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Polemiche sul ex premier: Avvenire, assoluzione non cancella rilievo morale

"Cos'ha fatto Berlusconi? E' stato assolto, qualcuno risponda dei soldi spesi per assolverlo". Matteo Salvini ha commentato così l'esito del processo Ruby. "Sono contento per lui - ha affermato ancora alla chiusura della sessione plenaria di Strasburgo - mi dispiace che gli italiani abbiano speso milioni di euro di denaro pubblico per intercettare, inseguire, pedinare, interrogare persone che poi sono state assolte". Quanto agli effetti di questa assoluzione sul centro destra, il Segretario del Carroccio ha sottolineato che "le alleanze non cambiano a seconda delle assoluzioni o delle vicende giudiziarie". "Non sono appassionato di processi che riguardano Arcore", ha concluso.

Berlusconi soddisfatto e pronto a rientrare in campo 'festeggia' l'assoluzione in Cassazione nel processo Ruby con un appello all'unità del partito. Ma la sentenza crea polemiche e il quotidiano dei vescovi, questa mattina va all'attacco sostenuto dal segretario generale della Cei. Intanto la decisione della Cassazione sembra non contribuire ad agevolare la via dell'alleanza Fi-Lega per le regionali. Matteo Salvini, che da tempo ha chiesto al Cav di scegliere tra il Carroccio ed Ncd fa sapere che "Le alleanze non cambiano a seconda delle assoluzioni. Mentre il vicepresidente del Csm Giovanni Legnini difende i Pm dopo che Berlusconi ha sottolineato di aver "finalmente trovato dei magistrati imparziali".

il Cav riprenderà in mano la partita delle alleanze. L'obiettivo è quello recuperare nei sondaggi con una campagna a tamburo battente sui media e nelle regioni chiamate alle urne: "Adesso speriamo che gli italiani si accorgano di quello che ci hanno fatto e che si possa recuperare qualcosa",è la mission consegnata allo stato maggiore del partito. L'intenzione insomma è quella di 'usare' la sentenza di assoluzione per rendere visibile "il martirio" a cui "per cinque anni sono stato sottoposto". Il tutto in attesa dell'arrivo del pronunciamento della corte europea sulla sentenza Mediaset: la corte europea mi darà ragione, ho anche delle nuove carte per quanto riguarda i diritti tv che testimoniano come io non ho commesso nulla. Della partita giustizia farà parte anche il pressing per cambiare la legge Severino. Un obiettivo dell'ex capo del governo come fa capire anche suo fratello Paolo, anche lui a palazzo Grazioli per salutare il Cavaliere: "C'e' un sindaco del Pd che sta facendo molto bene - dice riferendosi a Renzi - e comunque quella legge non vale solo per mio fratello", un riferimento diretto al 'caso' di Vincenzo de Luca, candidato del Pd in Campania. Per tornare ad essere centrali però l'ex capo del governo ha bisogno di tornare a dialogare con Matteo Renzi. Una partita, spiegano dall'inner circle azzurro, a cui Berlusconi si dedicherà dopo le elezioni amministrative consapevole che con il ritorno delle riforme in Senato i voti azzurri saranno determinanti.

Pronto a ritornare di nuovo in campo per riprendere le redini del partito ed aprire, dopo le elezioni regionali, una fase nuova da cui possono derivare diversi sviluppi: innanzitutto recuperare il legame con Matteo Renzi in modo da poter ritornare a giocare una partita in prima linea su riforme e giustizia. Silvio Berlusconi si concede giusto mezz'ora di commozione e battute con i parlamentari di Fi ed i giovani azzurri che lo hanno accolto a palazzo Grazioli all'indomani della sentenza di assoluzione per il processo Ruby  per rimettere subito mano ai dossier accantonati nelle ultime settimane e mettere appunto una nuova strategia. 

"Chi invoca la responsabilità civile" in relazione all'assoluzione di Silvio Berlusconi dal processo Ruby " è veramente fuori strada". Lo ha sostenuto il presidente dell'Associazione nazionale magistrati Rodolfo Sabelli, intervistato da Sky Tg 24. "Non vorrei che si utilizzasse questa assoluzione in chiave di attacco alla magistratura. Sarebbe una cosa profondamente sbagliata", ha aggiunto

"C'è molto da riflettere su come è stato imbastito il processo e sulle sue conseguenze ma l'esito penale favorevole a Berlusconi non cancella il rilievo istituzionale e morale del caso": è quanto scrive il direttore di Avvenire Marco Tarquinio. Rispondendo alle lettere dei lettori, il direttore del giornale cattolico sottolinea: "Anche solo per il fatto che un simile processo sia stato possibile, è evidente che un'assoluzione con le motivazioni finora conosciute non coincide con un diploma di benemerenza politica e di approvazione morale". Sottolineando che nelle lettere giunte al giornale ci sono "pensieri conditi da risate" il direttore di Avvenire commenta: "Credo che in realtà ci sia poco da ridere".
"Avvenire ha preso una posizione coraggiosa che va sostenuta e confermata": così il segretario generale della Cei, mons. Nunzio Galantino, sul commento del giornale dei vescovi sull'assoluzione di Berlusconi. "La legge arriva fino a un certo punto ma il discorso morale è un altro". Galantino, parlando a margine di un convegno sul servizio civile, ha aggiunto che la questione non riguarda "solo Berlusconi. Tutte le volte in cui c'è una assoluzione bisogna andare a leggere le motivazioni. Ma il dettato legislativo arriva fino ad un certo punto, il discorso morale è un altro". Facendo 'esempio della legge sull'aborto il vescovo fa presente che "se un fatto è legale non è detto che sia morale".

