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L'Italia verso l'apertura come ha promesso il premier Draghi

L'Italia riapre il 26 aprile. A decidere l'allentamento delle restrizioni anti-Covid è, all'unanimità, la cabina di regia del governo. Ripartono le attività all'aperto, dallo spettacolo alla ristorazione. Ma con il coprifuoco alle 22 ma ancora si sta discutendo la proposta della lega alle 23. Gli studenti di tutte le scuole e le università tornano in presenza, tranne che nelle zone rosse. Dal 15 maggio ripartono stabilimenti balneari e piscine scoperte. Il 1 giugno tocca alle palestre anche al chiuso, a luglio via libera anche alle Fiere. Per spostarsi tra le Regioni arrivera un "pass", sul modello del 'green pass" europeo.

Così oggi il Comitato tecnico scientifico, poi il confronto con le regioni, e mercoledì, o al più tardi giovedì, il Consiglio dei ministri per mettere nero su bianco il nuovo decreto che indicherà il calendario e le regole per le riaperture, con 11 regioni e le province di Trento e Bolzano che, dati alla mano, puntano alla zona gialla. Il governo conferma la road map annunciata dal premier Mario Draghi stoppando da un lato le pressioni che arrivano dal centrodestra per posticipare il coprifuoco e aprire in zona gialla anche i bar e i ristoranti al chiuso e dall'altro quelle di buona parte delle regioni che chiedono di rivedere la scelta di riportare tutti gli studenti in classe dal 26 se non si interverrà sui trasporti.

La Lega presenterà la proposta di rinviare il coprifuoco alle 23, già dal 26 aprile, al prossimo Consiglio dei ministri? "Sicuramente, lo chiedono gran parte delle regioni e dei sindaci a prescindere dai colori politici".

La campagna di vaccinazione sta procedendo, i ricoveri e i posti occupati nelle terapie intensive sono in diminuzione, e vi sono quindi le condizioni per riaperture graduali delle attività, senza più tornare indietro, e anche per spostare l'orario del coprifuoco. Questa la posizione del sottosegretario alla Salute, Andrea Costa.

“Nel momento in cui decidiamo di riaprire ristoranti all'aperto, cinema e teatri, credo sia ragionevole - ha aggiunto - pensare a posticipare l'orario del coprifuoco, c’è un dibattito in corso, mi auguro che prevalga il buonsenso. Non credo che spostare il coprifuoco di un paio d’ore possa incidere sul contagio in maniera così devastante”.

Nelle ultime settimane - ha spiegato Costa - c'è stata una certa regolarità nelle consegne dei vaccini. E’ confermato che arriveranno oltre 50 milioni di dosi entro fine giugno, Pfizer ci consegnerà 8 milioni di dosi in più".

Per Matteo Salvini sulle riaperture bisogna correre. "Mi auguro che non si parli più di coprifuoco tra qualche giorno", insiste il segretario leghista. "Ci vuole coraggio, visione, bisogna scommettere sull'Italia e sugli italiani che hanno mostrato enorme buon senso e meritano di avere fiducia".

"Se il piano vaccinale corre come sta correndo, se il contagio scende come sta scendendo, io credo che sia giusto riconoscere il diritto alla vita e il diritto al lavoro a milioni di italiani senza inutili discriminazioni. La Lega porterà al tavolo della maggioranza in Consiglio dei ministri la richiesta di cancellare il coprifuoco e di estendere con tutti i protocolli di sicurezza il calendario delle riaperture", ribadisce.

Salvini lascia intravedere la possibilità di un compromesso con i più 'rigoristi' nel governo, citando l'esempio della capitale spagnola di coprifuoco alle 23.

Le prossime riaperture non sono un 'libera tutti. Ci vuole un grande senso di responsabilità individuale per non sprecare quanto fatto in un lungo anno di sacrifici". Lo ha detto il ministro dell'Interno Luciana Lamorgese intervenendo al dibattito “Legalità mi piace”, promosso da Confcommercio.

