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Il Front National di Marine Le Pen,  per la prima volta potrebbe conquistare domenica prossima uno o più dipartimenti, si insedia definitivamente come terzo partito accanto alla destra di Nicolas Sarkozy che si unisce con il centro UDI diciamo che vince solo per le sue alleanze , e a una gauche divisa che perderà il governo di 30 dipartimenti, ma evitando il crollo annunciato.

Le Pen canta vittoria - siamo il primo partito, tuona : il Front secondo le agenzie pero è isolato e non può allearsi con nessuno, ma diventa sempre piu forte e piu grande ,puo contare in una forza tutta sua,e non e alleato con nessun altro, mentre Sarkozy ha fatto alleanze per arrivare a questo risultato..

Il centro-destra e il  centro-sinistra superano ciascuno il 35% grazie proprio alle alleanze mentre Marie Le Pen conquista tutto da sola.

Al ballottaggio, la coalizione UMP-UDI - che ha arginato l'onda del Front National ma la cui tenuta politica è tutta da dimostrare - è in buona posizione per strappare almeno 15 dipartimenti alla gauche. Clamoroso il caso del Nord, dove la disfatta in territori tradizionalmente a sinistra è ancora più cocente, ma non meno importanti per i socialisti sono la perdita di Seine-et-Marne, Pirenei Atlantici, Pirenei Orientali e Ain. Sommate ai 40 dipartimenti che ha già saldamente in mano, le nuove terre conquistate ridipingono di "blu" la cartina della Francia "rosa". Storica sarebbe, per il Front National, la conquista di uno o più dipartimenti. Il partito di Le Pen rischia di aggiudicarsene addirittura cinque.

Quello più accreditato sembra la Vaucluse, con capoluogo Avignone. In questa regione, il PS ha chiesto ufficialmente all'UMP di desistere e fare "fronte repubblicano" con la gauche contro il partito della Le Pen. La sinistra deve la sua sconfitta alle divisioni che le hanno impedito ancora una volta di capitalizzare i consensi. Conserverà una ventina di dipartimenti, il PS ha fatto meglio del minimo storico delle europee 2014 (14%) ma con il 21% resta distanziato dal Front National e dalla destra. Anche il 36% ipotetico di un blocco di sinistra che al momento esiste solo sulla carta (contro il 37% della destra) sarebbe il peggior risultato complessivo della gauche dal 1992.

 

Marie Le Pen vince da sola  il Front National,va benissimo e puo essere soddisfatto  anche Nicolas Sarkozy, che già pensa di nuovo all'Eliseo dopo una vincita  neo gollista alle cantonali di ieri.

 

Benino il Partito socialista di François Hollande e Manuel Valls, che tutto sommato regge e non crolla contrariamente a tutte le previsioni. La Francia si sveglia nell'era del tripartitismo: questo il leit-motiv dei commenti del giorno dopo le amministrative che ridisegnano il Paese...

 

Sarkozy si è limitato all'esclusione di qualsiasi accordo locale o nazionale con l'estrema destra.

"Quel che è avvenuto ieri in Tunisia è molto doloroso e molto allarmante. E dimostra che Isis è un pericolo molto grave che va affrontato con urgenza, perché il tempo è poco". Lo sottolinea il presidente della Repubblica Sergio Mattarella in un'intervista alla Cnn, soffermandosi sull'attacco di ieri in Tunisia. "Quel che è avvenuto dimostra la gravità di questo pericolo", aggiunge il Capo dello Stato

"Discuteremo la nostra reazione all'attacco terroristico a Tunisi. La maggior parte delle vittime erano Ue e di sicuro questo è un attacco anche all'Europa e l'Europa deve rispondere. Li informerò sulla situazione e decideremo la reazione", così l'Alto rappresentante Federica Mogherini entrando al vertice Ue.

Hamas condanna la strage di turisti avvenuta nel museo Bardo di Tunisi. In un comunicato diffuso la scorsa notte a Gaza Hamas precisa che ''l'atto criminale sferrato contro civili rappresenta un crimine contro i valori umani e contro la Tunisia, sia verso il suo popolo sia verso i suoi dirigenti''. Hamas porge dunque le condoglianze alla Tunisia, alla sua leadership e alle famiglie delle vittime, e augura a quel Paese ''stabilita', sicurezza e prosperità ''.

