Login to your account

Username *
Password *
Remember Me

Create an account

Fields marked with an asterisk (*) are required.
Name *
Username *
Password *
Verify password *
Email *
Verify email *
Captcha *
Reload Captcha
Giovedì, 02 Maggio 2024

“Farsi trovare pronti sono le nostre parole d’ordine per il 2021. A conclusione di uno degli anni più difficili e dolorosi che la storia del nostro Paese possa ricordare, abbiamo la certezza che niente sarà più come prima. Ci attendono ancora mesi difficili ma, da imprenditori, non possiamo che nutrire aspettative positive sul futuro”. Il presidente di Confindustria Cosenza Fortunato Amarelli non nasconde le preoccupazioni e le gravi difficoltà del momento, ma manifesta anche un cento ottimismo se pensa alle cose che ci sono da fare, costruire, preparare.

“Nutriamo speranza per i progetti importanti che possono rappresentare un punto di svolta. E’ il caso del Next Generation Eu, lo strumento più conosciuto come Recovery Fund perché si configura come un fondo di recupero europeo che, con le risorse connesse (209 miliardi di euro), sarà capace di immettere sul mercato una liquidità ingente. Dobbiamo, quindi, prepararci a saperne cogliere le opportunità in modo da provare a recuperare tutto ciò che in questi mesi abbiamo perduto su tanti fronti. Farsi trovare pronti, dunque, nelle imprese, così come nelle pubbliche amministrazioni dove ci auguriamo possano arrivare tanti giovani laureati competenti”.

Dello stesso avviso è il presidente Giovan Battista Perciaccante di Ance Cosenza che ha sollevato il caso delle centrali di committenza “che gestiranno contratti di appalto per conto di diverse pubbliche amministrazioni. E’ andato in pensione molto di quel personale che si è formato nel corso degli anni e per il blocco delle assunzioni non è stato reintegrato. Mancano competenze specifiche in grado di appaltare e rendere esecutivi progetti a valere sui fondi che arriveranno. Per il settore dell’edilizia, in gravissima crisi, si parla di miliardi destinati ad opere di rigenerazione urbana, green, depurazione, housing sociale, infrastrutture”.

Al tema del Next Generation Eu e degli scenari del post pandemia, Confindustria Cosenza ha dedicato la sua Assemblea annuale. In modalità a distanza, dirigenti ed imprenditori dell’Associazione si sono confrontati con l’economista Gianfranco Viesti dell’Università di Bari che ha parlato dei temi economici legati ad analisi e scenari e con il presidente della sezione Terziario Innovativo di Unindustria Calabria Alfredo Fortunato che ha proposto una accurata disamina sull'utilizzo efficace dei fondi comunitari e del recovery fund.

“Il futuro lo scriveremo noi – ha detto il professore Viesti – e la crisi, simile nei caratteri in molte regioni, sarà superata da una ripresa che però non sarà uguale. Sarà determinante investire per far crescere il Pil”.

“Digitalizzazione, rivoluzione verde, salute e parità di genere saranno determinanti – ha sottolineato il presidente Alfredo Fortunato – per ridurre gap e povertà che non è solo economica, ma anche sociale ed educativa. Efficacia ed efficienza nella spesa dei fondi saranno decisive per le regioni del Sud e la Calabria in particolare per non arretrare ancora”.

I lavori, coordinati dal direttore di Confindustria Cosenza Rosario Branda, sono stati conclusi dal vicepresidente di Confindustria Natale Mazzuca secondo cui “i fondi che arriveranno serviranno a creare un Paese più coeso solo se saremo capaci di essere veloci nell’attuazione e, quindi, attenti e bravi a passare dall’ideazione alla progettazione con realizzazione in tempi rapidi. La notizia di questi giorni dell’attivazione del gateway ferroviario al Porto di Gioia Tauro apre nuovi scenari positivi e ricchi di opportunità per il futuro dei commerci per e dalla nostra regione”.

L’auspicio condiviso da tutti, delineato a fine riunione dal presidente Amarelli, è che si faccia tesoro di quanto abbiamo vissuto in questi duri mesi di pandemia per impegnarsi collettivamente nella ricostruzione.

Creare i presupposti di crescita dei propri allievi significa, anche, saper strutturare rapporti con valide professionalità del territorio e non solo. Il docente deve avere la capacità di saper trasmettere le proprie conoscenze ai discenti. Atto, quest’ultimo, sicuramente di grande generosità, che va ben oltre la pura azione professionale. È il caso dell’Istituto Donizetti di Mirto Crosia che, nonostante l’emergenza sanitaria in atto, sta continuando a reclutare maestri di primo piano per arricchire la propria offerta formativa. L’ultimo accordo, in ordine di tempo, riguarda Cecilia Cesario, la vocal coach di “Amici” 2019, la nota trasmissione televisiva condotta da Maria De Filippi.