“Si tratta di un momento delicato, importante per far ripartire l'economia ma bisogna evitare di ricadere in una situazione difficile", ha raccomandato il ministro. "Faremo i controlli e saranno rigidi ma non ci puo' essere un operatore delle forze dell'ordine dietro ciascuno di noi".

La titolare del Viminale ha parlato anche del disagio sociale ed economico legato alla pandemia. "Solo nei primi tre mesi di quest'anno – ha proseguito - abbiamo avuto 4.300 manifestazioni:".

Favorire la fruizione di spazi all'aperto e anticipare le aperture delle attività anche all'interno: lo chiede il presidente della Confcommercio, Carlo Sangalli. "Le aperture per le sole attività all'aperto - ha detto intervenendo alla giornata "Legalità, ci piace! - rischiano di penalizzare almeno la metà delle imprese che non possono usufruire di questa possibilità. E va detto che è anche una doppia penalizzazione per le imprese dei pubblici esercizi della montagna, considerate le stesse condizioni climatiche".

Il primo passaggio è la riunione degli esperti del Cts che dovranno esprimere un parere sul pass che servirà per spostarsi tra le regioni di colore diverso ma anche per accedere ad alcuni eventi, come assistere a spettacoli dal vivo o andare al cinema. Le certezze al momento sono due: la prima è che non sarà pronto per il 26 aprile, dunque da lunedì prossimo ci si sposterà verso le regioni rosse e arancioni con l'autocertificazione e uno dei tre documenti necessari allegato, il certificato vaccinale, quello di avvenuta guarigione o l'esito del tampone negativo effettuato nelle 48 ore precedenti. Elemento, quest'ultimo, sul quale sia il sottosegretario all'interno Carlo Sibilia sia il sindaco di Firenze Dario Nardella chiedono un intervento del governo per eliminare o abbassare i costi ed evitare che ci siano cittadini di serie A e serie B.

L'altra è che il pass sarà in linea con quello europeo che dovrebbe diventare operativo tra giugno e luglio. Prima si capisce come funziona quello Ue e poi ci si adegua. L'ipotesi più concreta è utilizzare una app che contenga un Qr code con le informazioni, da esibire a richiesta. L'indiziata numero uno è 'Io', la app della Pubblica amministrazione già utilizzata per il cashback di Stato: è costruita, dicono gli esperti, secondo tutti i canoni europei per quanto riguarda l'identità digitale e il rispetto della privacy, dunque già pronta per l'utilizzo. In ogni caso una decisione definitiva ancora non c'è e al momento non sono escluse neanche le altre due opzioni: rimanere con il certificato cartaceo o utilizzare la tessera sanitaria.

La Provincia di Bolzano anticipa il green pass e da lunedì aprirà anche i locali interni dei ristoranti. Avranno accesso su prenotazione solo i clienti che sono vaccinati o guariti dal coronavirus oppure testati.

Alcuni Paesi, come Israele, Grecia e Islanda sono già partiti, e non è detto che le tecnologie adottate a livello nazionale comunichino tra loro.

Poi ci sono i dubbi sulla privacy e sulle potenziali discriminazioni verso chi non si è potuto ancora vaccinare. Evitare blocchi e divisioni è l'obiettivo della Commissione Ue.

Il certificato proposto da Bruxelles è gratuito e consiste in un QR code da tenere nello smartphone o da stampare su carta, con tre alternative per dimostrare di poter viaggiare: essersi sottoposti alla vaccinazione, essere risultati negativi a un tampone, oppure essere guariti dal Covid-19 ed avere sviluppato gli anticorpi. Il sistema operativo, tramite app, sarà pronto il primo giugno e gli Stati potranno implementarlo perché diventi pienamente operativo tra i 27 e nell'area Schengen a luglio.


Fonti Agi / Ansa

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