Login to your account

Username *
Password *
Remember Me

Create an account

Fields marked with an asterisk (*) are required.
Name *
Username *
Password *
Verify password *
Email *
Verify email *
Captcha *
Reload Captcha
Martedì, 19 Marzo 2024

L'I.C. Papanice investe i…

Mar 01, 2024 Hits:644 Crotone

Presentato il Premio Nazi…

Feb 21, 2024 Hits:894 Crotone

Prosegue la formazione BL…

Feb 20, 2024 Hits:810 Crotone

Si firmerà a Crotone il M…

Feb 14, 2024 Hits:983 Crotone

Le opere del maestro Affi…

Feb 07, 2024 Hits:1042 Crotone

Il patrimonio della …

Gen 24, 2024 Hits:1401 Crotone

Book Baby Boom: inizia un…

Gen 19, 2024 Hits:1501 Crotone

Alla Frassati inaugurata …

Nov 07, 2023 Hits:2808 Crotone

Berlusconi: La maggioranza tiene

Pontida--400x300

 

"Pontida è sempre un appuntamento importante per la salute della Lega, questa non è in assoluto la più importante perché ci sono stati tanti altri appuntamenti carichi di aspettative ed emozioni. Però questo è un appuntamento importante in cui si diranno tante cose che certamente influiranno sulla scena politica, perché la Lega è sempre determinante e ancora una volta gioca un ruolo da grande protagonista": lo ha detto il ministro Roberto Maroni parlando a Varese.

"La manovra la presenteremo nei giorni immediatamente successivi alla verifica del 22 giugno, all'inizio della settimana successiva. Abbiamo le idee chiare e non siamo preoccupati dell'impatto che potrà avere sull'opinione pubblica". Lo ha detto il premier Silvio Berlusconi al termine del consiglio dei ministri sottolineando di essere ''intimamente convinto che non ci sia un'alternativa per l'Italia a questa maggioranza e a questo governo".

Laconico il ministro dell'interno Roberto Maroni. ''Rimando a Pontida. E Berlusconi ascoltera' attentamente'', ha detto seduto accanto al premier.

In mattinata il leader della Lega Umberto Bossi aveva fatto il segno del pollice verso ai cronisti che gli chiedevano un commento sulle chance di durata del governo: un segno come ad indicare una bocciatura nei confronti dell'esecutivo. Poi l'ufficio stampa ha precisato che il Senatur si stava rivolgendo ai cronisti. Versione poi confermata dal viceministro del Carroccio Roberto Castelli (''Ha fatto un segno scherzoso ai giornalisti e non alla domanda'') e da Berlusconi che si dice sicuro della tenuta della maggioranza: 'Non ho paura di nessuno'.

Il provvedimento sui rifiuti di Napoli e della Campania non e' andato sul tavolo del Consiglio dei ministri. Secondo quanto si apprende da fonti di governo informate sull'argomento. Alla base dello slittamento ci sarebbe la necessita' di apporre ''ulteriori approfondimento''. La questione riguarda la possibilita' che i rifiuti prodotti in Campania possano essere trasportati in altre regioni, cosa che invece viene vietata a causa del codice europeo identificativo per quella tipologia di lavorazione di rifiuti. E' passata invece in Cdm la stretta sull'immigrazione. ''Abbiamo approvato un decreto che contiene una procedura di espulsione coattiva immediata per gli extracomunitari clandestini e per i comunitari che commettono violazioni'', ha detto il premier. Maroni ha annunciato che ''e' stato prolungato il tempo di trattenimento nei Cie da sei a 18 mesi, attraverso una procedura di garanzia che passa dal giudice di pace'' ed ha sottolineato che le norme sull'espulsione sono 'coerenti con quelle europee''. Approvato anche un provvedimento che stanzia 26 milioni di euro di aiuti a Lampedusa, ha reso noto il ministro dell'Ambiente Stefania Prestigiacomo.

Domani sara' firmato con il Consiglio Nazionale di Transizione libico (Cnt), un accordo di ''cooperazione per prevenire e contrastare il flusso di immigrati irregolari, inclusa la problematica dei rimpatri''. Lo ha detto il ministro degli Esteri, Franco Frattini che successivamente ha precisato 'l'UNHCR non e' coinvolta nelle attività di rimpatrio''. E' quanto sottolinea, in una nota, la Farnesina spiegando che ''Frattini  - spiega in una nota la Farnesina - si riferiva invece alla prospettiva che con il Cnt si possano finalmente dischiudere quelle auspicate prospettive e opportunità di collaborazione tra la nuova Libia e l'UNHCR che erano state tuttavia negate con il regime di Gheddafi''.

Il presidente del Consiglio prenderà la parola nell'aula della Camera il prossimo mercoledì alle 11 per la verifica parlamentare richiesta dal capo dello Stato dopo la nomina dei nuovo sottosegretari: lo ha stabilito la conferenza dei capigruppo di Montecitorio che ha fissato il 'timing' della giornata parlamentare che però ha gli esiti ancora aperti: non si sa, ancora se quelle del governo saranno comunicazioni o una semplice informativa. Nel primo caso ci sarebbe un voto di fiducia, ma la maggioranza con Fabrizio Cicchitto spiega che la fiducia verrà posta solo se l'opposizione presenterà un proprio documento. Eventuali dichiarazioni di voto su documenti su cui verrebbe posta la fiducia si terrebbero tra le 17:30 e le 19, con a seguire il voto. "I gruppi di maggioranza e di opposizione - spiega il capogruppo del Pd Dario Franceschini - potranno presentare documenti fino all'ultimo. La maggioranza non mi pare abbia intenzione di presentare nulla. Noi ci riserviamo di valutare che tipo di conclusione dare al dibattito di martedì". E Cicchitto chiarisce: "Non capiamo che cosa voglia fare l'opposizione. Se presenteranno un documento il governo chiederà la fiducia, diversamente ci sarà soltanto un confronto sul'informativa".

'Berlusconi dovrebbe fare un gesto d'amore per l'Italia e per il centrodestra, prendere atto che vivacchiare e' difficile e dannoso per il Paese e passare la mano. Ma non lo fara'. E il governo collassera' come un mobile pieno di termiti''. Ne e' convinto il leader di Fli e presidente della Camera, Gianfranco Fini, che in una lunga intervista al Corriere della Sera, assicura che appoggerebbe ''un governo che adottasse l'agenda Draghi, le quattro o cinque priorita' per il Paese''. Ma avverte che, se si dovesse andare ad elezioni anticipate, ''i poli saranno tre, senza accordi neoulivisti tra forze unite solo dall'idea di sconfiggere Berlusconi''. Il 22 giugno, comunque, secondo il presidente della Camera ''non succedera' nulla'', anche se il premier dovrebbe andare in Aula a ''riconoscere che il programma del 2008 non c'e' piu'. Minimizzare sostenendo che la sconfitta e' dovuta al mancato taglio delle tasse significa nascondere la testa sotto la sabbia''.

Pubblicità laterale

  1. Più visti
  2. Rilevanti
  3. Commenti

Per favorire una maggiore navigabilità del sito si fa uso di cookie, anche di terze parti. Scrollando, cliccando e navigando il sito si accettano tali cookie. LEGGI