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Caso Weinstein, Hollywood mai più come prima

E' la caduta dall'Olimpo dello star system del produttore cinematografico Harvey Weinstein, tra i più influenti al mondo, travolto da uno scandalo per molestie culminato con l'allontanamento dalla società che lui stesso ha contribuito a fondare, la 'The Weinstein Co.'. Contro di lui hanno puntato il dito diverse dipendenti e attrici, da Ashley Judd ad  Asia Argento scatenando una bufera nata dalle rivelazioni del New York Times e un effetto domino di denuncie senza fine  Il produttore, anche espulso dal club degll'Accademy degli Oscar, è stato anche co-fondatore di Miramax, poi ceduta a Disney, ha realizzato insieme al fratello grandi successi come Shakespeare in Love, Genio Ribelle, The Imitation Game, Il discorso del re, The Iron Lady.

Dopo l'articolo del New York Times, Weinstein - dal 2007 sposato con la stilista Georgina Rose Chapman e padre di due figli - ha fatto mea culpa: "sono consapevole che il modo in cui mi sono comportato con alcune colleghe in passato ha causato molto dolore e chiedo scusa". Poi, pero', ha minacciato il quotidiano newyorkese di fargli causa per diffamazione. E Lisa Bloom, uno dei suoi legali, ha dichiarato che Weinstein "nega molte delle accuse, che sono totalmente false".

Intanto, i democratici stanno ricevendo parecchie pressioni perche' restituiscano o donino in beneficenza milioni di dollari in finanziamenti ricevuti dal produttore: secondo il Center for Responsive Politics Weinstein e la sua famiglia hanno sborsato oltre 1,4 milioni di dollari dal 1992, inclusi 800 mila dollari al partito democratico.

Il New Yorker scrive che il produttore di Hollywood Harvey Weinstein, coinvolto in un vasto scandalo a sfondo sessuale, avrebbe assoldato nell'autunno dello scorso anno investigatori privati, tra cui ex agenti del Mossad, per raccogliere informazioni su attrici e giornalisti che si preparavano a diffondere le accuse nei suoi confronti. Due investigatori privati, continua il New Yorker, si incontrarono usando false identità con l'attrice Rose McGowan, che accusò poi Weinstein di stupro, per carpirle informazioni.

La valanga di denunce degli abusi ad Hollywood vengono dal fatto ''che le donne finalmente stanno scoppiando, è normale perché la nostra rabbia è atavica e sta uscendo come la lava di un vulcano. Le donne sentono il bisogno di denunciare perché sono stanche di subire e non so dove finirà''. Lo dice Monica Bellucci, incontrando i giornalisti, poco prima di ricevere all'Auditorium parco della Musica di Roma il Premio Virna Lisi.

Stasera l'interprete di Sulla via lattea riceverà il premio da Giuseppe Tornatore: cosa pensa dall'accusa contro di lui? ''Ho girato per 5 mesi con Giuseppe Malena, poi delle pubblicità, e un piccolo ruolo in Baaria. Tra noi c'è un rapporto d'amicizia che va avanti da 20 anni, lo continuo ancora oggi a sentire sempre, gli ho chiesto consigli nella mia vita, ho per lui molta stima e rispetto. Grazie a lui mi si sono aperte molte porte''. L'accusa ''mi stupisce, non è l'uomo che conosco io''. Ora la Bellucci sta per partire per l'Australia, dove girerà "un horror fantascientifico un po' gore un po' ironico, Nekromancer di Kiah Roche Turner. Sono contenta perché faccio una cattivissima vera, senza redenzione, è la prima così che faccio al cinema. E' un po' anche il mio ritorno al genere''.

Venendo al premio Virna Lisi, ''sono molto onorata di ricevere un riconoscimento dedicato a un'attrice icona italiana e internazionale - dice - punto di riferimento per tutti noi, per talento, intelligenza, bellezza ed eleganza sullo schermo e nei modi, nella vita''. La prima volta ''l'incontrai all'anteprima Malena, mi sembrava magico che un'attrice così incredibile mi venisse a fare complimento. Il nostro ultimo incontro è stato in un ristorante, io ero incinta di Leonie. Bellezza, gentilezza e classe l'hanno accompagnata sempre''

Quello che sta succedendo adesso ''cambierà delle cose che devono cambiare assolutamente. Bisogna cominciare a vedere la donna come un essere umano con pari diritti all'uomo. Se pensiamo che nel passato la donna mangiava a tavola i resti di quello che mangiava l'uomo. E sembrerebbe che proprio per questo motivo, in alcune realtà, le donne siano rimaste di statura più piccola, perché si nutrivano meno bene''. L'attrice difende anche chi ha denunciato gli abusi solo dopo molto tempo: ''A volte si resta bloccate dalla paura, come capita a un uccello chiuso in gabbia. Quando la apri non esce, perché non sa cos'è la libertà. Le donne stanno ancora imparando a essere libere''.

Anche a se volte ''le dichiarazioni possono uscire in maniera non corretta, affrettata, perché quando scoppi si può scoppiare male, bisogna andare avanti perché questa rabbia interna è stata repressa per troppo a lungo'' aggiunge, dicendosi felice ''che le mie figlie siano nate in un periodo storico in cui donne iniziano a parlare e uscire dalla paura''. L'attrice pensa ''non ci sia donna, in ogni campo, che non conosca un gesto inopportuno di un uomo. 

Dobbiamo imparare presto a difenderci, io lo faccio da quando avevo 14 anni, da prima che iniziassi a lavorare''. Il mondo del lavoro poi ''crea situazioni di potere che scatenano a volte dinamiche non corrette. E certi comportamenti poi secondo me non sono motivati dalla sessualità ma dalla paura. Alcuni uomini sono eccitati dalla paura della preda, vedendola sentono il loro potere''. 

A chi le chiede un commento sulle dichiarazioni di Daniel Craig che la rivorrebbe a fianco, dopo Spectre, anche nel prossimo James Bond, risponde, di nuovo sorridendo: ''Non posso dire nulla''. 

Le cose ''mi pare stiano iniziando a cambiare - commenta sorridendo - vedo già delle differenze nei comportamenti maschili, mi sembrano molto più gentili''. E' importante tuttavia ''prestare attenzione a distinguere tra quella che è un'avance e la molestia''. E comunque ''l'abuso di potere tocca tutti i generi, ho anche incontrato donne di potere che si comportano nella stessa maniera. Il potere logora''. 

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