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Monaco di Baviera, 25 novembre 2015 - Non si ferma l’ascesa di Rossopomodoro, noto marchio di pizzeria e cucina napoletana che dopo avere aperto un centinaio di ristoranti in Italia ed essere sbarcato a Londra, negli Stati Uniti e in Brasile, arriva ora a Monaco di Baviera. Proprio domani infatti verrà inaugurato nella città tedesca un nuovo locale all’interno del grande punto vendita di Eataly, principale riferimento di ogni buongustaio che voglia trovare ingredienti genuini, prodotti originali e ristoranti di qualità rigorosamente all’insegna del miglior made in Italy.

Si tratta di Eataly Munich Schrannenhalle, in Viktualienmarkt 15: un vero tempio della buona gastronomia italiana che stasera si presenterà con una grande cerimonia e una cena esclusiva a cui parteciperanno Franco Manna, presidente di Rossopomodoro, Pippo Montella e Roberto Imperatrice, amministratori delegati e insieme ideatori dei brand, nonchè i soci inglesi dell’azienda. Domani mattina alle 10 Eataly Munich aprirà a tutta la cittadinanza.

Il menù di Rossopomodoro a Monaco è lo stesso di ogni ristorante del brand, in Italia e nel mondo: molti piatti della tradizione gastronomica napoletana e una vasta scelta di pizze, da quelle tradizionali a quelle più originali e innovative studiate dagli executive chef Enzo De Angelis e Antonio Sorrentino. Tutte sono lievitate almeno 24 ore e cotte non più di 90 secondi nel Fornodoro a legna con piano di biscotto di Sorrento realizzato su disegno dell'artista Riccardo Dalisi.

La filosofia di Rossopomodoro è infatti quella di puntare sull'artigianalità della produzione, affidata a pizzaioli e cuochi   di esclusiva scuola partenopea: a Monaco di Baviera la squadra è composta da Vincenzo Capuano, vincitore della Rossopomodoro Cup, Ciro Pollio, Gaetano Mignano e Giovanni di Gregorio, guidati dal manager Gianni Viola, pronto ad affrontare la nuova sfida. Un team di ottimi professionisti reduci con successo dalla grande maratona di Expo, dove in sei mesi hanno sfornato 180.000 pizze.

Altra leve di successo di Rossopomodoro sono l'originalità dei piatti, che cambiano in base alle stagioni pur restando nel solco della tradizione gastronomica napoletana, e le materie prime, selezionate, genuine e in molti casi prodotte in esclusiva per l'insegna, affiancate anche da prodotti Slowfood con l’intento di tutelare prodotti rari e a rischio di estinzione. Frutta e verdura sono di stagione ed è per questo motivo che il menu cambia 4 volte all’anno.

“Siamo molto contenti di avere aggiunto un ulteriore tassello alla nostra crescita, e proprio in Germania”, commenta Franco Manna, presidente di Gruppo Sebeto in cui Rossopomodoro rientra.

Napoletano di nascita (il primo locale è stato   aperto nel 1997 nel capoluogo partenopeo, in corso Vittorio Emanuele), oggi Rossopomodoro è un brand internazionale e sulla strategia di sviluppo all'estero sta puntando molto. Due casi di successo riguardano certamente l'Inghilterra, dove Rossopomodoro ha già 10 locali a gestione diretta, e l'America: due notissimi marchi britannici come John Lewis e Selfridges l'hanno voluto nei loro punti vendita di Londra e di Birmingham come insegna di eccellenza della ristorazione italiana. In America invece lo sviluppo procede in partnership con Oscar Farinetti: infatti, Rossopomodoro è già presente negli Eataly di New York, Chicago, San Paolo in Brasile e ora Monaco di Baviera.

“ Sta suscitando un vespaio di polemiche la scelta di collocare una delle fiere natalizie, che verranno allocate per le strade del quartiere collinare del Vomero dagli inizi di dicembre e fino al 6 gennaio dell’anno prossimo, nel tratto di via Luca Giordano, compreso tra piazza degli Artisti e via Carelli, dove vi è una forte presenza di esercizi commerciali a posto fisso – afferma Gennaro Capodanno, presidente del Comitato Valori collinari -. Stando al bando gli stalli provvisori previsti per tale tratto di strada sono 16 della superficie di 9 metri quadrati ciascuno, per un totale dunque di circa 150 metri quadrati di strada “.

 

“ Negli anni scorsi – puntualizza Capodanno -, per quanto riguarda via Luca Giordano, gli stalli erano stati collocati nel tratto tra via Stanzione e via Solimena. Non sono chiari i motivi per i quali si è deciso di spostarli ma, se proprio bisogna mantenerli in detta via, si potrebbe utilizzare il tratto di strada che da via Belisario Corenzio porta verso le scale di via Aniello Falcone, fermo restando che a mio avviso nelle strade principali del quartiere collinare, dove vi è una forte presenza del commercio a posto fisso, questi stalli non andrebbero proprio collocati “.

