Primi segnali di un ritorno verso la normalità. Anche se nel rispetto delle prescrizioni anticontagio, domenica scorsa, a Monterosso Almo, la festa di San Giovanni Battista è stata vissuta con maggiore intensità e trepidazione rispetto allo scorso anno. Anche l’uscita dalla chiesa del simulacro, senza alcuna processione però, del santo precursore, autorizzato dalla Diocesi, rappresenta un altro tassello per cercare di ripristinare quella regolarità che manca ormai da oltre un anno e mezzo alle feste religiose. A concludere, ieri sera, le celebrazioni liturgiche, la messa presieduta dal rettore del seminario, il sacerdote Gianni Mezzasalma, e animata dai seminaristi. La funzione religiosa si è tenuta all’aperto, nonostante le condizioni meteo del pomeriggio non fossero state favorevoli, e ha dato la possibilità ai devoti e ai fedeli di partecipare in maniera più piena alle celebrazioni. Celebrazioni che, nella giornata della solennità del patrono, avevano preso il via con il pellegrinaggio di fede della città di Giarratana, che, all’alba, aveva sciolto il suo voto annuale al Battista. Già alle 5,45 del mattino, sempre ieri, il suono festoso delle campane di tutte le chiese e lo sparo di 21 colpi a cannone aveva annunciato il giorno di festa. A metà mattinata, la solenne celebrazione eucaristica era stata presieduta dal parroco, il sacerdote Giuseppe Antoci, e, subito dopo, si è tenuto l’atto di affidamento della città a San Giovanni Battista caratterizzato, in conclusione, da uno spettacolo pirotecnico molto apprezzato. Quindi, nel pomeriggio, l’apertura della chiesa di San Giovanni mentre, come detto, in piazza si è tenuta la celebrazione presieduta da don Mezzasalma. La serata, poi, è proseguita con il concerto lirico sinfonico del corpo bandistico Vincenzo Bellini diretto dal maestro Umberto Terranova. E, come in ogni festa di San Giovanni che si rispetti, Monterosso Almo ha salutato la giornata dedicata alla solennità con uno spettacolo pirotecnico molto scenografico caratterizzato dalla chiusura della chiesa e dalla reposizione del simulacro del santo patrono sull’altare maggiore. La comunità del centro montano ha dato appuntamento al patrono e protettore al prossimo anno con la speranza che i festeggiamenti, finalmente, possano tornare a tenersi in maniera normale, con il corteo processionale per le vie della città. Si sono pure ultimate, inoltre, le azioni di pulizia straordinaria che sono state portate avanti dall’impresa ecologica Busso Sebastiano, che gestisce il servizio di igiene ambientale in paese, nelle aree interessate dalla presenza dei fedeli.