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Riunire i ragazzi di oggi e trasformarli negli uomini di domani.

È questo l'ultimo, nobile obiettivo perseguito dalla Cooperativa Libero Nocera di Reggio Calabria che, negli ultimi anni, si è rimboccata le maniche per dar vita ad un centro di aggregazione sociale nel quartiere "Modena".

Nuovo centro di aggregazione sociale per i ragazzi di Modena

"Noi, ragazzi di oggi" è il nome del progetto che, proprio in queste settimane, sta finalmente prendendo vita dopo un lungo percorso.

La "Libero Nocera", aggiudicataria dell'avviso pubblico "per la concessioni di contributi agli enti del terzo settore per la realizzazione di interventi a sostegno dell'inclusione e coesione sociale "REGGIO RESILIENTE" - PON Città Metropolitane 2014-2020 - Asse 3 Servii per l'inclusione sociale", è pronta a condividere con la città l'ambizioso progetto che porterà alla creazione di punto di riferimento, nel cuore della periferia sud, per i giovani.

Obiettivo? Migliorare ed incrementare il livello di welfare comunitario nel territorio di Reggio Calabria ponendo al servizio della comunità un vero e proprio luogo di aggregazione in cui realizzare e garantire la promozione dell'arte, della musica, della cultura, della creatività e dello sport.

Un punto di riferimento per i ragazzi

Non è di certo una sorpresa scoprire che l'Italia sia tra i paesi meno virtuosi a livello comunitario in tema di coesione sociale, né tantomeno che la situazione peggiori alle nostre latitudini. Alcuni studi hanno dimostrato, infatti, che la coesione sociale diminuisce progressivamente spostandosi verso il centro-sud ed il sud Italia.

È a questa esigenza che la cooperativa sente il bisogno di dare un forte segnale di rivoluzione partendo dalle radici del problema. Occupandosi di relazioni sociali, economia, parità di genere, cultura, inclusione sociale e non discriminazione, ambiente e fiducia, la "Libero Nocera" ha in mente di costituire un punto di riferimento per tutti quei ragazzi ed adolescenti provenienti dalla poverty map, nei confronti dei quali garantire quel "mutuo aiuto", che farà di loro gli uomini di domani.

Nelle prossime settimane saranno organizzati alcuni momenti di incontro con la parrocchia del quartiere S. Pio X, il quartiere scout e con il dirigente della scuola 'Telesio-Montalbetti'.

“Oggi viviamo un’altra giornata di festa e d’orgoglio per questo territorio che ha l’onore e il privilegio di ospitare questo istituto scolastico da sempre all’avanguardia sul fronte della proposta didattica e dell’innovazione. Ed è significativa la partecipazione ad un momento così qualificante, delle istituzioni e della stessa università Mediterranea, con il Magnifico Rettore Zimbone, che voglio ringraziare per la presenza costante dentro il tessuto cittadino e metropolitano, nel quadro delle tante iniziative congiunte che ci vedono protagonisti”. È quanto affermato dal Sindaco f.f. della Città metropolitana, Carmelo Versace, nel corso della cerimonia di inaugurazione del nuovo laboratorio “Extreme Energy Event” del Liceo Scientifico “Alessandro Volta” di Reggio Calabria. Il progetto "EEE", è stato spiegato nel corso dell'evento, nato da un'idea del prof. Zichichi, rientra nell'ambito di una rete di telescopi per raggi cosmici installati in alcune scuole superiori distribuite in modo uniforme sul territorio nazionale. Le scuole che partecipano a questo ambizioso progetto sono oltre 100. Le attività sono coordinate dai ricercatori del Museo storico della Fisica e Centro Studi e Ricerche “Enrico Fermi” di Roma coadiuvati da quelli dell’Istituto Nazionale di Fisica Nucleare, del CERN di Ginevra e delle università italiane. Al progetto partecipano anche la Fondazione e centro di cultura scientifica “Ettore Majorana” di Erice e il Ministero della Pubblica Istruzione.

“Qui al Liceo “Volta”, - ha poi aggiunto Versace - piantiamo un altro piccolo ma importantissimo seme per il futuro dei nostri ragazzi e per il loro percorso formativo. Un’opportunità in più per accrescere e perfezionare il loro bagaglio di competenze che deve essere sempre più orientato verso i nuovi scenari offerti dal mercato del lavoro. Un convinto plauso alla dirigente scolastica, Maria Rosa Monterosso, per il brillante lavoro che sta conducendo, attraverso tante nuove iniziative e valorizzando al meglio anche i percorsi avviati in precedenza dalla dirigente Palazzolo. Quando parliamo di orientamento, la parola chiave deve essere consapevolezza rispetto a ciò che il territorio può offrire. E le eccellenze che la rete scolastica metropolitana sta realizzando, sono lo strumento migliore per consolidare nei giovani l’idea che sia possibile restare in questo territorio e affermarsi qui in ambito professionale e lavorativo. In questa direzione, la Città metropolitana – ha poi concluso Versace – sta investendo tanto su cultura e formazione, nella consapevolezza che da tali ambiti si debba ripartire per rendere attrattivo questo territorio. Un impegno che assume una connotazione ancora maggiore nell’anno che celebra i Bronzi di Riace e che vede anche le scuole, come l’istituto “Volta”, partecipi a pieno titolo dei processi di promozione, in ambito culturale, che il nostro Ente, di concerto con le altre istituzioni territoriali, sta portando avanti”.