 

“ Per una fiera natalizia, fatta per l’esposizione e il commercio di soli prodotti tipici del periodo, come addobbi e pastori – precisa Capodanno -, vedrei con favore solo l’utilizzazione, per esemplificare, di luoghi come il piazzale di San Martino, la qual cosa potrebbe comportare anche una ricaduta sul piano turistico “.

 

“ Tornando a via Luca Giordano – aggiunge Capodanno – va anche precisato che una norma del vigente regolamento per il commercio su aree pubbliche vieterebbe, a mio avviso, di allocare la fiera nel tratto di strada indicato nei grafici. Infatti nell’art. 8 di tale regolamento si afferma che: “ Gli operatori che esercitano al di fuori dei mercati regolarmente istituiti o dei posteggi isolati (con chioschi, ristori mobili collocati in via permanente o altre strutture fisse) sono considerati itineranti: le eventuali aree per la sosta sono genericamente indicate precisando le condizioni di esercizio che devono tenere conto della libertà di svolgere le attività economiche, delle esigenze di viabilità, del rispetto della pubblica quiete, della tutela dell’igiene pubblica “ em sempre nello stesso articolo, che: “ L’operatore commerciale su aree pubbliche che esercita l’attività in forma itinerante, deve esercitare la stessa al di fuori delle aree di mercato e ad una distanza minima di 500 metri dalle stesse “ “.

 

“ Dal momento che tra i i mercatini rionali scoperti su area pubblica, nello stesso regolamento, viene indicato anche quello di via Annella di Massimo, che si trova poche decine di metri dal tratto di strada di via Luca Giordano, indicato nei grafici per la collocazione dei 16 stalli provvisori per la fiera natalizia, appare evidente che la distanza indicata nel regolamento, pari a 500 metri, non sarebbe rispettata – puntualizza Capodanno -. Lo stesso ragionamento, peraltro, vale per la fiera per 55 stalli provvisori, che s’intende collocare nelle vie Kaufmann e Bertini, strade che distano molto meno di 500 metri dal mercato scoperto di via Casale de Bustis “.

 

“ L’auspicio è – conclude Capodanno – che quanti a tanto preposti vogliano vigilare affinché le fiere natalizie da collocare al Vomero rispondano a tutti i requisiti attualmente previsti da norme e regolamenti e che vengano rispettati tutti, nessuno escluso, gli obblighi e i requisiti indicati nei rispettivi bandi “.

Scritta sotto ponte via Cilea

“ Proprio in questi giorni, dopo mesi di lavori di manutenzione, tolte le impalcature, era stato restituito alla visione dei passanti il muro su via Cimarosa al Vomero, che delimita la villa Floridiana, imbiancato a nuovo. Ma non ha resistito molto, visto che già qualcuno, utilizzando le consuete bombolette spray, ha pensato d’imbrattarlo con scritte “. E’ la segnalazione che Gennaro Capodanno, presidente del Comitato Valori collinari, fa alle autorità competenti affinché vengano presi provvedimenti nei confronti di coloro che, da un poco di tempo a questa parte, si divertono ad imbrattare i muri pure nel popoloso quartiere collinare.

 

“ La stessa cosa era capitata di recente anche in via Doria, sul muro sottostante il ponte di via Cilea – puntualizza Capodanno -. Evidentemente pure al Vomero, come in altri quartieri della Città, sono entrate in azione persone o gruppi che passano il loro tempo imbrattando o deturpando la cosa pubblica, col rischio, peraltro, d’incorrere nelle pesanti sanzioni previste al riguardo dal codice penale “.

 

“ Difatti – ricorda Capodanno – dopo le modifiche e gl’inasprimenti introdotti dalla legge 94 del 15 luglio 2009, per coloro che deturpano o imbattano beni immobili, quindi anche i muri, si applica la reclusione che va da tre mesi fino a due anni e un’ammenda che può arrivare fino a 10.000 euro in casi di recidiva, se il fatto sia commesso su cose d’interesse storico o artistico “.

 

“ Per combattere questo fenomeno che si va sempre più diffondendo anche nel capoluogo partenopeo – suggerisce Capodanno – occorre potenziare il sistema della videosorveglianza, collegato alle centrali delle forze dell’ordine in modo da poter individuare immediatamente gl’imbrattatori, già nel momento nel quale entrano in azione. Un tale sistema di controllo, in particolare per i beni d’interesse storico e artistico, potrebbe avere anche una forte azione preventiva, costituendo un deterrente per quanti sporcano con scritte e graffiti beni pubblici e privati, contribuendo così a rendere più brutta e invivibile la Città “.