I jihadisti hanno rivendicato, minacciando nuovi attacchi: "Quello che avete visto" a Tunisi "è solo la prima goccia di pioggia". Nove sospetti sono stati arrestati: quattro di questi avrebbero "legami diretti con l'attacco". E' stata arrestata anche la sorella di Jabeur Khachnaoui, uno dei due attentatori uccisi nel blitz. I terroristi erano muniti di cinture esplosive e di armi molto avanzate.

"Siamo di fronte ad una minaccia globale". Lo ha detto il premier Matteo Renzi al termine del vertice Ue, parlando dell'attacco a Tunisi. "C'è chi ha detto che bisogna chiudere le frontiere - ha aggiunto - ignorando che questa vicenda è accaduta fuori dalle nostre frontiere".

Abbracci, qualche lacrima, occhiali scuri per nascondere lo stress e qualche imprecazione, come "una vacanza di m....". Hanno poca voglia di parlare i 130 crocieristi di costa Fascinosa, arrivati a Genova con un charter messo a disposizione dalla compagnia. Una coppia di Lainate, con due bambini, si è salvata grazie all'età dei figli. "Mio marito voleva andare al Museo - dice Simona Panico - ma io gli ho detto che non era una scelta giusta per l'età dei figli". I bambini della coppia hanno due anni e mezzo e tre anni e mezzo. "Ho udito spari, ho visto ambulanze ed elicotteri, furgoni blindati. Era un inferno".secondo le agenzie di stampa ,Primo Roncolato imprenditore di Varese, racconta i momenti dell'assalto terroristico al Museo del Bardo. Roncolato era proprio fuori al Museo. L'imprenditore si ritiene fortunato, anche perchè è riuscito a tornare subito a bordo di Costa Fascinosa. "Ho incontrato un tunisino che aveva lavorato a Perugia - ha detto - E' stato gentilissimo, mi ha chiamato un taxi e sono riuscito ad arrivare al porto. Era un caos".

"Si tratta di due elementi estremisti salafiti, che sono partiti per la Libia lo scorso dicembre dove si sono addestrati", prima di rientrare in Tunisia, ha spiegato il ministro tunisino della Sicurezza Rafik Chelly ai giornalisti e riportato dalle agenzie di stampa Italiane.

Un centinaio di manifestanti ha dato vita stamane a un corteo contro il terrorismo nella centrale centrale Avenue Bourghiba, nel cuore di Tunisi. Sullo striscione che apre la manifestazione si legge: "Il terrorismo non è musulmano né tunisino". Il corteo si svolge nel 59.o anniversario dell'indipendenza del Paese.

Quattro morti e undici feriti, tra cui uno grave, nell'attentato costato la vita a 23 persone, tra cui 19 stranieri e 2 attentatori, più decine di feriti. Si tratta di due donne, Antonella Sesino, 54 anni, dipendente del Comune di Torino, e Giuseppina Biella, una settantenne di Meda, vicino a Monza, che era in vacanza in Tunisia insieme al marito, che si aggiungono al torinese Orazio Conte, informatico di 54 anni, e Francesco Caldara, pensionato di Novara in vacanza con la compagna, che è rimasta ferita. Degli undici italiani feriti, uno è in gravi condizioni.

Il bilancio dell'attacco al museo del Bardo a Tunisi è di 19 morti, 17 turisti e due terroristi... ha detto il premier tunisino Habib Essid, che ha aggiunto che ci sono anche italiani tra i morti e vittime tedesche, polacche e spagnole.

È di 22 morti e 50 feriti il bilancio dell'attacco a Tunisi. Lo ha riferito la tv di Stato tunisina senza fornire ulteriori dettagli. In precedenza il premier Habib Essid aveva reso noto un bilancio di 19 morti, tra i quali 17 turisti, e 22 feriti. Nell'attacco, secondo le autorità, sono stati uccisi «due terroristi» e anche due italiani.