Il Settore Welfare del Comune di Reggio Calabria ha avviato un percorso formativo rivolto a persone o coppie che hanno deciso di offrire accoglienza ai minori stranieri non accompagnati. Si tratta di un’iniziativa che ha come obiettivo prioritario quello di garantire, a bambini e ragazzi, un tipo di ospitalità sicura e dunque rispondente alle loro particolari esigenze, vista e considerata anche la drammatica situazione che si sta verificando in Ucraina.

“L'accoglienza dei bambini che hanno vissuto sulla loro pelle situazioni di pericolo e traumi legati alle condizioni in cui versano i loro paesi di provenienza, comporta per chi li accoglie una notevole responsabilità in termini di cura, assistenza, gestione di eventuali comportamenti problematici”, evidenzia l’assessore comunale al Welfare, Demetrio Delfino e pertanto, “il percorso formativo proposto è finalizzato anche alla creazione di una vera e propria rete tra le famiglie, gli operatori e le associazioni, con l’obiettivo di garantire una presa in carico più completa e articolata ed attivare tutte le risorse possibili per offrire un sostegno adeguato. Anche da questi presupposti deriva la scelta di svolgere tale percorso esclusivamente in presenza. E tra gli obiettivi dell’iniziativa, - sottolinea inoltre Delfino – c’è anche quello di accompagnare tutte quelle persone che, con grande generosità e spirito di servizio, si rendono disponibili a sostenere la rete dell’accoglienza, a passare da una adesione, che spesso nelle fasi iniziali è soprattutto emotiva e di impatto, ad una motivazione più consapevole, informata e concreta”.

Il corso di formazione sull'affidamento familiare “Per l'accoglienza dei minori stranieri non accompagnati dagli sbarchi all'Ucraina”, gestito e coordinato dal Comune e da associazioni che si occupano di affido e accoglienza, sviluppa in particolare le tematiche legate all’affido familiare (cosa si tratta e come funziona), alla funzione genitoriale, al significato di migrazione e ai connessi effetti psicologici sui migranti e naturalmente anche alla legislazione italiana in materia di accoglienza e affido (legge 47 del 2007). 

Gli incontri formativi si svolgono presso la sala conferenze del Centro Civico di Ravagnese alle ore 15.30. Nei giorni scorsi si è tenuto il primo incontro, dedicato all'accoglienza ai partecipanti, alla presenza dell'Assessore Delfino e dei referenti del Corso Dr.ssa Marcianò, Dr.ssa Maurini, Dr.ssa Irrera, Dr.ssa De Rosa, Dr.ssa Missineo, oltre alle comunità Agape e Papa Giovanni.

Questi i prossimi appuntamenti: 21 aprile (Affido familiare); 28 aprile (Il minore in affido); 5 maggio (La famiglia che accoglie); 12 maggio (Il significato di migrazione); 17 maggio (La legislazione italiana); 19 maggio incontro conclusivo.

Si è tenuta, nella sala "Italo Falcomatà" di Palazzo San Giorgio, la riunione fra l'assessora agli Istituti di partecipazione, Giuggi Palmenta, ed i Comitati di quartiere per discutere dell'elaborazione del nuovo regolamento di settore. All'incontro, hanno preso parte anche il presidente del consiglio, Enzo Marra, il consigliere comunale Nino Malara e Fulvio Cama, responsabile amministrativo dell'albo delle associazioni.

L'iniziativa, nello specifico, ha visto 

riuniti i comitati di Ferrovieri-Pescatori, San Giovannello-Eremo, Centro storico e Centro storico "G. De Nava", il coordinamento Miti, Rione Marconi-Sbarre, Viale Calabria-Via Padova, Tremulini,  Diramazione Lombardo, Mosorrofa, Curduma-Trapezi, Sala di Mosorrofa, la Proloco Reggio sud, Pellaro centro, Reggio Campi-Villini Svizzeri-Trabocchetto, Croce Valanidi-Oliveto, Santa Caterina-San Brunello e Torre lupo. 

