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Zelensky: "Ho capito che non entreremo nella Nato"

I premier di Polonia, Repubblica ceca e Slovenia sono a Kiev per incontrare il presidente ucraino Volodymyr Zelensky. L'obiettivo della visita è "confermare l'inequivocabile sostegno dell'intera Ue alla sovranità e indipendenza dell'Ucraina e per presentare un vasto pacchetto di sostegni allo Stato e alla società".

La visita di Mateusz Morawieck, Janez Jansa e Petr Fiala "non è su mandato del Consiglio europeo in quanto nessuna conclusione è stata formalmente adottata dai 27 Stati membri" puntualizza una fonte Ue.

Il presidente del Consiglio europeo, Charles Michel, e la presidente della Commissione europea, Ursula von der Leyen, "sono stati informati dell'intenzione della visita dei premier, a margine del vertice di Versailles", racconta la fonte.

"Lunedì sera il premier della Polonia ha informato i presidenti (Michel e von der Leyen) della decisione di fare il viaggio con i premier di Slovenia e Repubblica Ceca", aggiunge. "Il presidente Michel ha riconosciuto la necessità di mostrare sostegno all'Ucraina e ha indicato i rischi per la sicurezza di un tale viaggio", conclude la fonte che ribadisce come l'Ue sostenga appieno l'Ucraina.

Intanto 4 persone sono morte nel bombardamento di un palazzo residenziale a Kiev. Prima dell'alba nella capitale sono state udite diverse esplosioni: nel mirino delle forze russe, il distretto di Svyatoshynskyi a ovest di Kiev, vicino al sobborgo di Irpin, teatro di intensi combattimenti negli ultimi giorni. Tra gli edifici colpiti da tiri di artiglieria, un palazzo di 16 piani che ha preso fuoco.

Il sindaco di Kiev ha deciso un coprifuoco di 36 ore di fronte al "momento difficile e pericoloso" che la vive la capitale ucraina dopo aver subito diversi attacchi delle forze russe, che hanno ormai quasi completamente circondato la città. Il coprifuoco entrerà in vigore stasera alle 20 (le 18 in Italia) fino alle 19 di giovedi' (le 17). Si tratta, ha specificato il primo cittadino, di "una decisione del comando militare". Il sistema integrato Nato di difesa aero-missilistica ha rilevato il percorso di volo di un oggetto che è entrato nello spazio aereo della Romania domenica scorsa, in risposta al quale la Romania ha fatto decollare immediatamente un jet da combattimento per indagare, e le autorità romene e della Nato stanno analizzando questo avvenimento, così come stiamo approfondendo anche lo schianto di un drone in Croazia”. 

Lo ha dichiarato il segretario generale della Nato, Jens Stoltenberg, nella conferenza stampa alla vigilia della riunione straordinaria tra i ministri della Difesa della Nato. “Dalle indicazioni che abbiamo finora sul drone che si è schiantato in Croazia fuori Zagabria non si trattava di un drone armato, ma comunque evidenzia che, con una maggiore attività militare nei cieli, c’è un maggiore rischio di incidenti e avvenimenti” di questo tipo “e per questo dobbiamo essere estremamente vigili, reagire quando necessario e garantire di avere linee di comunicazioni aperte anche coi russi per prevenire casi che possano creare situazioni pericolose”.

fonte agi e varie agenzie

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