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Giornata del Ringraziamento a Lecce, la tradizionale ricorrenza che dal 1951 viene festeggiata dalla Coldiretti in tutta Italia, promossa dalla Conferenza Episcopale Italiana (Cei), per rendere grazie per il raccolto dei campi e benedire gli ulivi pronti ad essere piantati, un gesto di speranza per la rinascita del Salento dopo la grave infezione causata dalla Xylella che ha fatto seccare gli olivi, con la messa celebrata in occasione proprio della giornata mondiale degli alberi 21 Novembre nata per tutelare la natura e la ricchezza botanica italiana.

Oltre 300mila nuovi alberi, quasi 8 milioni di metri quadrati aggiuntivi di parchi e giardini, 16mila nuovi terrazzi e balconi fioriti nei prossimi tre anni grazie alla proroga del bonus verde prevista dalla manovra di bilancio che pone l’Italia all’avanguardia nella lotta allo smog e ai cambiamenti climatici.

In Puglia la maggior parte delle città possiede una dotazione di verde pro capite che non supera i 10 metri quadrati per abitante. Il rischio è legato anche alla scarsità di aree verdi, con Barletta che registra una percentuale di verde pubblico dello 0,2%, Foggia, Andria e Brindisi dello 0,3%, Lecce e Trani dello 0,4%, Taranto inferiore all’1, solo Bari supera il 2%, con molte città della Puglia - spiega Coldiretti Puglia - dove la dotazione di verde pro capite non supera i 10 metri quadrati per abitante, con Bari che conta 9,2 metri quadri di verde pubblico, mentre il valore più basso si registra a Barletta pari a 3,9 metri quadri per abitante.

Una spinta a rendere più belle le case e le città ma anche un contributo a ridurre l’inquinamento e a contrastare i cambiamenti climatici che deve essere accompagnato anche dall’impegno dei comuni tra i quali pero’ – sottolinea la Coldiretti regionale – più di 1 capoluogo di provincia su 2 (54%) è ancora fuorilegge sul verde urbano per non aver rispettato legge 10 del 2013 che impone a tutti i Comuni con oltre 15mila abitanti di piantare un albero per ogni nuovo nato.

Una esigenza in linea con le strategie nazionali del Pnrr dove – sottolinea la Coldiretti – sono stati stanziati 330 milioni di euro per la forestazione urbana che consentono di piantare 6,6 milioni di alberi attraverso la tutela delle aree verdi esistenti e la creazione di nuove, anche al fine di preservare e valorizzare la biodiversità e i processi ecologici legati alla piena funzionalità degli ecosistemi. Coldiretti ha elaborato insieme a Federforeste il progetto di piantare milioni di alberi nell’arco dei prossimi anni nelle aree rurali e in quelle metropolitane anche per far nascere foreste urbane con una connessione ecologica tra le città, i sistemi agricoli di pianura a elevata produttività e il vasto e straordinario patrimonio forestale presente nelle aree naturali.

Giornata del Ringraziamento a Lecce, la tradizionale ricorrenza che dal 1951 viene festeggiata dalla Coldiretti in tutta Italia, promossa dalla Conferenza Episcopale Italiana (Cei), per rendere grazie per il raccolto dei campi e benedire gli ulivi pronti ad essere piantati, un gesto di speranza per la rinascita del Salento dopo la grave infezione causata dalla Xylella che ha fatto seccare gli olivi, con la messa celebrata in occasione proprio della giornata mondiale degli alberi 21 Novembre nata per tutelare la natura e la ricchezza botanica italiana.

Oltre 300mila nuovi alberi, quasi 8 milioni di metri quadrati aggiuntivi di parchi e giardini, 16mila nuovi terrazzi e balconi fioriti nei prossimi tre anni grazie alla proroga del bonus verde prevista dalla manovra di bilancio che pone l’Italia all’avanguardia nella lotta allo smog e ai cambiamenti climatici.

In Puglia la maggior parte delle città possiede una dotazione di verde pro capite che non supera i 10 metri quadrati per abitante. Il rischio è legato anche alla scarsità di aree verdi, con Barletta che registra una percentuale di verde pubblico dello 0,2%, Foggia, Andria e Brindisi dello 0,3%, Lecce e Trani dello 0,4%, Taranto inferiore all’1, solo Bari supera il 2%, con molte città della Puglia - spiega Coldiretti Puglia - dove la dotazione di verde pro capite non supera i 10 metri quadrati per abitante, con Bari che conta 9,2 metri quadri di verde pubblico, mentre il valore più basso si registra a Barletta pari a 3,9 metri quadri per abitante.

Una spinta a rendere più belle le case e le città ma anche un contributo a ridurre l’inquinamento e a contrastare i cambiamenti climatici che deve essere accompagnato anche dall’impegno dei comuni tra i quali pero’ – sottolinea la Coldiretti regionale – più di 1 capoluogo di provincia su 2 (54%) è ancora fuorilegge sul verde urbano per non aver rispettato legge 10 del 2013 che impone a tutti i Comuni con oltre 15mila abitanti di piantare un albero per ogni nuovo nato.

Una esigenza in linea con le strategie nazionali del Pnrr dove – sottolinea la Coldiretti – sono stati stanziati 330 milioni di euro per la forestazione urbana che consentono di piantare 6,6 milioni di alberi attraverso la tutela delle aree verdi esistenti e la creazione di nuove, anche al fine di preservare e valorizzare la biodiversità e i processi ecologici legati alla piena funzionalità degli ecosistemi. Coldiretti ha elaborato insieme a Federforeste il progetto di piantare milioni di alberi nell’arco dei prossimi anni nelle aree rurali e in quelle metropolitane anche per far nascere foreste urbane con una connessione ecologica tra le città, i sistemi agricoli di pianura a elevata produttività e il vasto e straordinario patrimonio forestale presente nelle aree naturali.

