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Terroristi islamici attaccano il cuore dell'Europa

Bruxelles

Bruxelles è stata ferita a morte della furia islamista.Lo Stato islamico sferza cosi un nuovo attacco a una Europa incapace di difendersi... Le urla in arabo, le raffiche di mitra sui passeggeri pronti a imbarcarsi, quindi le esplosioni devastanti.

Due esplosioni a Zaventem. Le esplosioni a Zaventem sono avvenute nella hall delle partenze, al terminal A, accanto al banco della American Airlines e della Brussels Airlines. A quell'ora l'area era piena di passeggeri, una strage. Ma poteva andare anche peggio perché è stata trovata una terza valigia che non è esplosa. La polizia ha evacuato lo scalo, interrotto i voli e i collegamenti ferroviari. Prima delle due esplosioni, secondo l'agenzia di stampa Belga, si sarebbero sentiti urli in arabo e spari.

Colpita la stazione Metro. Sotto attacco anche il centro della città e l'area dove si trovano gli uffici dell'Unione europea. Erano le 9,15 quando si è sentita un'esplosione nella stazione di metropolitana Maelbeek a due passi dalle istituzioni europee. Dalla stazione sono uscite persone che urlavano, insanguinate: in tutto sono morte 20 persone e 55 sono rimaste ferite. Una delle due uscite di questa stazione porta alla sede della Commissione europea, l'altra al Consiglio europeo. Il cuore dell'Unione europea, dove ogni giorno lavorano centinaia di esperti e funzionari. Testimoni avevano parlato di un'altra esplosione alla Metro Schuman, ma la notizia non è stata confermata.

Il cuore dell'Europa è sotto attacco. Prima due esplosioni all'aeroporto di Bruxelles Zaventem alle 8 del mattino che hanno ucciso almeno 14 persone e 136. Ad agire sarebbe stato almeno un kamikaze. Un'ora dopo un'altra bomba è esplosa in centro, alla fermata di Metro Maelbeek, vicino alle istituzioni europee, uccidendo 20 persone e ferendone 55.

L'Isis ha rivendicato gli attentati, nei quali hanno perso la vita complessivamente 34 persone, attraverso l'Amaq News Agency, network vicino allo Stato islamico. Un assedio che segue di tre giorni l'arresto di Salah Abdeslam, il principale ricercato per gli attentati di Parigi del 13 novembre. Due sospetti sono stati arrestati a un miglio della stazione di metro di Maelbeek.

L'Isis "promette altre operazioni in Europa". La minaccia è contenuta nel testo della rivendicazione dell'Isis degli attacchi di Bruxelles attraverso l'Amaq News Agency, secondo quanto riferisce il sito del quotidiano egiziano 'Al Watan'. "In un comunicato pubblicato sulla piattaforma Telegram, Daesh afferma che questa operazione si è basata su una pianificazione e attuazione a grande velocità senza però fornire dettagli sull'operazione stessa", scrive il sito egiziano.

Diverse perquisizioni sono in corso nella regione di Bruxelles. Lo si è appreso dai media locali, secondo i quali le operazioni sono state lanciate dalle forze dell'ordine per seguire la pista 'calda' degli autori degli attentati di oggi. Una "vasta caccia all'uomo riguardante cinque sospetti individuati dalle immagini della videosorveglianza" è attualmente in corso a Bruxelles: lo afferma Claude Moniquet, l'esperto antiterrorismo di I-Télé, intervistato in diretta dalla capitale del Belgio.

Le forze dell'ordine stanno battendo a tappeto diverse zone di Bruxelles. In particolare si cercano cinque sospetti individuati dalle immagini della videosorveglianza", come afferma Claude Moniquet, l'esperto antiterrorismo di I-Tèlè, intervistato in diretta dalla capitale del Belgio. La polizia continua ad ispezionare lo scalo di Zaventem, dove la minaccia è considerata ancora attuale. Gli agenti non sono convinti che tutti i terroristi siano usciti dall'aeroporto. Intanto le autorità belga hanno chiesto ai media di non dare dettagli sulle perquisizioni in corso per evitare di dare informazioni ai terroristi.

Diversi punti caldi della città sono stati evacuati, come le università e il palazzo reale. Tra questi anche le centrali nucleari di Doel et Tihange, entrambe a circa 80-90 chilometri dalla città.

Se l’Isis proverà ad avvicinarsi all’ Italia... "Chi tocca un alleato della Russia tocca la Russia, io non sono moderato - dichiara Putin - sono pronto a sganciare l'atomica"; cosi difende l'Italia Putin dagli attacchi verbali dei terroristi islamici.