Non c'è al momento conferma ufficiale della notizia. La Farnesina sta verificando e non ha al momento conferme. Abdel-Hamid è l'ultimo giornalista ad avere parlato di vittime italiane a Tunisi. Poco prima era stato un suo collega del Financial Times, Borzou Daragahi, a parlare sempre su Twitter, di un italiano morto, riprendendo informazioni che sono circolate per tutto il giorno sui media tunisini.

Otto italiani feriti durante l'attacco. La Farnesina comunica che sono un centinaio i connazionali messi in sicurezza.

Una coppia di ebrei romani è sfuggita all'attacco terroristico del museo del Bardo di Tunisi. Secondo quanto riferito dal portavoce della comunità ebraica di Roma Fabio Perugia, i due sono riusciti ad uscire dal museo prima che i terroristi prendessero gli ostaggi. Ora sono stati portati in un luogo sicuro dalle forze dell'ordine. I due, una volta al sicuro, hanno chiamato i figli rassicurandoli sulla loro situazione. Entrambi non sono feriti. L'uomo è stato anche visitato in ospedale dove era stato portato per accertamenti.

"Stiamo bene, ma non sappiamo nulla dei nostri amici": così i due ostaggi torinesi liberati al telefono con alcuni colleghi del Comune di Torino. Degli altri quattro ostaggi, al momento, ancora nessuna notizia.

Alcuni italiani sarebbero stati feriti durante l'attacco. La Farnesina comunica che sono un centinaio i connazionali messi in sicurezza.

Basta importare  terroristi, il rischio è troppo alto. Il governo blocchi subito i confini. Il nostro pensiero è rivolto alle vittime dell'ennesimo vile attentato dell'isis. L'occidente non può più voltare la testa di fronte al fondamentalismo islamico. Questi assassini devono essere fermati" dichiara Gian Marco Centinaio, presidente dei senatori leghisti.

"Assalto dei terroristi islamici in Tunisia, con morti e feriti. A Brescia è stato fermato, per terrorismo, un pakistano. Ma Renzi e Alfano continuano a far arrivare migliaia di clandestini. Governo, sveglia!!! Bloccare subito partenze e arrivi, i confini vanno difesi cazzo!". Così su Facebook il segretario federale della Lega Nord Matteo Salvini sull'attacco al museo di Tunisi.

Il presidente del consiglio Matteo Renzi condanna con fermezza gli atti criminali di Tunisi che vedono, purtroppo, coinvolti anche cittadini italiani ed esprime vicinanza al governo ed alle autorità tunisine di fronte ad un attacco tanto sanguinoso ed alla minaccia terroristica in Africa e nel mondo.

"E' in moto la macchina dell'unità di crisi della Farnesina, cui invitiamo di far riferimento le persone che hanno parenti in Tunisia". Così il premier Matteo Renzi parlando nell'Aula della Camera.

"Questa sarà una guerra lunga: dobbiamo mobilitarci a ogni livello, tutti insieme, tutte le appartenenze politiche e sociali per lottare contro il terrorismo. Serve unità nella difesa del nostro paese che è in pericolo". Lo ha detto il premier tunisino, Habib Essid.

Tre uomini travestiti da soldati avrebbero tentato di attaccare il Parlamento tunisino che ha sede al Bardo e poi rapito un gruppo di turisti stranieri all'interno dell'adiacente museo del Bardo. I due edifici infatti non sono molto distanti tra loro.

I colpi di arma da fuoco uditi al Parlamento sarebbero stati sparati da agenti delle forze di sicurezza davanti all'entrata del museo del Bardo nei pressi del Parlamento, e non all'interno

Al momento dell'attacco, si è appreso alla Farnesina, nel luogo della sparatoria erano in circolazione tre bus turistici.

Ci sarebbe un gruppo di dipendenti del Comune di Torino tra gli ostaggi italiani al museo del Bardo. Tra loro Carolina Bottari, 54 anni, impiegata presso l'ufficio Patrimonio dell'amministrazione comunale. La comitiva era in crociera a bordo della Costa Fascinosa. L'amministrazione comunale si sta mettendo in contatto con la Farnesina.