Continua l’opera di Cuore Amico che dalla fine di marzo, ha cambiato momentaneamente mission. In questo particolare momento di crisi economica dovuta alle misure di distanziamento e dunque allo stop del mondo del lavoro sono tantissime le famiglie in difficoltà.In modo silente, mantenendo il completo anonimato dei tanti richiedenti, la Onlus del Presidente Paolo Pagliaro ha già distribuito oltre 10mila pacchi alimentari, muovendosi in tutto il Salento, di comune in comune, di parrocchia in parrocchia, da associazione in associazione, con lo slogan che bisogna andare avanti perché nessuno deve rimanere indietro.Su questa linea di pensiero, in questi giorni, Cuore Amico ha iniziato a donare direttamente ai Vescovi delle diocesi salentine in modo da dare un aiuto sostanziale a chi è sempre in prima linea per aiutare il prossimo.La prima tappa è stata dal Vescovo della diocesi di Ugento – Santa Maria di Leuca, Mons. Vito Angiuli e successivamente ci sarà l’incontro con Mons. Michele Seccia dell’Arcidiocesi di Lecce. Un importante incontro fondato sull’unità di intenti per il bene comune e sui buoni rapporti, sempre più saldi, tra l’associazione Cuore Amico e la Chiesa.

«Questo è un gesto rilevante innanzitutto per la quantità dei generi alimentari di prima necessità che sono stati donati, per la caritas e per tutti i poveri, che già serviamo ma di cui sappiamo che il numero è aumentato. Al di là della quantità, però, il gesto mi sembra significativo proprio per l’interessamento ed il restare vicini alle persone, e farlo  come dice lo “stemma” con un cuore amico, perché non basta solo donare, bisogna farlo col cuore, perché i generi alimentari sono importanti ma ciò che conta è il cuore, è la solidarietà. - Afferma Mons. Vito Angiuli - Ed io voglio ringraziare perché il gesto acquista un valore di simbolo, una moltiplicità di soggetti ma che lavorano tutti in maniera sinergica per portare un po’ di aiuto in questo momento di grande difficoltà; e diventa anche un augurio per tutti noi, come il melograno simbolo dell’abbondanza». Infine il Vescovo di Ugento plaude all'iniziativa della onlus salentina: «Va bene mettere in evidenza gesti come questo perché le persone vedano ciò che si fa». 

«Siamo scesi in campo per aiutare le famiglie e le persone in difficoltà, sono tantissime le chiamate alla nostra segreteria e questo ci ha dato la vera misura del problema. In questo momento la gente ha bisogno di noi e noi ci siamo. Abbiamo incominciato nell’ultima settimana di marzo, siamo andati in giro ovunque, in tantissimi paesi del nostro Salento e abbiamo ascoltato storie, incrociato sguardi, respirato la difficoltà. Adesso abbiamo deciso di voler dare un altro segnale di generosità forte, che poi è la generosità dei salentini, e stiamo donando direttamente ai Vescovi delle diocesi della provincia di Lecce, perché siamo convinti che soprattutto loro hanno bisogno, per i tanti fedeli, di una mano e proprio loro conoscono meglio di altri, vivendola in prima persona, la situazione. Chiudo con un messaggio intrinseco a questo momento: noi ci saremo fino a quando ci sarà bisogno ma aspettiamo che tutto passi presto e arrivino adeguate misure di sostegno da parte del Governo, in modo che riparta il mondo del lavoro e l’economia inizi a respirare, perché il popolo salentino non è un popolo che vuole vivere di carità ma è un popolo orgoglioso, formato da grandi lavoratori, che ha solo bisogno di rimettersi in piedi». Queste le dichiarazioni di Paolo Pagliaro, presidente di Cuore Amico.

Pienone alle Officine Cantelmo di Lecce ieri sera per il concerto di Povia. È stata una serata di festa tra parole, pensieri, concetti, musica e beneficienza: tutto il ricavato delle offerte, perché l’ingresso era gratis, è stato devoluto all’associazione Onlus Cuore Amico. Il cantautore lombardo di origini Pugliesi, che già precedentemente si doveva esibire a Lecce al teatro Paisiello ma poi vide cancellare la sua presenza improvvisamente dopo le proteste e le pressioni della comunità Lgbt, ha ringraziato l’organizzatore dell’evento, Paolo Pagliaro, per aver voluto ristabilire la democrazia sancendo la vittoria del libero pensiero sulla censura. Durante lo spettacolo, unico nel suo genere, Povia ha espresso più volte il concetto di Libertà come linea guida di una società che rischia di omologarsi sul pensiero di pochi perdendo di vista i veri valori. Senza nessuna paura di essere politicamente scorretto ha trattato con sagacia, ironia, e intelligenza, ma in modo serio, spiegando e documentando temi molto importanti: finanza e poteri forti, politica, immigrazione,  razzismo, economia, amore, denunciando gli attacchi ai bambini da parte delle lobby farmaceutiche e parlando contro la teoria gender, contro i radical chic, contro la barbara pratica dell’utero in affitto, e contro tutte quelle situazioni che vogliono omologare il pensiero altrui, ha poi affrontato la delicata questione meridionale in chiave revisionista. Il cantautore non è mai stato banale.Durante il concerto, molto partecipato dal pubblico, Povia non ha esitato a mostrare il cartello No Tap sposando una causa molto cara ai salentini.La serata si è chiusa con l’abbraccio ai tantissimi bambini presenti in sala. Un grande successo per Povia e per la democrazia.

 

 

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