La Cesario nell’Istituto Donizetti insegnerà canto moderno. Un’ulteriore opportunità offerta alla variegata platea di allievi che sistematicamente frequenta la scuola guidata dal direttore Giuseppe Greco

La maestra, nei giorni scorsi, è giunta nella cittadina ionica e, presso la struttura situata nell’omonima via Donizetti di Mirto, ha effettuato le audizioni per selezionare gli allievi che potranno frequentare il corso di canto moderno. Nel pieno rispetto delle norme anti-Covid, a questa sorta di esame – provino, hanno partecipato tanti giovani provenienti, non solo da Mirto Crosia, ma anche dall’hinterland. Non basta. All’incontro con la Cesario, oltre a vari ragazzi che già frequentano il Donizetti per lo studio dei vari strumenti musicali, hanno partecipato, anche dei giovani non iscritti al suddetto istituto crosimirtese.

Già programmate le prime lezioni, in questo periodo da remoto, di canto moderno, consentendo agli allievi di effettuare un percorso formativo qualitativamente valido.
Per di più, la stessa Cecilia Cesario sarà impegnata a preparare, per la prossima primavera, lo spettacolo di fine anno della scuola. Una manifestazione importante (auspicando che al più presto possano cessare le difficoltà causate dal coronavirus) a cui il direttore Greco vuole coinvolgere, oltre agli attuali allievi, anche i ragazzi che in passato hanno frequentato l’Istituto Donizetti in modo da condividere insieme 15 anni di storia di questa struttura, ormai ben consolidata nel territorio del basso Jonio cosentino.

Con circa 18.600 visitatori - ben il 76% in più rispetto ad agosto 2019 -  La Riserva de I Giganti della Sila a Spezzano della Sila (CS) si sono accreditati come una delle attrattive più visitate non solo nella rete dei Beni del FAI – Fondo Ambiente Italiano ma in tutta la Calabria. Il boom di turisti registrato sull’altipiano silano conferma il grande potenziale di un territorio vasto e ricco di offerte naturalistiche e culturale e la Riserva, primo e unico Bene del FAI in Calabria dal 2016, da quando cioè il Parco Nazionale della Sila lo ha dato in concessione alla Fondazione, è stata la meta prescelta da moltissimi viaggiatori e visitatori locali.

È chiaro che i valori intrinsechi alla montagna (aria pulita, spazi aperti, attività outdoor distanziate) siano stati una leva fondamentale per attrarre tanti visitatori. Ma fin dall’apertura il FAI ha svolto un lavoro constante sul territorio, di programmazione e di trasmissione di un’immagine positiva, sicura. Possiamo dire con orgoglio che siamo stati pronti ad accogliere questa mole di visitatori, e nonostante l’alto numero di presenze, abbiamo mantenuto alto il livello di efficienza e di soddisfazione dell’esperienza turistica. Ne sono prova i riscontri diretti, le recensioni, il ritorno di immagine e il passaparola che hanno alimentato questo vortice di turisti ai Giganti e in tutto l’Altipiano silano.

La Riserva non solo è stata la meta prescelta da turisti provenienti dalle regioni limitrofi (più di tutte Puglia e Sicilia), ma ha registrato un forte incremento di turisti del Nord-Italia e, aspetto ancora più importante, di turismo di prossimità. La fetta di turismo europeo e internazionale è stata compensata abbondantemente da visitatori locali che hanno deciso di riscoprire le bellezze del proprio territorio.

Spiega la property manager della Riserva Simona Lo Bianco: “Sapevamo che la stagione 2020 avrebbe avuto una dimensione di prossimità. Sapevamo, cioè, che per questa estate bisognava puntare a un turismo interno con iniziative promosse per tornare a scoprire l’Italia. Così, a partire da un’adeguata gestione di tutti gli strumenti di informazione e promozione, abbiamo lavorato molto sull’esperienza di visita, abbiamo stretto alleanze con i nostri partner sul territorio, abbiamo duplicato gli eventi in tempo record grazie al successo registrato, abbiamo garantito un servizio di accoglienza in totale sicurezza. La valorizzazione dei Giganti come meta culturale e quindi come scelta del turista della sua vacanza è stato il nostro obiettivo. Certamente, fattori che hanno contribuito al raggiungimento di questo successo sono stati i riconoscimenti ambientali di cui il Parco Nazionale della Sila si fregia, e poi I Giganti della Sila sono alberi monumentali, sono i Pini Larìci più antichi d’Europa! Ma la nostra grande soddisfazione è aver mantenuto alto il livello di efficacia, è cresciuta la reputazione turistica e culturale dei Giganti, la visibilità, la popolarità, la fiducia e anche la tendenza a tornarci. Non posso che ringraziare il mio team che con passione e dedizione ha lavorato sodo, e a tutta la rete di partner con cui il FAI collabora. Un lavoro di squadra condotto da tutti gli attori pubblici e privati coinvolti nella valorizzazione del territorio silano”.