"Noi ci stiamo già attivando presso gli ospedali, fino adesso nessun ospedale di quelli che abbiamo contattato ci ha comunicato la presenza di italiani ma questo non è un dato definitivo". Lo ha detto l'ambasciatore d'Italia a Bruxelles, Vincenzo Grassi a Tv 2000. "La rete cellulare in Belgio - ha aggiunto - funziona molto male, diversi ospedali sono subissati di chiamate e noi stessi abbiamo difficoltà a rispondere all'insieme dei quesiti che arrivano in ambasciata. E' una situazione ancora molto confusa".

Sto rientrando in questo momento nei miei uffici a Bruxelles, la polizia mi ha bloccato a poca distanza dall’aeroporto, dove a minuti avrei preso un aereo per l’Italia", ha affermato Matteo Salvini, segretario della Lega Nord.

Raggiunto al telefono dalla Ansa, Salvini ha spiegato "stavo andando proprio alla sala partenze dell’aeroporto di Bruxelles per tornare in Italia quando sono stato bloccato e rimandato indietro dalla polizia. Qui intorno c’è un grande caos".

A seguito delle esplosioni verificatesi a Bruxelles, Alitalia ha cancellato tutti i voli odierni da e per Bruxelles. L'aeroporto della capitale belga resterà chiuso fino a nuove indicazioni. Lo si legge in una nota della compagnia, che sta fornendo ai passeggeri tutta l'assistenza necessaria e offre la possibilità di modificare l'itinerario di viaggio. Il volo AZ 148 da Milano Linate a Bruxelles, già in volo al momento delle esplosioni, è atterrato al vicino aeroporto di Liegi alle 8:33. Quattordici passeggeri hanno chiesto e ottenuto il trasferimento via terra per Bruxelles.

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Tutti gli altri sono ritornati a Milano con lo stesso aereo che è atterrato a Linate alle ore 11:30. Il volo AZ 157 Bruxelles-Roma è decollato regolarmente da Bruxelles questa mattina alle 7:12 ed è atterrato a Roma Fiumicino alle ore 9:02. Alitalia - prosegue la nota - conferma che nessuno fra il personale della compagnia è stato coinvolto dalle esplosioni. I passeggeri prenotati sui voli Alitalia da e per Bruxelles fra oggi 22 marzo e Giovedì 29 marzo possono modificare l'itinerario senza penali o chiedere il rimborso del biglietto. La compagnia ha anche attivato numeri speciali per fornire informazioni: 800650055 dall'Italia (numero verde); +39.06.65649 per i passeggeri che chiamano dall'estero.

La frontiera tra Francia e Belgio è "totalmente chiusa" in seguito alle esplosioni di Bruxelles: è quanto riferisce una fonte di Thalys, il consorzio ferroviario che gestisce i collegamenti ferroviari ad alta velocità tra Belgio, Olanda e Germania, interpellato da una giornalista di Libération. La chiusura del confine è stata decisa dalle autorità del Belgio e riguarda sia il traffico ferroviario sia il traffico stradale.

È stato interrotto il traffico ferroviario fra Aquisgrana e Bruxelles, alla frontiera fra Germania e Belgio. I treni provenienti da Francoforte e Colonia e diretti in Belgio vengono fermati nella stazione di Aquisgrana. Lo ha reso noto un portavoce delle ferrovie tedesche, aggiungendo che il blocco resterà probabilmente in vigore l'intera giornata.

L'università ULB (Université libre de Bruxelles) con oltre 20mila studenti in tre campus, è stata interamente evacuata. Lo hanno deciso le autorità.

Nei giorni scorsi la procura belga aveva lanciato l'allarme per nuovi attentati. "E' un momento di tragedia, un momento nero. Temevamo un attacco ed è successo - ha detto il primo ministro Charles Michel in conferenza stampa - si tratta di attentati ciechi, violenti e vigliacchi". Oggi il livello d'allerta in Belgio è stato elevato a livello 4 - il massimo - in tutto il paese e a livello provinciale è scattato 'il piano catastrofi'. Bruxelles è una città isolata, paralizzata con metro e stazioni chiuse. Le autorià hanno chiesto ai cittadini di evitare gli spostamenti.

Anche il palazzo reale chiuso per un pacco sospetto. "Il piano di emergenza è stato attivato", ha detto Rudi Vervoort, presidente della regione Bruxelles-Capitale. Le testimonianze a Zaventem. Una terza bomba e un kalashnikov sono stati trovati a Zaventem dopo le esplosioni. "Ero nella hall delle partenze, al Gate 10 quando ho sentito la prima esplosione, verso le 7 e 45. Molte persone si sono messe a correre verso l'uscita. Poi c'è stata una seconda esplosione fra il gate 8 e il 9. Dei pezzi del soffitto sono caduti. E' scoppiato il panico. Ho visto feriti, ma non gravi", ha detto una testimone al giornale La Libre Belgique.