"La situazione sul posto è sotto controllo, ma non abbiamo ancora informazioni precise sul bilancio" delle vittime. Lo ha detto il direttore del museo del Bardo, parlando per telefono con un giornalista di Le Parisien, Thibault Raisse, che ha postato un messaggio su Twitter.

Gli agenti della sicurezza hanno impedito a giornalisti e deputati di lasciare l'aula del parlamento. Più di 200 turisti erano presenti all'interno del museo del Bardo, a Tunisi, al momento dell'attacco. Lo riferisce l'emittente privata locale Radio Mosaïque FM.

"Seguiamo da vicino gli avvenimenti in Tunisia". Lo dice il presidente della Commissione, Jean Claude Juncker, aprendo la conferenza stampa al termine della visita del primo ministro francese Manuel Valls che aggiunge: "Condanniamo con la più grande fermezza" l'azione che "ha portato alla presa di ostaggi all'uccisione di turisti". Un'azione che, continua Valls, "illustra crudelmente le minacce cui siamo esposti in Europa e nel mondo".

Sono due gli italiani morti e due i dispersi nell'attacco al museo del Bardo, a Tunisi. Le vittime tutti crocieristi della Costa Fascinosa. Ecco chi sono:

Francesco Caldara, pensionato novarese ferito nell'attentato di Tunisi. La compagna, Sonia Reddi, è stata operata ed è sedata, ma non è in pericolo di vita e Orazio Conte, torinese, è il marito di Carolina Bottari, ferita e ricoverata in ospedale

l Papa, "informato del grave attentato che ha colpito ieri la città di Tunisi", in un telegramma al vescovo della città "si associa nella preghiera al dolore delle famiglie in lutto, a tutte le persone toccate da questo dramma e anche al popolo tunisino" e "reitera la condanna di ogni atto contro la pace e la sacralità della vita umana".

Costa crociere ha reso noto che tra i passeggeri di 'Fascinosa' ci sono "tre morti, due persone irreperibili e otto feriti". L'ad della compagnia, Michael Thamm ha condannato "con forza questo barbaro e ignobile attacco terroristico, un attacco alla democratica tunisina", esprimendo "profondo cordoglio e condoglianze alle vittime e ai loro familiari".

Oggi in Italia tutti i livelli di allerta di mobilitazione delle forze di sicurezza sono al massimo e concentrati sulla minaccia terroristica". Così il ministro degli esteri Paolo Gentiloni ad Agorà pur precisando che "tecnicamente" siamo in una "fase di pre-massima allerta" terrorismo perché l'intelligence non ha "minacce specifiche".

"Dobbiamo proteggere i nostri confini, i nostri concittadini ed alzare i livelli di sicurezza sui possibili bersagli del terrorismo", tutte cose - ha assicurato Gentiloni - che "il ministero interno sta facendo". "I nostri servizi di intelligence sono attivi, abbiamo rafforzato la presenza navale nel Mediterraneo e finora - ha aggiunto - non esistono elementi di connessione tra fenomeno migratorio e terrorismo, ma nessuno può in teoria escluderlo".

Nove persone sono state arrestate in connessione all'attentato sferrato ieri al Museo del Bardo di Tunisi e costato la vita a 23 persone, tra cui venti turisti stranieri e tre tunisini. 
Lo rende noto l'ufficio della presidenza della Tunisia, precisando che quattro persone sono accusate di un legame diretto con l'attacco, mentre altri cinque sono sospettate di avere rapporti con la cellula terroristica. Inoltre la presidenza tunisina ha annunciato che l'esercito sarà schierato per le strade delle maggiori città della Tunisia per aumentare il livello di sicurezza. «Dopo un incontro con le Forze Armate, il presidente ha deciso che la sicurezza delle grandi città sarà garantita dall'esercito», si legge nel comunicato diffuso dall'ufficio di presidenza.

Al momento la Tunisia sta lavorando con altri Paesi per avere maggiori informazioni circa gli assalitori, identificati in Yassine Laabidi e Hatem Khachnaoui. Laabidi era noto all'intelligence, ha detto il premier, sebbene per «nulla di speciale».