Non c'è solo il caso Ruby, quello per cui Berlusconi è stato assolto davanti alla Cassazione, tra gli appuntamenti con la magistratura nell'agenda di Silvio Berlusconi.

Il leader di Forza Italia, infatti, dovrà affrontare nei prossimi mesi una serie di 'scogli' giudiziari: si va dalla decisione del Tribunale di Sorveglianza di Milano se dichiarare o meno estinta la pena di un anno in seguito alla condanna definitiva nella vicenda Mediaset e per la quale ha appena concluso 10 mesi e mezzo in affidamento in prova ai servizi sociali, al procedimento per la compravendita di senatori. E ancora, dal caso Escort a Bari all'indagine Ruby 'ter', in cui risponde di corruzione in atti giudiziari, dalla procedimento sul 'nastro Unipol' che si appresta ad essere discusso davanti agli ermellini, alla nuova causa civile per il Lodo Mondadori.

Il prossimo 31 marzo si terrà davanti alla Cassazione il processo per valutare il ricorso presentato dall'ex premier assieme al fratello Paolo per chiedere la piena assoluzione per la vicenda del nastro Unipol. Vicenda per la quale si è visto 'graziare' dalla prescrizione in appello anche se condannato a versare, in solido sempre con il fratello, 80 mila euro a Piero Fassino, parte offesa.

Dopo aver terminato, domenica scorsa, i 10 mesi e mezzo di affidamento in prova ai servizi sociali in seguito alla condanna definitiva per la frode fiscale commessa con la compravendita dei diritti tv Mediaset, Berlusconi è in attesa della decisione del Tribunale di Sorveglianza di Milano che, in base alla relazioni dei servizi sociali, dell'Istituto Sacra Famiglia dove ha svolto attività di assistenza agli anziani e delle forze dell'ordine, dovrà valutare se il suo percorso di riabilitazione ha avuto esito positivo o meno e quindi dichiarare eventualmente estinta la pena principale ma non la pena accessoria.

Dal gennaio dell'anno scorso, in seguito alla trasmissione degli atti da parte della quinta sezione del Tribunale di Milano che nel luglio 2013 aveva condannato a 7 anni di carcere Emilio Fede e Lele Mora e a 5 anni Nicole Minetti per il caso 'RubY 2', Berlusconi è indagato, assieme ai suoi difensori Ghedini e Longo, all'avvocato Luca Giuliante e ad altre 21 ospiti alle feste di Arcore per corruzione in atti giudiziari. L'indagine, di cui è appena stata chiesta la proroga e che vede complessivamente 45 indagati, la metà dei quali per falsa testimonianza, è affidata al procuratore aggiunto Pietro Forno e ai pm Tiziana Siciliano e Luca Gaglio. L'ipotesi è, che l'ex capo del Governo abbia pagato, addirittura fino a qualche settimana fa, le giovani donne, Ruby compresa, in cambio del loro silenzio. La procura ha anche avviato una rogatoria in Messico a a 'caccia' del tesoro riconducibile alla marocchina e al suo ex compagno Luca Risso.

Riprenderà il prossimo 10 aprile davanti al gup di Bari Rossana Depalo l'udienza preliminare in cui Berlusconi è imputato con l'ex direttore dell'Avanti! Valter Lavitola. All'ex presidente del Consiglio è stato contestato il reato di induzione a rendere dichiarazioni mendaci all'autorità giudiziaria: avrebbe pagato l'imprenditore barese Gianpaolo Tarantini perchè mentisse sulle escort portate nelle sue residenze estive tra il 2008 e il 2009. E Tarantini avrebbe mentito, dicendo che Berlusconi non sapeva che quelle donne fossero prostitute. Inoltre, nel processo in corso davanti al Tribunale a carico dell'imprenditore, di Sabina Began e di altre cinque persone accusate di sfruttamento, favoreggiamento e induzione della prostituzione di 26 ragazze, sono state depositate le trascrizioni di una serie di intercettazioni con al centro le serate organizzate da 'Giampi' per l'ex capo del Governo.

Il leader di Forza Italia è imputato, a fianco dell'ex direttore dell'Avanti Valter Lavitola, nel processo cominciato lo scorso 11 aprile davanti al Tribunale di Napoli con al centro la presunta compravendita di senatori, in particolare di Sergio De Gregorio. Il dibattimento prosegue nei prossimi giorni.

Il prossimo 18 marzo, a Milano, riprenderà la nuova causa civile con cui la Cir della famiglia De Benedetti ha chiesto alla Fininvest di Silvio Berlusconi il risarcimento di oltre 30 milioni di euro, ai quali vanno sommati altri 60 di interessi e spese legali, per la vicenda del Lodo Mondadori. La richiesta è stata avanzata dopo che la Cassazione, nel condannare definitivamente la Fininvest a versare 494 milioni all'editore gruppo Repubblica-Espresso per i danni patrimoniali, ha demandato ad altro giudice la liquidazione di quelli non patrimoniali.

Riguardo alla causa di divorzio da Veronica Lario, Berlusconi, nonostante i giudici di Monza il 18 febbraio dell'anno scorso abbiano sciolto il matrimonio, dovrà affrontare il capitolo economico che riguarda il mantenimento della ex moglie su cui sono in corso trattative. Veronica avrebbe chiesto come buonuscita un unico assegno definitivo di 540 milioni di euro.

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