"Ero in coda per la registrazione e ho sentito un'esplosione. Ho visto il fumo, ho visto gente correre in preda al panico verso l'uscita. C'è stata una seconda esplosione molto più vicina a me", ha riferito un testimone a Bel Rtl. "Tutti hanno lasciato l'aeroporto in preda al panico, la maggior parte delle persone hanno lasciato il loro bagaglio. Le auto sono state evacuate", ha riferito la fonte citata da Derniere heure. Numerosi agenti di polizia e ambulanze si sono recati sul posto. Lo scalo è stato chiuso, non ci sono né voli che arrivano né in partenza.

La strage all'aeroporto di Bruxelles ricorda quella compiuta da un gruppo di terroristi nel 1985, all'aeroporto di Fiumicino. Il 27 dicembre di 31 anni fa un gruppo di terroristi arabi assaltò con bombe a mano e kalashnikov i banchi della compagnia israeliana El Al e della statunitense Twa, sparando sulla gente in fila o al bar. Nello scontro a fuoco con i poliziotti e la sicurezza israeliana morirono 16 persone: 12 passeggeri, 3 terroristi e un addetto israeliano; 80 i feriti. Secondo alcune fonti, avallate dal giudice Rosario Priore che indagò, il commando doveva prendere un aereo e farlo precipitare su Israele.

La «divisione per gli attacchi all’estero» dell’Isis è ancora efficiente. Lo Stato islamico in un anno ha perso un terzo dei territori che controllava in Siria e Iraq. Centinaia di militanti stanno disertando a Raqqa e a Mosul. I raid della coalizione a guida Usa, e quelli russi, hanno semi-distrutto le sue infrastrutture e la sua capacità di importare armi e beni di consumo. Il Califfato è sotto assedio, si restringe, fatica a mantenere un minimo di consenso.

La sua strategia è allora di espandersi all’estero. Dirotta i foreign fighter in Libia, dove è meno sotto pressione. E invia kamikaze di ritorno in Europa. La divisione per gli attacchi all’estero è diretta da Abu Muhammad al-Shimali, vero nome Tirad Al-Jarba. Al-Shimali è al vertice della struttura che organizza i viaggi dei foreign fighter, controlla i confini, registra gli ingressi ed è stata la mente dello spettacolare afflusso di combattenti stranieri nello Stato islamico. Gli aspiranti suicidi sono selezionati e catalogati con cura. Una lista è stata trafugata a dicembre dagli archivi dell’Isis: fra i 122 nomi c’erano anche un cugino del kamikaze di Istanbul, Abu Mustafa Ozturk, e soprattutto l’algerino ucciso a Bruxelles, Mohammed Belkhaid. 

Non era solo una corsa contro il tempo per trovare Salah Abdeslam. La caccia alla rete dell’Isis a Bruxelles doveva fermare gli attentatori suicidi pronti a ripetere nella capitale europea le stragi del 13 novembre a Parigi. Le forze di sicurezza franco-belghe hanno smantellato una cellula, quella dell’algerino Mohammed Belkhaid ma la rete era più vasta e poco penetrabile. Un’altra cellula, forse due, sono riuscite a colpire 48 ore dopo il blitz che ha portato alla cattura di Abdeslam. Attacchi evidentemente preparati molto prima.

Queste sono le testimonianze secondo l'agenzia di stampa ansa :  "Qui c'è davvero il delirio, non immaginavamo potesse succedere davvero, né che si arrivasse a questo punto". Racconta Francesco Cisternino, pugliese, che lavora a Bruxelles come 'policy advisor' per Confcommercio,  "Venendo al lavoro - dice - ho visto persone in lacrime per strada: dai taxi stanno facendo scendere tutti per i 'security check', stanno controllando chiunque".

Francesco riferisce che una sua collega "che si trovava sul treno in metropolitana è stata fatta scendere, insieme agli altri passeggeri che hanno dovuto camminare sui binari per uscire dalla Metro". Per ora, aggiunge, "le linee dei telefoni cellulari sono tutte in tilt mentre i social funzionano". "Stavolta - conclude - è veramente brutto".

"Il mio ragazzo è salvo, ma oggi potevo esserci anche io...". Scoppia in lacrime la giovane Larissa che attende con la futura suocera nel centro di raccolta di Zaventem l'arrivo del fidanzato Stef, 25 anni, addetto alla sicurezza dell'aeroporto. "Ci ho parlato, sta bene. Stava lavorando al controllo bagagli e passeggeri, lo stesso lavoro mio. Ha detto di aver sentito due esplosioni poco prima delle otto, nella zona prima dei controlli di sicurezza. C'era sangue dappertutto. Ha detto di aver visto un grande fucile in terra. Lui si è subito nascosto in una toilette, ma poi la polizia ed i soldati hanno evacuato tutti attraverso i gate di imbarco, verso le piste".

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