di Roma l’universo visionario di Salvador Dalí (1904–1989), genio irriverente e maestro assoluto del Novecento. La mostra “Dalí. Rivoluzione e Tradizione” si inserisce nel quadro delle attività culturali di Fondazione Roma, che ha voluto donare alla città un’istituzione museale a tutto tondo, mettendo al centro il visitatore e ispirandosi a valori fondamentali come inclusione, impegno per il territorio e promozione culturale. Dopo il grande successo della mostra dedicata a Picasso, nelle sale di Palazzo Cipolla si apre una nuova grande esposizione di portata internazionale dedicata al genio di Salvador Dalí, in continuità artistica e programmatica con il percorso dedicato ai grandi artisti internazionali. Il Museo del Corso – Polo museale, divenuto un vero e proprio spazio culturale e cuore pulsante della vita cittadina, ha aperto ufficialmente i battenti in occasione di uno degli eventi più significativi del Giubileo: l’esposizione gratuita del capolavoro di Marc Chagall, La crocifissione bianca, da novembre 2024 a gennaio 2025. Dalla sua inaugurazione, il Polo museale – che comprende Palazzo Cipolla e Palazzo Sciarra Colonna – ha già accolto oltre 220.000 visitatori. «Con Dalí. Rivoluzione e Tradizione Fondazione Roma - sostiene il Presidente Franco Parasassi - conferma il proprio impegno nel promuovere la cultura come valore condiviso e motore di progresso civile per la comunità. Portare a Roma un progetto di tale respiro internazionale e di così insigne valore culturale rappresenta per noi motivo di orgoglio e testimonia la volontà di offrire ai cittadini e ai visitatori un’esperienza artistica di altissimo livello. Dopo il successo della mostra dedicata a Picasso, l’arrivo dell’universo creativo di Salvador Dalí a Palazzo Cipolla segna una ulteriore tappa nel percorso che la Fondazione dedica ai grandi protagonisti dell’arte mondiale e al dialogo tra innovazione e tradizione, mantenendo ferma la cifra specifica di tutte le proprie iniziative, anche espositive, che consiste nell’attenzione privilegiata affinché la cultura diventi patrimonio accessibile a tutti e strumento di promozione umana e sociale. Attraverso il Museo del Corso – Polo museale, Fondazione Roma ha voluto creare un luogo aperto, inclusivo e dinamico, capace di connettere il territorio con la bellezza e l’arte. Ed è questo lo spirito che anima la mission del nostro spazio museale divenuto ormai un punto di riferimento per la vita culturale di Roma e luogo di incontro, partecipazione e bellezza condivisa.» Sotto la direzione scientifica di Montse Aguer, Direttrice dei Musei Dalí, e la curatela di Carme Ruiz González e Lucia Moni, l’esposizione Dalí. Rivoluzione e Tradizione si configura come uno degli appuntamenti culturali più attesi della stagione autunnale, e apre in concomitanza con la ricorrenza del centenario dalla prima mostra personale dell’artista spagnolo. Le opere provengono dalla Fundació Gala-Salvador Dalí, che ha collaborato al progetto con un nucleo straordinario di capolavori, e da alcuni dei più importanti musei internazionali e italiani: il Museo Nacional Centro de Arte Reina Sofía e il Museo Nacional Thyssen-Bornemisza di Madrid, il Museu Picasso di Barcellona, le Gallerie degli Uffizi di Firenze. «È per me un onore portare a Roma una mostra che invita il pubblico italiano e internazionale a riscoprire la forza creativa di un artista, Salvador Dalí, che ha saputo sfidare i limiti dell'arte e del pensiero. Dalla Fondazione Dalí ribadiamo il nostro impegno a proteggere e diffondere la sua opera con la stessa passione e libertà che hanno guidato tutta la sua carriera», dichiara Jordi Mercader, Presidente della Fundació Gala-Salvador Dalí. E aggiunge Montse Aguer, Direttrice dei Musei Dalí, «la mostra approfondisce l'evoluzione dell'opera e del pensiero di Salvador Dalí, ci apre nuove strade per comprendere meglio la sua creazione e ci avvicina a un pittore universalmente conosciuto che, allo stesso tempo, necessita di essere analizzato con maggiore profondità e nuovi punti di vista. Questa mostra ci presenta un Dalí che si è consacrato come un grande maestro dell'arte, al pari di Picasso, Velázquez, Vermeer, Raffaello.» Promossa dalla Fondazione Roma, in collaborazione con la Fundació Gala-Salvador Dalí, con il supporto organizzativo di MondoMostre e il patrocinio dell’Ambasciata di Spagna in Italia, l’esposizione sarà ospitata dal 17 ottobre 2025 al 1° febbraio 2026 a Palazzo Cipolla, Museo del Corso - Polo museale.


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