Insomma, un'ampia fetta del territorio alla quale l'amministrazione si è rivolta per «continuare e riprendere il dialogo e raccogliere gli spunti necessari ad elaborare il miglior regolamento possibile da sottoporre alla II commissione prima ed al consiglio comunale poi». Queste le parole dell'assessora Palmenta nel sottolineare «un importante momento di partecipazione e condivisione». 

«Il percorso di concertazione già avviato dalla nostra amministrazione - ha detto la delegata di giunta - prende nuovo slancio e vedrà presto disciplinato l'intero iter che interessa i comitati di quartiere. I prossimi step, quindi, in un clima di fondamentale democrazia partecipata, riguarderanno proprio la stesura dell'apposito regolamento atteso da molti». 

Anche per il presidente Marra, dunque, «si riapre una fase di confronto per andare avanti insieme».

Secondo il consigliere Malara, poi, la riunione è stata particolarmente importante perché «ogni settore dell'Ente avrà tracce precise sulle quali lavorare e travare la giusta sintesi».

«Nell'occasione - ha spiegato - ho visto molti volti nuovi fra i cittadini interessati alle sorti del proprio rione. Questo ci fa molto piacere perché evidenzia la forte voglia di partecipazione ed il percorso, fino qui intrapreso, potrà arricchirsi di nuovi suggerimenti utili alle comunità di quartiere che rappresentano il terminale ultimo dei servizi che il Comune deve erogare».

Prosegue a gran ritmo il percorso di crescita e potenziamento dei servizi del Planetario Pythagoras della Città Metropolitana di Reggio Calabria che, da oggi, mette al servizio di studenti, ricercatori e appassionati, il nuovo osservatorio astronomico di ultima generazione. Una struttura che si avvale di una strumentazione all’avanguardia nel panorama scientifico di riferimento, arricchendo in modo significativo l’offerta didattica e formativa che il prestigioso sito scientifico è in grado di garantire. A tenere a battesimo l’avvio delle nuove strumentazioni sono stati il sindaco f.f. della Città Metropolitana, Carmelo Versace, il consigliere delegato alla Cultura, Filippo Quartuccio e la dirigente del Settore Cultura, Giuseppina Attanasio, insieme ai funzionari del Settore, presenti alla cerimonia di inaugurazione al fianco della responsabile scientifica del Planetario, la professoressa Angela Misiano.

“Si tratta di un’altra bellissima notizia per il nostro Planetario e, più in generale, per l’intera comunità scientifica del territorio che adesso potrà avvalersi di nuovi e più avanzati servizi e strumentazioni per la ricerca e la didattica”, ha detto nel corso della manifestazione il Sindaco f.f. Versace. “È stato un investimento molto importante che come Città metropolitana abbiamo voluto fare e ringrazio in modo particolare tutto il settore dell’Ente che si è speso e impegnato, come sempre con grandissima professionalità e dedizione, per il raggiungimento di questo risultato. Non è un punto di arrivo – ha poi concluso l’inquilino di Palazzo “Alvaro” – ma un nuovo e più ambizioso step che riafferma il ruolo di primissimo piano, nel cuore del Mediterraneo, di questo prestigioso luogo di promozione della cultura scientifica. Una spinta ulteriore anche in vista delle prossime Olimpiadi di Astronomia che di qui a breve Reggio Calabria avrà l’onore di ospitare”.

L’obiettivo della Città metropolitana sul terreno culturale è quello di offrire un ventaglio di proposte sempre più ampio e qualificato, ha poi rimarcato il consigliere Quartuccio, “nella consapevolezza che l’immagine e la capacità attrattiva del nostro territorio debbano necessariamente passare dalla creazione di spazi e opportunità formative rivolte ai più giovani. Ed è quanto sta avvenendo e avverrà sempre di più, qui al Planetario. L’installazione dell’osservatorio esterno consentirà di accorciare ulteriormente le distanze, avvicinando le periferie e di collegare questo territorio ai circuiti scientifici internazionali, in ogni angolo del mondo. Ed è inoltre il giusto premio al cammino virtuoso che tutto il gruppo di lavoro che opera al Planetario, sotto la guida sapiente e appassionata della professoressa Misiano, continua a portare avanti ormai da tanti anni”.

La nuova strumentazione poterà il cielo in classe. Di questo si è detta convinta la professoressa Misiano, sottolineando il valore e la centralità dell’osservatorio astronomico, “attraverso cui potenziamo in modo rilevante tutto il quadro dell’offerta didattica del Planetario con la straordinaria possibilità di compiere con una postazione fissa, delle esperienze pratiche osservative di assoluto livello. Ma è anche una novità che ha ricadute sociali importanti, perché questa strumentazione consentirà a tanti giovani studenti di avvicinarsi a queste materie ed arricchire il proprio bagaglio culturale”.

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