La politica della Lega sui temi Italiani

" Burlando ha molte responsabilità, la situazione drammatica della Liguria e in particolare di Genova non conosce eguali nel paese e anche al di fuori dei confini nazionali. La  responsabilità è imputabile a chi in questi anni ha pianificato il territorio in modo criminale. E' stato terrificante apprendere da Burlando che in Liguria si sono persi 30 anni tra ricorsi e contro ricorsi a causa di programmazioni urbanistiche approssimative. I genovesi devono vivere nella consapevolezza paradossale che in caso di alluvione il territorio tra il Bisagno e lo Scrivia non regge più di 500 metri cubi al secondo di acqua, le alluvioni potrebbero portarne fino a 1.200 metri cubi al secondo Questa devastazione è il risultato di decenni di permessivismo edilizio. Hanno costruito ovunque. Lo stato non dovrebbe permettere che i cittadini vivano in una condizione di emergenza perenne con la certezza che quanto accaduto potrebbe riaccadere. E Renzi come risponde? L'ha detto Gabrielli, con un'aspirina, 12.5 milioni sono briciole, invece che finanziare inopinatamente l'operazione Mare Nostrum, utilizzi le risorse per mettere in sicurezza il territorio ligure. Ci auguriamo che i fondi stanziati dal governo non siano gestiti da coloro i quali hanno ridotto così il territorio, decenni di amministrazioni di sinistra producono questi danni".
dichiara il senatore della Lega Nord, al Corriere del sud Jonny Crosio capogruppo in commissione lavori pubblici a Palazza Madama.

" A Genova i danni per l'alluvione sono stati superiori a 250 milioni di euro, oggi Gabrielli ha detto che il governo stanzierà solo 12,5 milioni per le 2400 aziende genovesi alluvionate ossia circa 5000 euro ad attività. Per Renzi i genovesi meritano solo un'elemosina. La Lega chiede l'annullamento dei tributi e la sospensione del durc alle imprese altrimenti ci sarà la desertificazione. Genova non merita questo trattamento". ..dichiara il leghista Edoardo Rixi.


" Ennesima dimostrazione del fallimento su ogni fronte del governo Renzi: oggi i neo sindaci delle Città metropolitane e presidenti non eletti dal popolo delle Province, che non sono affatto state abolite, riuniti in assemblea a Roma hanno dichiarato in un ordine del giorno di ritenere che, analizzata la Legge di Stabilità 2015, non riusciranno più ad erogare i servizi essenziali ai loro cittadini! Pur di garantire la prosecuzione dell'infame operazione Mare Nostrum, chi governa il Paese mette gli enti locali nelle condizioni di non poter fornire a chi lavora e paga le tasse da una vita quei servizi che vengono dichiarati essenziali, cioè indispensabili, per la dignitosa sopravvivenza dell'individuo... dopo i tagli alle forze dell'ordine cioè alla sicurezza, dopo la beffa ai danni dei malati non autosufficienti, un'altro schiaffo alla gente onesta che non ha altra colpa se non quella di non essere un immigrato clandestino. Credo che in qualsiasi altra nazione a questo punto si sarebbe già scatenata una rivoluzione: da noi il pifferaio magico di Firenze per quanto tempo ancora riuscirà a tenere buoni i sudditi con le sue barzellette?....scrive su Facebook, Roberto Calderoli.

" I tagli previsti dalla legge di stabilità saranno devastanti per le regioni e i comuni virtuosi mentre gli amministratori irresponsabili degli enti spreconi continueranno a godere del supporto incondizionato dello stato, esempi su tutti: Roma e Napoli. Fassino e Chiamparino che fino a prova contraria rappresentano comuni e regioni reagiscano duramente. I tagli voluti dall'Europa e applicati dai soldatini Renzi e Padoan non costringeranno gli enti a tagliare gli sprechi ma i servizi essenziali. I cittadini continueranno a essere massacrati di tasse e usufruiranno di servizi sempre più scadenti. Fassino e Chiamparino la smettano con la cieca obbedienza al 'partito', si ribellino alla macelleria sociale risultato della politica renziana. Noi chiediamo l'applicazione immediata dei costi standard e del federalismo fiscale. Unico mezzo per una vera spending review" .....dice Guido Guidesi, capogruppo in commissione bilancio a Montecitorio per la Lega Nord.
"Dopo aver ascoltato in comitato Shengen il sindaco di Udine Furio Honsell eletto nelle fila del centrosinistra ci chiediamo cosa aspettino gli altri sindaci 'democratici'  a ribellarsi a questo governo di inetti che predica l'accoglienza ma l'ha trasformata in un 'disgustoso buisness' citando testualmente il primo cittadino friulano. I comuni sono abbandonati, lasciati soli a gestire un sistema frammentato che conta 5 programmi a 5 tariffe. Assistono alla corsa di cooperative che smaniano per poter gestire la 'categoria' di immigrati più redditizia.  Addirittura i territori di confine subiscono  l'arrivo via terra di centinaia di clandestini respinti dall'Austria, questo a dimostrazione di come Alfano non conti assolutamente nulla in Europa visto che è l'unico a rispettare il regolamento di Dublino. Si vanta di avere una credibilità a Bruxelles  acquisita tramite il sistema d'accoglienza italiano, nella realtà è lo zimbello dell'unione e con lui l'intero paese. Tesi questa avallata se necessario anche dalle politiche del governo sui respingimenti: non solo hanno svuotato il fondo rimpatri e quindi non rimandano a casa le migliaia di clandestini che sbarcano, non rimandano al mittente nemmeno quelli che si sono visti bocciare le richieste al diritto d'asilo. Altro che serietà, altro che accoglienza, altro che buone intenzioni.. oramai è chiaro che l'unica impresa redditizia rimasta in Italia si chiama 'invasione s.p.a' e l'hanno inventata Renzi e Alfano".secondo il senatore Paolo Arrigoni capogruppo per la Lega Nord in comitato Schengen.