I membri del commando che ha assaltato il Museo indossavano «cinture esplosive» ed erano dotati di «armi tecnologiche», secondo quanto ha reso noto il ministro tunisino dell'Interno, Mohamed Najem Gharsalli, citato dal sito di Radio Shems. Gharsalli ha rilasciato le dichiarazioni a margine del funerale di Aymen Morjen, il 25enne agente delle teste di cuoio tunisine morto ieri nel blitz.

È stata convocata per oggi al palazzo presidenziale di Cartagine una riunione del Consiglio di Sicurezza Nazionale tunisino per varare misure urgenti. Lo riferisce Radio Shems Fm, precisando che la riunione sarà presieduta dal presidente Beji Caid Essebsi e che vi parteciperanno vertici militari e responsabili della sicurezza.

Benjamin Netanyahu ha vinto le elezioni in Israele: ad oltre il 95% dello scrutinio, il suo Likud ha 29 seggi, mentre Campo sionista solo 24. A questo punto, secondo i media e contro gli exit-poll, Netanyahu sarebbe in grado di formare una maggioranza di destra forte di oltre 60 seggi (su 120).

Nei primi commenti, in molti rendono omaggio alla capacità di Netanyahu di recuperare negli ultimi due-tre giorni lo svantaggio che aveva di fronte a Herzog e ad aggiudicarsi un successo personale che ha stupito il suo stesso partito. In Campo Sionista immediate le prime autocritiche: in particolare, viene affermato, sembra essere stato un errore trasformare la campagna elettorale in una sorta di referendum sulla figura di Netanyahu. Domani il presidente Reuven Rivlin riceverà i dati definitivi dell'elezione e non avrà altra scelta che affidare a 'Bibi' l'incarico di formare il nuovo governo.

Netanyahu desidera includere Moshe Kahlon, il leader del partito Kulanu che si batte per l'emancipazione delle masse popolari e ha ottenuto 10 seggi. Col suo sostegno il premier potrebbe formare una coalizione di 67-68 deputati con cui affronterebbe la nuova legislatura con pieno controllo del parlamento. Netanyahu raggiungerebbe dunque l'obiettivo fissato nel novembre scorso quando a sorpresa aveva deciso di puntare alle elezioni anticipate per non essere più prigioniero di una coalizione indisciplinata e per lui «ingovernabile».

L'amministrazione Obama si congratula con gli israeliani per il voto e attende ora che si formi un governo di coalizione: questa le prima reazione della Casa Bianca sull'esito delle elezioni in Israele. Gelo sulla vittoria di Benjamin Netanyahu: nessun cenno, infatti, nelle parole di David Simas, assistente del presidente americano.

Cosi con un successo smagliante, il leader del Likud Benyamin Netanyahu si e' aggiudicato la conferma alla carica di primo ministro, per la quarta volta.

Cifre alla mano, e' adesso in grado di formare un governo omogeneo di destra con il sostegno di partiti nazionalisti e confessionali. La vittoria del Likud ha colto di sorpresa gli israeliani perche' non era stata prevista in alcun modo né dai sondaggi di opinione delle ultime settimane nè dagli exit poll della scorsa notte. In definitiva il Likud ha ottenuto 29 dei 120 seggi della Knesset (potrebbero salire a 30 con la conta dei voti dei soldati), mentre i rivali diretti di Campo Sionista (Isaac Herzog e Tzipi Livni) ne hanno conquistati 24. Significativo il successo della Lista araba unita che ha ottenuto la cifra record di 14 seggi, ma resterà relagata all'opposizione.

Sono veramente fiero per la grandezza di Israele. Nel momento della verità, ha preso la decisione giusta. Ora dovremo formare un governo forte e stabile», ha detto Netanyahu. «Formerò un governo entro due- tre settimane». Il premier - ha spiegato il partito - parlerà subito con «gli altri leader che prenderanno parte alla coalizione».

Il leader del centrosinistra Herzog si è congratulato per telefono con Netanyahu per la «chiara vittoria» ottenuta dal suo partito. «Da parte nostra - ha aggiunto - continueremo a batterci per una società migliore».

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