“ Nonostante la bella giornata con un sole che faceva sovente capolino tra le nuvole, stamani il cantiere in via Luca Giordano era fermo e non si notava nessuno operaio al lavoro – afferma Gennaro Capodanno, presidente del Comitato Valori collinari, che ogni giorno osserva con rammarico la lentezza con la quale procedono le opere in questione - Questi lavori, per la riqualificazione di una delle più importanti arterie del Vomero, via Luca Giordano appunto, nel tratto compreso tra piazza degli Artisti e via Scarlatti, erano attesi da oltre quattro anni. Iniziati il 7 gennaio scorso, in base a quanto riportato nel cartello di cantiere, dovevano terminare lo scorso 2 novembre, per 300 giorni complessivi “.

 

“ Invece, al momento, di giorni ne sono passati già 317 e i lavori sono fermi nel tratto che va da via De Mura a via Stanzione, nei pressi della scuola elementare Vanvitelli – puntualizza Capodanno -. Peraltro le previsioni metereologiche per i prossimi giorni non sono affatto favorevoli prevedendosi un abbassamento delle temperature e, soprattutto, la pioggia, cosa che certamento non favorirà l’esecuzione dei lavori all’aperto. Inoltre con l’avvicinarsi del periodo natalizio è immaginabile che il cantiere venga sospeso per poi riprendere l’anno prossimo, dopo l’Epifania “.

 

“ Da osservare anche che i lavori eseguiti nel tratto di carreggiata già reso disponibile, tra piazza degli Artisti e via De Mura, hanno fatto storcere il naso a non poche persone – continua Capodanno –. Infatti, al momento, non sono stati eseguiti interventi sull’impianto di pubblica illuminazione che, notoriamente, dal momento che l’attuale è obsoleto e decisamente insufficiente né risulta realizzato un minimo di arredo urbano. Inoltre, a differenza di quanto indicato nei grafici che pubblicizzano il progetto su due tabelloni posti lungo il percorso, non è stata realizzata la corsia preferenziale al centro dell’arteria sulla vecchia carreggiata, in quanto tale carreggiata per tutta la sua ampiezza, risulta portata allo stesso livello dei marciapiedi. Infine, allo stato, su tale tratto si notano già rappezzi e avvallamenti “.

 

“ Peraltro, in tale tratto – sottolinea Capodanno - è prevista l’allocazione, a partire dal 4 dicembre e fino al 6 gennaio del prossimo anno di ben 16 stalli delle dimensioni 3 x 3, nell’ambito delle fiere natalizie istituite dalla municipalità collinare, benché, peraltro, tale tratto di strada si trovi a meno di 500 metri dal vicino mercato di Antignano “.

 

Capodanno, con l’occasione, anche a ragione della lentezza con la quale si sta procedendo, ribadisce la proposta d’istituire un’apposita commissione di controllo e di vigilanza, con la partecipazione di rappresenti di residenti e di commercianti della zona, affinché possano affiancare gli uffici preposti, anche al fine di essere informati costantemente sull’andamento dei lavori nonché su eventuali modifiche in corso d’opera, offrendo altresì contributi tesi a valutare possibilità operative per il completamento dei lavori nel rispetto in tempi rapidi.

Venerdì 13 novembre, giorno in cui ricorre il 140° anniversario di arrivo dell’Icona della Vergine del santo Rosario a Valle di Pompei, torna il consueto appuntamento con la Discesa del Quadro. Come è tradizione, fin dagli anni ’70, la tela sacra sarà fatta scendere dal Trono e posta alla venerazione diretta dei fedeli, che potranno esprimerLe il proprio grazie con un bacio.

Quella del 13 novembre è una ricorrenza molto importante per la città mariana, in questo giorno si ricorda, infatti, l’arrivo dell’icona della Madonna del Rosario giunta, nel 1875, da Napoli a Pompei su un carro di letame, guidato dal carrettiere Angelo Tortora, al quale il Beato Bartolo Longo aveva affidato la tela avuta in regalo da Suor Concetta de Litala del Convento del Rosario a Porta Medina a Napoli. Questa viene considerata la data di nascita della Nuova Pompei.

In questo giorno, migliaia di devoti si recano qui in pellegrinaggio per baciarLa. La tela resta ai piedi dell’Altare per l’intera giornata e viene ricollocata sul Trono solo quando l’ultimo fedele in fila avrà potuto renderLe omaggio. In questo gesto sono racchiuse le attese e le speranza di tutta l’umanità.

La Basilica sarà aperta dalle 5.30. Alle 6.00, sarà recitato il Buongiorno a Maria, guidato dall’Arcivescovo, mons. Tommaso Caputo, che presiederà anche la Celebrazione Eucaristica delle 11.00, e la recita della Supplica, alle 12.00, nella Sala Luisa Trapani. Accompagnati dal canto e dalla preghiera, i fedeli compiranno il proprio percorso devozionale disponendosi in fila negli appositi spazi transennati. Per i disabili sarà predisposto un percorso agevolato, al quale si accederà con opportuna certificazione medica. Per l’intera giornata, le sante Messe saranno celebrate nella Sala Luisa Trapani, raggiungibile percorrendo il Piazzale San Giovanni XXIII.

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