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Musica: sold out per la preview musicale di "Sale" il nuovo disco di Carlo Muratori

carlo muratori 1

Non è solo un canto poetico quello che ci offre Carlo Muratori nel suo nuovo disco “Sale”, uscito da qualche giorno in Sicilia in anteprima rispetto al lancio nazionale programmato per gennaio per la Squilibri Editore. E’ infatti un lavoro musicale di denuncia che si unisce al recupero della memoria nel racconto quasi fotografico di pagine di storia eternamente immobili e al tempo stesso dolenti. Sabato sera il cantautore siciliano è stato protagonista, insieme alla sua band, della rassegna musicale “Cafèine mon amour” promossa dal caffè letterario “Le Fate” guidato da Alina Catrinoiu. Un sold out per la preview musicale che precede di qualche giorno il concerto d’anteprima nazionale in programma il 26 dicembre al teatro comunale di Noto. Un lavoro di ricerca e di passione che ha portato Muratori a registrare il video con cui sarà lanciato in ambito nazionale il disco, a ben 200 metri sotto terra, nelle suggestive miniere di sale di Realmonte. “E del resto occorrono mesi e mesi di lavoro per catturare il sale dalle acque del mare – spiega ancora Muratori – mentre bisogna scendere nelle viscere della terra per ritrovarlo sotto forma di salgemma, ben occultato da secoli di storia e cataclismi”. Un disco che regala tesori di sapienza e coscienza. “Questo disco – spiega Muratori utilizzando un gioco di parole – è un frutto di mare, con una sua propria memoria salmastra, di passati remoti e atteggiamenti prudenti di vigile attesa per un futuro da benedire col sale. Ma è anche la narrazione di un’invisibilità del reale, la convinzione della portata esistenziale di tutto ciò che non vediamo, che si nasconde ai nostri occhi”. Un disco che piace e che si apre come fosse l’inizio della festa del paese, con l’arrivo della banda (in questo caso è il corpo bandistico della città di Melilli) che dà il via. Bellissimi i brani che compongono il lavoro musicale, proposti in buona parte durante la preview ragusana. Brani in lingua siciliana ma anche in italiano, una novità assoluta per Muratori che si cimenta in una dimensione ancora più ampia della sua stessa carriera. Il siciliano ritorna nell’umile riscrittura di “Povira patria”, liberamente tratta dall’omonima canzone di Franco Battiato che tra l’altro ha inciso alcuni passaggi all’interno del disco. Canzoni che dunque raccontano la Sicilia, i fatti di questa terra martoriata da decine di dominazioni e, più di recente, dalla politica che non ascolta i bisogni della “povera gente”, facendo i propri interessi in un “Mutu cu sapi u iocu”. Toccanti alcuni brani come “Ombra adorata” che è un omaggio alla poetessa Mariannina Coffa, ostaggio in casa di un matrimonio imposto, o come “L’esodo”, un vero e proprio inno con cui Muratori immagina, quasi biblicamente, un mare “spaccato” che si apra facendo passare i migranti, evitando così la morte e gli annegati. Il nuovo disco è abbinato ad un book, con grafica e illustrazioni curate da Alina Catrinoiu.

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