Le fa eco Francesco Curcio, Presidente del Parco Nazionale della Sila: "Siamo lieti e orgogliosi che la Riserva Naturale Statale "I Giganti di Fallistro", sito di rilevante interesse conservazionistico, protetto e tutelato sin dal 1987, attualmente di proprietà dell'Ente Parco Nazionale della Sila e divenuto nel 2016 primo bene gestito dal FAI in Calabria, abbia attratto tanti visitatori durante la stagione estiva 2020. L'Ente Parco si adopera costantemente e con impegno affinché la Riserva e tutto il territorio del Parco rappresentino meta di un turismo di qualità, caratterizzato da un approccio consapevole, attento ed ecosostenibile, svolto nel rispetto delle misure di salvaguardia e conservazione vigenti nell'area protetta."

E ancora, Annalia Paravati, Presidente Regionale del FAI: “La riserva dei Giganti di Fallistro è uno dei luoghi più suggestivi della nostra Regione ed è soprattutto un luogo in cui si comprende che la natura, il tempo e l’opera dell’uomo sono compatibili tra loro. Entrare e lasciarsi avvolgere dalla spiritualità che si avverte in questa sorta di cattedrale laica deve farci riflettere: rispettare la natura, valorizzarla ed esaltarla è possibile. Questo luogo è espressione di sinergie positive, in cui ogni attore ha svolto bene il proprio ruolo. C’è tanta fatica e amore dietro un risultato che inorgoglisce tutti e che dobbiamo ritenere replicabile in tanti altri posti della nostra meravigliosa Regione”.

Al Sindaco di Spezzano della Sila Salvatore Monaco le conclusioni: “In qualità di Sindaco ho ritenuto fin da subito la presenza del FAI come una grande opportunità di visibilità per il territorio silano e presilano. Il successo di questa stagione estiva conferma l’ormai consolidata sinergia tra la nostra Amministrazione, il FAI e gli operatori locali”.

Interessante e piacevole novità nell’Istituito comprensivo Mandatoriccio: gli alunni ogni mattina vengono accolti dalla musica dei grandi compositori Verdi, Beethoven e Mozart. La proposta è stata lanciata dalla  neo-dirigente Mirella Pacifico ed è stata accolta favorevolmente dai referenti di plesso, da tutti i docenti e dai collaboratori scolastici. Un’azione finalizzata ad addolcire sempre di più l’animo dei giovani allievi, attraverso un sistema semplice e di facile attuazione, vale a dire, il sottofondo di brani di musica classica. In qualche plesso, anche la campanella è a suon di musica <<Abituare i ragazzi alla bellezza della musicaha commentato la dirigente Pacifico - far loro scoprire l’importanza della melodia e dell’armonia, vivere l’arte come parte della nostra vita, spesso frenetica e sotto alcuni punti di vista amorfa, è molto  importante nel processo di crescita ed è fondamentale che ciò avvenga  fin dalla più tenera età>>. 

Un’idea formativa e allo stesso tempo educativa quella messa in atto nei vari plessi del Comprensivo Mandatoriccio. Un’attività che consente a questa istituzione scolastica, dislocata in 5 comuni e in ben 16 plessi, di essere accomunata quotidianamente dalla medesima attività. È proprio su questo che punta la Pacifico: pari opportunità a tutti i plessi appartenenti all’unica scuola. Sicuramente le difficoltà non mancano nel gestire un’istituzione scolastica così ramificata nei vari paesi, anche, di montagna. Nonostante ciò, l’anno scolastico è iniziato con tanto entusiasmo e desiderio dei ragazzi di riappropriarsi   di quella parte di vita rappresentata  dalla scuola in presenza, che il lockdown aveva bruscamente interrotto.

Quotidianamente, rispettando le varie misure di sicurezza, si utilizzano tutti gli spazi esterni a disposizione. Infatti,  già in questi primi giorni di scuola, si notano gli alunni nei cortili, spesso distribuiti in cerchio, a debita distanza l’uno dall’altro, che studiano inglese o matematica,  oppure  seduti  sulle panchine dei limitrofi parchi pubblici che, dal vivo, sperimentano i contenuti di scienze. Tutto ciò per far vivere un’esperienza di scuola che sia un continuum tra spazi interni e mondo esterno. 

La dottoressa Pacifico, per evidenziare una delle tante positività della scuola che è chiamata a dirigere, ha fatto un parallelismo con don Lorenzo Milani: <<“I care” (Ci tengo) era il motto e lo stile di scuola di vita di don Milani e “I care” diventa  anche una realtà  quando un nostro collaboratore  suona la chitarra a un ragazzo con disabilità, per risvegliare in lui stimoli ed emozioni>>. 

La dirigente scolastica ha espresso soddisfazione per i rapporti con gli enti locali. <<I sindaci dei cinque comuni su cui ricade l’Istituto (Calopezzati, Campana, Mandatoriccio, Pietrapaola e Scala Coeli) hanno immediatamente  manifestato grande collaborazione,  condividendo un’idea di scuola inclusiva, finalizzata al benessere di ciascun allievo e alla crescita armoniosa di tutte le sue dimensioni>>.   Una sinergia che ha consentito, in breve tempo di superare alcuni ostacoli e risolvere varie difficoltà. Un esempio, fra tanti, la mancanza di locali  idonei a ospitare le classi della scuola primaria e secondaria di primo grado di Pietrapaola, il  cui edificio è in ristrutturazione. In questa circostanza, il Comune di Mandatoriccio ha prontamente offerto i locali di un ex-asilo nido al Comune di Pietrapaola e così il nuovo anno scolastico può riprendere regolarmente anche per gli alunni di  Pietrapaola.   

Nel convegno ‘"Problemi e prospettive del peperoncino di Calabria", organizzato al’interno del Festival Internazionale del Peperoncino che si è svolto a Diamante, la Coldiretti Calabria è stata protagonista nell'analisi delle prospettive del settore e della risoluzione di alcuni problemi che interessano i produttori di peperoncino “Made in Calabria”.Sono intervenuti, per la Coldiretti, il Presidente Borrello, e Attilio Salerno, referente fiscale regionale dell’organizzazione. In apertura del convegno, il dott. Salerno ha illustrato la problematica relativa all’aliquota Iva del peperoncino, che ad oggi – ha affermato “è  più alta rispetto a quella applicata ad ortaggi e ad altre spezie”. A tal proposito ha riferito che la Coldiretti, per rimediare a tale divergenza che certamente non agevola il comparto in crescita in tutta la regione, ha predisposto una proposta al Parlamento, chiedendo una modifica al decreto di agosto, che sarà convertito in legge entro il 14 ottobre, per la riduzione dell’aliquota Iva dal 10% al 5%. A tal fine, il sen. Magorno , sindaco anchedi Diamante, ha fatto propria tale indicazione impegnandosi, vista la portata a sostenerla. Nel suo intervento il Presidente Borrello ha valorizzato e posto in evidenza il grande lavoro svolto ad oggi dalla filiera del peperoncino di Calabria che ha dato un contributo notevole al suo sviluppo e a questo ha contribuito in modo notevole anche il Festival del Peperoncino che negli anni è stato una fucina di idee e proposte garantendo, grazie al suo ideatore e promotore Enzo Monaco un continuo aggiornamento sulle tematiche e rilanciando la “cu(o)ltura del piccante” sia dal punto di vista della salute che dell’economia dei territori. Inoltre il Presidente Borrello ha illustrato anche come l’abolizione del segreto di Stato contenuto nel Decreto Semplificazioni, assicurerà la massima trasparenza sui flussi agroalimentari. Una volta approvato, ha detto, “sarà finalmente possibile conoscere il nome delle aziende che importano gli alimenti dall’estero. Un provvedimento finalizzato a distinguere il vero made in Italy e a garantire scelte di acquisto consapevoli soprattutto in un momento difficile per l’economia come quello attuale”. Il superamento del “segreto di Stato” sulle informazioni che attengono alla salute ed alla sicurezza di tutti i cittadini realizza una condizione di piena legalità diretta a consentire lo sviluppo di filiere agricole tutte italiane che sono ostacolate dalla concorrenza sleale di imprese straniere e nazionali, le quali, attraverso marchi, segni distintivi e pubblicità, si appropriano illegittimamente dell’identità italiana dei prodotti agroalimentari. Su questo  - conclude -il peperoncino “Made in Calabria” è notevolmente danneggiato!

 

Pubblicità laterale

  1. Più visti
  2. Rilevanti
  3. Commenti

Per favorire una maggiore navigabilità del sito si fa uso di cookie, anche di terze parti. Scrollando, cliccando e navigando il sito si accettano tali cookie. LEGGI